Mesotelioma, peggio degli incidenti mortali sul lavoro

L'Emilia-Romagna, con un'esperienza che precede quella nazionale, ha adottato dal 1996 il Registro regionale dei mesoteliomi maligni (ReM Rer): il mesotelioma è una patologia mortale la cui insorgenza è quasi sempre correlata all'esposizione all'amianto e la cui incidenza negli ultimi anni è aumentata, e non solo in Italia.

Dai dati dell'ultimo report ReM Rer, aggiornato al 31 dicembre 2014, i casi di mesotelioma maligno riscontrati dal 1996 su cittadini residenti in Emilia-Romagna sono arrivati a 2.127 e nella gran parte di essi è stata accertata l’esposizione all’amianto. I dati indicano un trend di crescita: negli ultimi anni i casi rilevati sono più che raddoppiati, passando dai 73 l’anno del 1996 ai 154 del 2013. Il 74,7% dei casi è stato diagnosticato dopo i 64 anni, l’1,9% prima dei 45 anni e il restante 23,4% nella fascia d’età 45-64 anni. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di uomini (1.529, il 72% circa). La provincia più colpita è Bologna con 474 casi in totale, ma se si valuta il dato in rapporto alla popolazione residente l'incidenza maggiore di questa malattia si riscontra nella provincia di Reggio Emilia, con 308 casi.

"In considerazione della sua pressoché totale letalità- spiega il dottor Antonio Romanelli, del Registro mesoteliomi della Regione Emilia-Romagna- il mesotelioma maligno tende sempre più ad assumere rilevanza sociale, con un impatto superiore a quello degli infortuni mortali sul lavoro denunciati. I dati Inail relativi a questi ultimi, infatti, nel periodo 2007-2012 mostrano una incidenza alquanto minore, 603 casi totali (113, 117, 91, 91, 94 e 97 casi nei singoli anni) contro gli 804 registrati dal ReM nello stesso periodo (115, 133, 121, 130, 152 e 153)”.

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