"Anno nuovo, attenzione al bullismo"

17.09.2015

Da una parte una “minoranza” di sei o sette bambini, capaci però di “notevoli violenze” come “parolacce, pugni e calci contro cose e persone, minacce anche con forbici e corde”, dall'altra un solo alunno, i cui “comportamenti aggressivi e le reiterate azioni di disturbo” hanno però indotto il Consiglio scolastico a optare per “l’interruzione delle gite e delle altre attività extra-scolastiche per garantire l’incolumità di tutti gli allievi”.

Sono solo due dei diversi episodi di bullismo nelle scuole dell’Emilia-Romagna segnalati durante lo scorso anno scolastico a Luigi Fadiga, Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza. “È un problema serio e molto frequente che coinvolge una quota sempre più significativa della popolazione studentesca di ambo i sessi- spiega il Garante-, e crea allarme fra i genitori. C’è una evidente difficoltà da parte di tutti i soggetti coinvolti, a partire da scuola e famiglia, a dare le giuste proporzioni al fenomeno che, per sua stessa natura, si presenta in svariate forme, alcune evidenti ed esplicite, altre più sottili e sfuggenti”. Secondo Fadiga, una delle principali difficoltà è “l’incertezza sul ‘se e come’ segnalare e sul ‘se, come e quando’ intervenire”, dovuta probabilmente alla “scarsa conoscenza del fenomeno e dei relativi obblighi giuridici”. Come riferisce il Garante, “nelle segnalazioni ricevute colpisce la gravità di alcuni degli episodi di violenza, che non è più ‘solo’ tra pari ma anche nei confronti degli adulti di riferimento, come gli insegnanti. Colpisce anche la giovane età dei soggetti coinvolti: si registrano anche casi che coinvolgono bambini di 10 anni”.

“Un nuovo anno sta per iniziare –continua Fadiga- e oltre al mio personale augurio di buon lavoro a studenti e insegnanti, va anche l’impegno a tenere alta l’attenzione su questi temi”. Anche perché, continua, “occuparsi di bullismo è una priorità per favorire il 'ben-essere' e la crescita serena dei nostri ragazzi a scuola ma anche fuori dai cancelli della scuola stessa. Per prevenire e contrastare il fenomeno che, talvolta, ha effetti drammatici serve il coinvolgimento attivo delle varie componenti interne ed esterne alla scuola, a partire dalla valorizzazione dei contributi di alunni e studenti”.

Per far fronte a queste e altre problematiche, il Garante ha incontrato nel mese di giugno i referenti dell’Ufficio scolastico regionale, della Procura minorile e del competente Assessorato regionale alla Scuola per esaminare la possibilità di realizzare interventi integrati e di lungo periodo fra i diversi soggetti istituzionali coinvolti. È al momento allo studio la realizzazione di una giornata formativa per i Dirigenti scolastici, e l’Ufficio del Garante partecipa anche al progetto #NoBullsBologna promosso dalla Città metropolitana di Bologna che, fra l’altro, utilizza il teatro per coinvolgere studenti, docenti e personale delle scuole secondarie di secondo grado in azioni di contrasto al bullismo. 

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