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La mentalità nazista: indifferenza e razzismo nei confronti dei prigionieri russi
Tra il maggio 1946 e l’aprile 1947, mentre era in carcere, a Cracovia, l’ex-comandante del campo di Auschwitz Rudolf Höss scrisse un lungo memoriale autobiografico. I particolari che vengono descritti sono in genere precisi, persino nella loro durezza. Eppure, Höss non dimostra alcun rimorso ed anzi lascia intendere di condividere ancora pienamente i pregiudizi razziali nazisti. In questo caso, ad esempio, i russi sono guardati con disprezzo e superiorità, come se la causa del loro degrado fisico e morale non fosse il sistema del lager, bensì la loro stessa natura.
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Auschwitz II - Birkenau, 2006. Il settore denominato B I, costruito dai prigionieri sovietici, e poi trasformato in campo femminile.

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