Narrare il cambiamento, la Garante infanzia interviene sul tema dei minori nei contesti di violenza

09.05.2017

Narrare il cambiamento, la Garante infanzia interviene sul tema dei minori nei contesti di violenza

“La prima considerazione da fare per i minori inseriti in un contesto di vita violento - vittime dirette della violenza o per violenza assistita - è che il loro stato di salute rappresenta un indicatore di grande rilevanza nella valutazione di quanto è avvenuto in famiglia, di come si è realizzata la forza distruttrice e devastante delle azioni di sopruso, di aggressività, di sopraffazione…messe in atto”. È intervenuta così la Garante dell’infanzia e dell’adolescenzaClede Maria Garavini lo scorso 4 maggio all’iniziativa “Narrare il cambiamento. Racconti maschili e femminili a conclusione dei percorsi di presa in carico degli uomini autori di violenza” promossa dal Centro LDV (Liberiamoci dalla Violenza - Centro di accompagnamento al cambiamento per uomini).

Il seminario di studi si è concentrato sulla figura degli uomini autori di violenza. Nel corso della giornata, aperta a tutti gli addetti ai lavori, sono inoltre stati presentati gli esiti di una ricerca qualitativa - la prima in Italia - sulle percezioni del proprio cambiamento da parte degli uomini autori di violenza sulle donne che hanno terminato il percorso di trattamento sostenuto dall'Azienda USL di Modena presso il Centro LDV. 
La Garante regionale ha partecipato alla tavola rotonda che si è svolta nella seconda parte della giornata "Le prospettive di un lavoro di valutazione del cambiamento: perché, come, quando è utile farlo e chi lo deve svolgere" ed è intervenuta proprio sulla ricerca e sui suoi esiti. “Il tema della valutazione dei risultati – ha evidenziato Garavini - richiama quello dell'impostazione degli interventi, dei riferimenti teorici e della metodologia seguita nella realizzazione degli stessi. La cornice di riferimento multidisciplinare consente una visione d’insieme del fenomeno violenza e di approfondimento degli aspetti specifici. Se un problema non è ben definito nelle sue caratteristiche – ha concluso la Garante - e non viene affrontato nei diversi aspetti  ma solo, ad esempio  rispetto alle vittime  e per quanto riguarda esclusivamente alcune dimensioni (o  sociale,  o educativo,  o terapeutico), si può correre il rischio di rinforzare le dinamiche stesse della violenza”. 

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