Diritti con i minori, si riparte a settembre
12.07.2013
Sviluppare percorsi didattici innovativi per parlare di diritti dei minori con i minori, coinvolgendo attivamente i ragazzi nel pensare, realizzare e valutare le attività proposte dagli adulti. Questo l’obiettivo della fase appena conclusa, questo anche l’obiettivo della seconda edizione del progetto “Laboratorio sui diritti con i minori” che partirà a settembre. Il Garante per l’infanzia e l’adolescenza Luigi Fadiga ha deciso di dare continuità al percorso avviato lo scorso anno. Un percorso che ha permesso di condividere esperienze, idee e pensieri e di far emergere nuove consapevolezze, dando così vita ad un potenziale culturale che necessita ora di sperimentare nuove strade.
Luogo di questa ricerca saranno 9 enti di formazione professionale della regione individuati in collaborazione con gli Assessorati provinciali competenti: Scuola Angelo Pescarini Arti e Mestieri per il territorio ravennate, Centro di Formazione Professionale "Bassa Reggiana" di Guastalla per la provincia di Reggio Emilia, ENDOFAP Don Orione di Borgonovo Val Tidone per Piacenza, Forma Futuro per Parma, Fomal per Bologna, Centro Studi Opera Don Calabria "Città del Ragazzo" di Ferrara, Fondazione En.A.I.P. “S. Zavatta” per Rimini, Ial Innovazione Apprendimento Lavoro di Cesenatico per la provincia di Forlì-Cesena e Centro di Formazione Professionale Nazareno di Carpi per la provincia di Modena. Non casuale la scelta degli interlocutori e del metodo: al sistema della formazione professionale afferiscono anche molti drop out e ragazzi in condizioni di disagio e, quindi, particolarmente bisognosi di ascolto. La pratica laboratoriale ed i metodi dell’educazione informale su cui si basa il progetto, proprio perché fondati sulla centralità della persona, risultano particolarmente adatti a questa tipologia di soggetti.
Invariati gli altri aspetti: metodologie, tempi e attività saranno scelti dai singoli Centri, e condivisi con l’Ufficio del Garante, prima dell’avvio del nuovo anno scolastico per permettere una puntuale organizzazione degli interventi nelle classi. Il percorso che partirà a settembre si delinea quindi come il naturale proseguimento delle esperienze realizzate fino ad ora, nell’ottica di una continuità che si vuole capace di delineare prospettive di lavoro sempre più integrate e condivise. Grazie alle attività che verranno sviluppate dai Centri, sarà infatti possibile ampliare gli orizzonti della riflessione sui diritti, connettere esperienze passate, presenti e future e condividere intelligenze, pensieri e idee.
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I prodotti realizzati dalle scuole e dai centri coinvolti nella fase sperimentale sono disponibili a questa pagina.