Nasce la Cabina di Regia regionale per l'integrazione dei servizi socio sanitari e di inclusione socio-lavorativa

Nelle scorse settimane si sono tenute le prime riunioni online della Cabina di Regia regionale per l’integrazione dei servizi sociosanitari e di inclusione socio-lavorativa delle persone sottoposte a provvedimenti limitativi o privativi della libertà personale. Ad essa partecipano i rappresentanti di tutte le Direzioni della Regione, dei servizi regionali dell’Amministrazione Penitenziaria, dei Comuni capoluogo e sede di istituti penitenziari, il Garante regionale dei detenuti, ANCI Emilia-Romagna e l’ Assessore regionale a Welfare, Politiche giovanili, Montagna, Aree interne. In questi primi incontri è stata presentata e approvata una proposta di piano di lavoro della Cabina stessa, il cui primo obiettivo, da presentare entro giugno alla Cassa delle Ammende, è quello di elaborare un progetto triennale, che verrà finanziato annualmente con 2.050.000 euro, e che potrà consentire di dare continuità alle azioni in corso, attualmente finanziate dalla Regione Emilia-Romagna e da Cassa delle Ammende. Il secondo punto riguarda invece la definizione del Piano d’Azione regionale, quale strumento di indirizzo e programmazione, su base triennale, degli interventi finalizzati all’integrazione socio-lavorativa delle persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria limitativi o privativi della libertà personale. Anch’esso dovrà essere presentato alla Cassa delle Ammende entro il 2023.

Infine si è posta l’attenzione anche sull’importanza di azioni per l’inclusione lavorativa, sull’individuazione di soluzioni alloggiative, sulla capillarità dei servizi in tutti i territori, sulla progettazione per perseguire il benessere psico-sociale quale elemento fondamentale per consentire anche il miglioramento delle condizioni di salute delle persone detenute e sulla semplificazione delle procedure amministrative.