La deportazione degli ebrei francesi

I primi trasporti
Auschwitz, 2006. Monumento commemorativo sulla Judenrampe, promosso dal governo francese per ricordare gli ebrei deportati dalla Francia e dagli altri paesi europei.Il 27 marzo 1942, partì dalla Francia il primo treno con destinazione Auschwitz. Portava 1112 ebrei di vari paesi europei, arrestati a Parigi il 14 maggio, il 20 agosto e il 12 dicembre. Alcuni erano stati tenuti prigionieri a Drancy, altri a Compiégne, da dove infine partì il convoglio. Al loro arrivo ad Auschwitz, il 30 marzo, furono tutti immatricolati (con i numeri dal 27533 al 28644), senza selezione.

Il 5 giugno 1942 partì da Compiégne un secondo convoglio; anche in questo caso, si trattava di ebrei non francesi (571, ad esempio, erano ebrei polacchi) e vennero introdotti in lager, senza selezione. Il 15 agosto, però, ne erano rimasti in vita solo 217, mentre 783 erano deceduti di stenti o per altre cause. Il 22, 25 e 28 giugno partirono altri tre convogli, ciascuno dei quali condusse ad Auschwitz circa 1000 deportati. Furono immessi in lager, ma anche in questi casi la mortalità fu altissima: dei 933 ebrei giunti dalla Francia il 24 giugno, ad esempio, il 15 agosto ne erano in vita solo 186 (mentre 747 erano deceduti).

I nazisti operanti in Francia, tuttavia, si accorsero in fretta che avevano a loro disposizione una forza di polizia troppo scarsa: in tutta la Francia occupata, ad esempio, la Polizia d’ordine disponeva di tre battaglioni, cioè di circa 3000 uomini.
La collaborazione della polizia francese

Il problema fu risolto grazie ad un accordo con il governo francese di Vichy (nella persona del primo ministro Pierre Laval), cui i nazisti offrirono un compromesso: in cambio della collaborazione della polizia francese, per il momento sarebbero stati arrestati solo gli ebrei apolidi. Quanto ai bambini di questi ultimi, Laval rispose esplicitamente che tale questione non lo interessava; la polizia francese, pertanto, avrebbe arrestato e consegnato ai nazisti anche loro.

Le retate avvennero il 16 e 17 luglio 1942: 9000 agenti della polizia francese arrestarono 12 884 ebrei apolidi a Parigi. Circa 6000 persone (gli adulti non sposati, oppure le coppie senza prole o con figli grandi) furono inviati a Drancy, un sobborgo di Parigi adibito a prigione e campo di transito. Gli altri furono provvisoriamente internati al Vélodrome d’Hiver (o Vél d’Hiv), una struttura ciclistica nella zona ovest della capitale, e poi portati anch’essi a Drancy da autobus parigini, scortati dalla polizia francese. A gruppi di mille alla volta, furono in seguito condotti ad Auschwitz.

Nel complesso, tra il 20 agosto 1941 e il 17 agosto 1944, furono internati a Drancy (per poi essere deportati) circa 67 000 ebrei.

In totale, furono trasferiti dalla Francia verso Est quasi 76 000 ebrei, in 67 convogli. Il primo, come abbiamo detto, partì il 27 marzo 1942, l’ultimo il 22 agosto 1944. A guerra finita, fecero ritorno in Francia 2654 persone (meno del 3% dei deportati).

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