"Giustizia minorile a rischio disastro"

03.05.2016

In Emilia-Romagna “centinaia di provvedimenti di giustizia minorile rischiano di restare lettera morta se manca il personale, e questo malgrado gli enormi sforzi fatti per aumentare il numero dei procedimenti definiti ed eliminare il pregresso”.

A lanciare l’allarme è il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia-Romagna Luigi Fadiga dopo aver appreso della decisione del presidente del Tribunale per i minorenni dell’Emilia-Romagna, Giuseppe Spadaro, di chiudere la cancelleria al mercoledì per insufficienza di organico.

“Da ex magistrato quale sono, quella del presidente Spadaro più che una scelta sembrerebbe quasi un passaggio obbligato- spiega Fadiga-. Il numero dei cancellieri è proporzionale al numero dei magistrati che a Bologna, diversamente da altre regioni, sono solo sei, cioè uno ogni 750.000 abitanti: gli amministrativi, quindi, sono pochissimi e, per giunta, in via del Pratello la metà dei posti è scoperta”. In sostanza, chiarisce la figura di Garanzia dell’Assemblea legislativa, “tra magistrati e cancellieri si arriva a una decina di unità per una popolazione che conta oltre quattro milioni e mezzo di abitanti: con questi numeri si arriva al collasso”.

Come ricorda il Garante, “fin dall’inizio del mio mandato ho cercato di far conoscere le difficoltà che incontra ogni giorno il Tribunale per i minorenni: le precarie condizioni della sede dove, unico caso in Italia, manca una aula per l’ascolto, lo scarso numero di togati presenti, la carenza di organico nel personale amministrativo. Tuttavia, la situazione, anziché migliorare, peggiora di anno in anno e con conseguenze potenzialmente devastanti per i minori della nostra regione”.

Fadiga specifica che “questo non succede solo in Emilia-Romagna”, ma, avverte, “qui la situazione sta assumendo livelli inaccettabili, tali da mettere a serio rischio il mantenimento dei risultati raggiunti in termini di produttività e il regolare funzionamento dei servizi. Oltretutto da qualche mese, da quando cioè il pubblico ministero Ugo Pastore ha lasciato l’Ufficio, è vacante anche il posto di Procuratore minorile e potrebbe volerci molto tempo prima di arrivare a una nuova nomina”.

La proposta di riforma della giustizia civile in discussione al Senato, conclude il Garante, “alla fine quasi certamente produrrà una revisione dell’organico, ma per farlo ci vorrà tempo. Così, nell’immediato, si porta però il sistema di giustizia minorile alla paralisi”.

(jf)

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