Le vaccinazioni obbligatorie dei minori

14.12.2015

Le vaccinazioni obbligatorie dei minori
Il diritto del bambino alla salute così come previsto dalla Costituzione e dalla Convenzione delle N.U. sui Diritti del Fanciullo da un lato e le responsabilità dei genitori dall’altro, e ancora, la libertà individuale e la tutela della salute collettiva.
Quale bilanciamento possibile alla luce degli artt. 2 e 32 della Carta Costituzionale e della CRC?

Di questo hanno discusso diversi studiosi ed esperti della materia il 14 dicembre 2015 a Palazzo Malvezzi, in un convegno organizzato dal Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università di Bologna nell'ambito di un piano di attività che li vede impegnati in didattica, ricerca e diffusione di una formazione specialistica in tema di tutela e diritti dei minori.

"Vetustà di una normativa mai aggiornata e coordinata, incertezza giurisprudenziale e ruolo dei social network, hanno reso il tema delle obiezioni vaccinali ancor più complesso e tale da rendere necessario un intervento legislativo chiarificatore". Così è intervenuto il Garante Fadiga su un tema che in questi ultimi anni è diventato di particolare attualità. Si è infatti via via assistito, sia a livello nazionale che regionale, al calo progressivo delle coperture vaccinali, calo particolarmente evidente nel biennio 2012-14, che ha portato a valori di copertura inferiori al 95% per tutte le vaccinazioni. La situazione peggiore si registra per la vaccinazione contro morbillo-parotite-rosolia che nel 2014 risulta pari all' 88,3% nella Regione Emilia-Romagna e all' 86,7% a livello nazionale (coperture raccolte al 24° mese di vita del bambino).

Si sottolinea che fino al 2009 le coperture per le vaccinazioni "obbligatorie" (difterite, tetano, poliomielite, epatite B) in Emilia-Romagna erano superiori al 97% e per morbillo-parotite-rosolia raggiungeva quasi il 94%. Parallelamente aumenta il numero di coloro che rifiutano le vaccinazioni obbligatorie: nella nostra regione si è passati da circa 300 bambini che a 12 mesi non hanno eseguito alcuna vaccinazione nel 2006 agli attuali 1.163, pari al 3,1% dei bambini residenti di 12 mesi. Si confermano le differenze tra le varie Aziende Usl per l’obiezione alle vaccinazioni obbligatorie al 12°mese (range: 10,1% - 1,2%); come risaputo l’Azienda Usl della Romagna - Area di Rimini risente della presenza di un movimento antivaccinale molto attivo e mostra una percentuale di obiettori elevata; nel distretto di Riccione nel 2014 la percentuale di obiezione è stata del 10,5%.

Tali livelli di obiezione possono davvero mettere a rischio la salute della comunità. Una copertura vaccinale pari o superiore al 95% è considerata il gold standard che occorre raggiungere per assicurare l'herd immunity, cioè la protezione di popolazione. Sotto a questo valore può aumentare il rischio che bambini non vaccinati si ammalino, che si verifichino epidemie, o persino che malattie per anni cancellate, proprio grazie ai vaccini, tornino a presentarsi e non siano riconosciute e trattate in tempo.

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