Ebola: gli aiuti dell'Ue. Ricerca e assistenza in primis

11.12.2014

Ebola: gli aiuti dell'Ue. Ricerca e assistenza in primis

Nonostante la combinazione di misure che l'Ue sta mettendo in campo per sconfiggere il virus dell'Ebola, il mese scorso l’Unione e i suoi Stati Membri hanno dovuto annunciare che lo stanziamento di tutte le risorse volte a debellare il virus ha superato il miliardo di euro, cifra target fissata dal Consiglio Europeo lo scorso 24 ottobre. L’annuncio anticipa una missione Ue per i paesi colpiti dal virus, lanciata dal Commissario per gli Aiuti Umanitari e la Gestione delle Crisi, Christos Stylianides, nominato anche Coordinatore per la crisi dell’Ebola, assieme al Commissario per la Salute, Vytenis Andriukaitis  che potrebbe rappresentare un'importante svolta in questa difficile battaglia.

La missione di ricerca- La missione prevede una collaborazione dell’Unione con l’industria farmaceutica europea alla scopo di lanciare inviti a presentare proposte per 280 milioni di euro. Di questi fondi, circa la metà provengono dal programma Ue per la ricerca e l’innovazione Orizzonte 2020; l’altra metà, invece, da quelle società o gruppi d’interesse facenti parte della Federazione Europea delle Industrie e Associazioni Farmaceutiche (FEIAF).

L’obiettivo finale è potenziare la ricerca sul virus, iniziativa che avrà una duplice valenza: da un lato, fornirà un supporto nella gestione della drammatica situazione attuale nei Paesi dell’Africa occidentale; dall’altro, contribuirà a preparare il terreno per eventuali future epidemie. A questo proposito, la ricerca sviluppata coinvolgerà per lo più trial clinici su larga scala dei nuovi vaccini, migliorerà le tecniche per la loro produzione e distribuzione, assieme al potenziamento, nei paesi afflitti, dei test diagnostici, soprattutto in termini di rapidità.

Proprio per questo importante ruolo, l’invito a presentare proposte beneficerà di una nuova procedura preferenziale per far sì che i progetti di successo siano implementati già all’inizio dell’anno prossimo.

Assistenza- Parallelamente, l’Unione europea è impegnata nella più grande operazione logistica relativa all’assistenza medica verso i paesi flagellati dal virus. Sempre il mese scorso, infatti, una nave olandese ha lasciato le coste europee, trasportando ambulanze, ospedali mobili, laboratori e altro materiale alla volta dell’Africa occidentale. L’operazione, il cui materiale è stato fornito da 9 Stati membri, sarà poi gestita dal Meccanismo di Protezione Civile dell’Ue.

Gli sforzi dei singoli Stati- In tale contesto, inoltre, lo sforzo individuale degli Stati membri ha seguito la scia di quello europeo: il Lussemburgo, ad esempio, si è distinto per essere stato il primo Paese dell’Ue ad impegnare aeroplani per l’evacuazione medica dei lavoratori in campo umanitario, ai quali il virus è già stato diagnosticato: grazie al supporto della Commissione, essi saranno anche ammodernati con il materiale necessario per la missione.

Eva Vara e Francesco Laera

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