Riforma del Senato (aprile 2016)

28.10.2016

Dopo un lungo iter legislativo, il 12 aprile 2016 è stato approvato dal Parlamento a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera, il testo definitivo della Legge costituzionale 15 aprile 2015 recante: "Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte seconda della Costituzione".
Il testo è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 88 del 15 aprile 2016.

Entro tre mesi dalla pubblicazione, un quinto dei membri di una Camera, o cinquecentomila elettori, o cinque Consigli regionali possono richiedere che si proceda al referendum popolare. Con Ordinanza 4 agosto 2016 la Corte di Cassazione ha dichiarato legittima la richiesta di referendum popolare confermativo, che avrà luogo il 4 dicembre 2016, come da Comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 132/2016. Il testo del quesito referendario è stato pubblicato con Decreto del Presidente della Repubblica 27 settembre 2016. (G.U. n. 227 del 28/09/2016). Il referendum confermativo del 4/12/2016 non ha approvato il processo di riforma costituzionale.

 

Il testo dispone il superamento dell'attuale sistema di bicameralismo paritario, introducendo un bicameralismo differenziato eriformando il Senato, che diviene organo di rappresentanza delle istituzioni territoriali. Il Parlamento continua ad articolarsi in Camera dei deputati e Senato della Repubblica, ma i due organi hanno composizione diversa e funzioni differenti.

In particolare:

  • il Senato non sarà più eletto direttamente dai cittadini, ma dai Consigli regionali. Nel nuovo Senato siederanno 100 Senatori (attualmente 315): 95 rappresentanti delle istituzioni territoriali (74 consiglieri regionali e 21 sindaci) e 5 Senatori nominati dal Presidente della Repubblica.
  • I membri del nuovo Senato saranno scelti “in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri, in occasione del rinnovo dei medesimi organi”, secondo le modalità che verranno stabilite con una legge che sarà varata entro 6 mesi dall’entrata in vigore della riforma costituzionale. Le regioni avranno ulteriori 90 giorni di tempo per adeguarsi alla normativa nazionale
  • I nuovi senatori non riceveranno indennità se non quella che spetta loro in quanto sindaci o membri del Consiglio regionale. L’indennità di un Consigliere regionale non potrà superare quella attribuita ai sindaci dei comuni capoluogo di Regione.
  • La Camera diventerà l’unica assemblea legislativa a votare la fiducia al governo e potrà approvare leggi senza l’intervento del Senato. Il Senato, pertanto, non sarà più organo legislativo dotato di pieni poteri: la sua funzione principale diventerà quella di “rappresentare le istituzioni territoriali ed esercitare funzioni di raccordo tra l’UE, lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica (Regioni e comuni)”. Conserverà potere di voto su riforme costituzionali, leggi costituzionali, leggi sui referendum popolari, leggi elettorali degli enti locali, ratifica di trattati internazionali.
  • Al Senato verrà inoltre attribuita la facoltà di svolgere attività conoscitive, nonché di formulare osservazioni su atti o documenti all’esame dell’altro ramo del Parlamento.
  • Viene altresì disposta la soppressione del CNEL

 

Per approfondimenti si vedano i Dossier del Servizio Studi della Camera dei deputati:
Superamento del bicameralismo paritario e revisione del Titolo V della Parte seconda della Costituzione - Ddl Cost. A.C. 2613-D e abb. - Testo a fronte tra gli articoli della Costituzione, il disegno di legge del Governo e le modifiche apportate nel corso dell’esame parlamentare
Dossier n. 216/12 - parte seconda
Superamento del bicameralismo paritario e revisione del Titolo V della Parte seconda della Costituzione - Ddl Cost. A.C. 2613-D e abb. - Contenuto
Dossier n. 216/10

 

Una presentazione dei diversi aspetti della riforma costituzionale attualmente in esame al Parlamento è consultabile sul sito della Camera dei Deputati, alla Sezione "Temi dell'attività parlamentare: Riforme costituzionali

 

L’approfondimento, corredato da bibliografie tematiche, giurisprudenza della Corte costituzionale sul tema, e normativa di riferimento, propone, unitamente ai dossier Riforma delle province e “Riforma del Titolo V”, un quadro generale della riforma costituzionale approvata definitivamente ad aprile 2016.

Il depliant del Dossier




Dossier: Riforma del Senato (aprile 2016)
a cura della Biblioteca dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Pagina aggiornata il 28 settembre 2016