Riconoscimento dei figli, cosa cambia?

05.12.2013

Riconoscimento dei figli, cosa cambia?

Come funzionerà ora il riconoscimento dei figli, dopo le modifiche e novità introdotte dalla legge 219 del 2013? E' stato questo il tema del seminario che si è svolto lo scorso 3 dicembre a Modena e che ha visto la partecipazione del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Luigi Fadiga. L’incontro, promosso dalla Provincia di Modena, dall’Ausl e dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria, si è posto come primo momento di riflessione per individuare e condividere procedure e buone prassi per valorizzare i diritti dei minori e delle famiglie.

 

Il Garante nel suo intervento ripercorrendo tutti i diritti della convenzione della Nazioni unite, ha ribadito, come già in altre sedi, l’assoluta necessità che il piccolo neonato venga registrato immediatamente dopo la nascita acquisendo quindi automaticamente tutti quei diritti che la convenzione gli riconosce. Rispetto ai mutamenti introdotti dalla nuova normativa che ha trasferito molte competenze originariamente affidate al Tribunale dei minori, in capo al giudice ordinario, Luigi Fadiga ha evidenziato anche come anche “nel vecchio ordinamento” ci fosse comunque del buono: in primis la specializzazione dell’organo giudicante garantita sia dalla sua composizione “mista” che dalla necessaria formazione specifica richiesta al giudice togato nonché la maggiore accessibilità del Tribunale minorile per il cittadino. Tutto da costruire poi il rapporto, la rete, con i servizi sociali territoriali che svolgono un’azione fondamentale nell’ambito della prevenzione e del supporto alle situazioni di “difficoltà” dei minori e delle famiglie. Una sfida decisamente impegnativa quella proposta dalla legge 219, conclude Fadiga, perchè i giudici abituati a giudicare le condotte dovranno necessariamente imparare ad analizzare le relazioni tra le persone.

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