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La partenza degli ebrei di Sighet
Per certi versi, i racconti di partenza dei deportati sono un atto d’accusa ancora più potente dei resoconti dai campi. Nei paesi da cui i treni partono, infatti, i nazisti non sono mai soli: non possono agire da soli. Hanno bisogno di collaboratori locali (i fascisti italiani a Fossoli, i gendarmi ungheresi a Sighet, i poliziotti francesi di Vichy a Parigi, e così via). La Shoah non fu una faccenda privata tra ebrei e tedeschi: fu la grande resa dei conti tra l’Europa dei nazionalismi e gli ebrei. I racconti di partenza sono lì a ricordarcelo.
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Auschwitz-II-Birkenau 1944. L’arrivo degli ebrei ungheresi. Dall’album Il trapianto degli ebrei di Ungheria, realizzato dai nazisti ad Auschwitz nell’estate 1944.

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