Notizie su Auschwitz in Inghilterra

Il governo polacco in esilio riceveva periodicamente dettagliate informazioni su quanto accadeva nei territori occupati dai tedeschi. Nel rapporto relativo al periodo 1° aprile – 15 agosto 1941, si trova un lungo paragrafo dedicato ad Auschwitz.

I lager.
La maggior parte dei polacchi è imprigionata per lo più ad Auschwitz, dove perdono la vita. La mortalità ora è ovviamente inferiore che con il gelo invernale, quando ogni giorno muoiono mediamente molti detenuti. La mortalità maggiore si è avuta il 28 ottobre 1940, quando si sono contati 86 morti. Il lager può contenere 40 000 detenuti; al momento vi sono alloggiati circa 12 000 detenuti, tra cui 1000 tedeschi. La numerazione corrente ha superato i 17 000. Si calcola pertanto che siano già morti, che siano stati cioè torturati a morte, da 4000 a 5000 detenuti e che circa 300 siano stati fucilati.

Secondo quanto dichiarato da chi ne è ritornato, sono diverse le cause di morte: sfinimento per il lavoro, mancanza di grassi nell’alimentazione, avitaminosi, diarree frequenti, infezioni per ferite diverse, gravi lesioni interne ed esterne a causa delle percosse, ma soprattutto crolli psichici provocati da tutte queste cause e dall’intero sistema. Questo, a prescindere da tutto, ha per conseguenza una forte diminuzione delle difese fisiche.

Le fucilazioni sono incominciate in inverno e riguardano alcuni o molti detenuti per volta. In qualche caso si tratta dell’esecuzione di una sentenza emessa già dopo l’internamento nel lager. Durante l’appello di mezzogiorno, vengono chiamati i numeri dei detenuti, che devono stare fino a sera in piedi rivolti verso il muro del Blocco 9, vicino alla cancelleria del lager. Dopo la ripartizione del lavoro e l’appello serale, vengono giustiziati. Percorrono una specie di corridoio scavato nel terreno e sono fucilati. I detenuti solo feriti sono uccisi dai sottufficiali delle SS con colpi di pistola. Agli uccisi vengono tolti i vestiti e il numero di matricola è scritto sul petto.

(D. Czech, Kalendarium. Gli avvenimenti nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau 1939-1945, Milano, Mimesis, 2006, pp. 73-74. Traduzione di G. Piccinini)

Azioni sul documento