Normativa statale

Legge 17 luglio 2020, n.77
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonche' di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.
L’art. 90 prevede, per I genitori lavoratori dipendenti del settore privato, con almeno un figlio a carico minore di 14 anni, il diritto al lavoro agile a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione e che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, nei casi di sospensione o cessazione dell'attività lavorativa, o che non vi sia un genitore non lavoratore.

Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ministro per la Pubblica Amministrazione. Direttiva n. 3 del 4 maggio 2020
Modalità di svolgimento della prestazione lavorativa nell’evolversi della situazione epidemiologica da parte delle pubbliche amministrazioni.
In applicazione di quanto indicato nel  DPCM 26 aprile 2020, l’attività svolta dalla amministrazione pubblica continua ad essere inserita nell’allegato 3 ossia tra le attività non sospese. Resta il richiamo all'articolo 87 che definisce il lavoro agile - smart working - come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa.

Legge 24 aprile 2020, n.27
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 17 marzo 2020, n.18, recante misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. Proroga dei termini per l'adozione di decreti legislativi.
In particolare l'art. 39 "Fino alla fine dello stato di emergenza, i lavoratori dipendenti disabili o che abbiano nel proprio nucleo familiare una persona con disabilità, hanno diritto di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile, a condizione essa sia compatibile con le caratteristiche della prestazione. Inoltre, ai lavoratori del settore privato con ridotta capacità lavorativa è riconosciuta la priorità nell'accoglimento delle istanze di svolgimento delle prestazioni lavorative in modalità agile" e l'art. 87 "Fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-2019, ovvero fino ad una data antecedente stabilita con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione, il lavoro agile e' la modalita' ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165".

Presidenza del Consiglio dei Ministri. Decreto 26 aprile 2020
Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.
Raccomanda il massimo utilizzo della modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza.

Presidenza del Consiglio dei Ministri.Ministro per la Pubblica Amministrazione. Circolare n. 2/2020, 12 aprile 2020
Misure recate dal decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18, recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori ed imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid 19” - Circolare esplicativa.
Definisce orientamenti comuni e condivisi per agevolare tutte le amministrazioni pubbliche nell’estesa adozione di modalità organizzative di lavoro agile e piani di sicurezza anti-contagio

Protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19” - 3 aprile 2020
Accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da COVID 19”, sottoscritto in data 3 aprile 2020 tra il Ministro per la Pubblica Amministrazione e le OO.SS. maggiormente rappresentative nelle PP.AA

Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministro per la Pubblica Amministrazione. Direttiva n. 2/2020, 12 marzo 2020. 
Indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
Ribadisce al paragrafo 3. "... le pubbliche amministrazioni, anche al fine di contemperare l’interesse alla salute pubblica con quello alla continuità dell’azione amministrativa, nell’esercizio dei poteri datoriali assicurano il ricorso al lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa, fermo restando quanto previsto dall’articolo 1, comma 1, lettera e) del DPCM 8 marzo 2020".

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020
Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.
Si veda l’art. 1, comma 1, punto 6 :  “Fermo restando quanto disposto dall’art. 1, comma 1, lettera e) , del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e fatte salve le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza, le pubbliche amministrazioni, assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81 e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza”...... ll decreto cessa di produrre effetti dalla data di efficacia delle disposizioni contenute nel successivo Dpcm 10 aprile 2020.

Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 8 marzo 2020
Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
Si veda art. 2, comma 1, lettera r, su quanto indicato nel precedente Decreto 4/3/2020, ossia l'applicazione dello smart working fino al 31 luglio con modalità semplificate su tutto il territorio nazionale ma con la raccomandazione, rivolta ai datori di lavoro pubblici e privati, di promuovere la fruizione dei periodi di congedo ordinario e di ferie da parte dei dipendenti. Il decreto cessa di produrre effetti dalla data di efficacia delle disposizioni contenute nel successivo Dpcm 10 aprile 2020.

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020
Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.

Si veda in particolare l'art. 1, comma 1, lettera n: “... La modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della L. 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei Ministri 31 gennaio 2020 dai datori di lavoro ad ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti".Il decreto cessa di produrre effetti dalla data di efficacia delle disposizioni contenute nel successivo Dpcm 8 marzo 2020.

Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Funzione Pubblica, Circolare n. 1 del 4 marzo 2020
Misure incentivanti per il ricorso a modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa.

In applicazione di quanto previsto dal DL 9/2020, introduce l'obbligo dello smart working per le Pubbliche Amministrazioni, unitamente alle misure organizzative necessarie a renderlo concretamente possibile.

Decreto Legge  2 marzo 2020, n. 9
Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.
Si veda, in particolare, l'art. 18:  Misure di ausilio allo svolgimento del lavoro agile da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni e degli organismi di diritto pubblico. Abrogato dalla L. 24 aprile 2020, n. 27 (art. 1, comma 2). Restano validi gli atti ed i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base del medesimo decreto-legge.

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 marzo 2020
Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
Nell'ambito delle misure adottate dal Governo per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 (coronavirus), il decreto interviene sulle modalità di accesso allo smart working. Il decreto cessa di produrre effetti dalla data di efficacia delle disposizioni contenute nel successivo Dpcm 8 marzo 2020.

Circolare INAIL 2 novembre 2017, n. 48
Garantisce ai "lavoratori agili" la parità di trattamento - economico e normativo - rispetto ai colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie, compresa la tutela in caso di infortuni e malattie professionali.

Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato
Introduce la tipologia di prestazione lavorativa in "smart working" basata sulla flessibilità organizzativa, la volontarietà delle parti che sottoscrivono l'accordo individuale e l'utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio: pc portatili, tablet e smartphone).