Emergenza coronavirus. Carceri, appello Garanti a istituzioni per ulteriori misure di riduzione dei detenuti

30.03.2020

Emergenza coronavirus. Carceri, appello Garanti a istituzioni per ulteriori misure di riduzione dei detenuti

“I primi casi di positività al virus Covid-19 registrati in alcuni istituti penitenziari hanno riportato l’attenzione sui rischi connessi alla sua possibile diffusione in carcere, dove le misure di prevenzione prescritte alla popolazione in libertà non possono essere rispettate in condizioni di sovraffollamento, come ieri ha detto anche Papa Francesco. Come più volte raccomandato dal Garante nazionale delle persone private della libertà, e indicato anche dall’Organizzazione mondiale della sanità e dal Comitato europeo per la prevenzione della tortura, sono necessari importanti interventi deflattivi della popolazione detenuta che consentano la domiciliazione dei condannati a fine pena e la prevenzione e l’assistenza necessaria a quanti debbano restare in carcere. I provvedimenti legislativi presi dal Governo sono largamente al di sotto delle necessità. Se anche raggiungessero tutti i potenziali beneficiari (6 mila detenuti, secondo il ministro della Giustizia) sarebbero insufficienti, come recentemente sottolineato dal Consiglio superiore della magistratura, dall’Associazione nazionale magistrati, dall’Unione delle Camere penali e dall’Associazione dei docenti di diritto penale. Con quelle misure non solo non si supera il sovraffollamento esistente (formalmente di 7 mila/8 mila persone, sostanzialmente di almeno 10 mila), ma non si garantisce neanche il necessario distanziamento sociale richiesto a tutta la popolazione per la prevenzione della circolazione del virus. Servono, e urgentemente, ulteriori misure, di rapida applicazione, che portino la popolazione detenuta al di sotto della capienza regolamentare effettivamente disponibile. Noi, Garanti delle persone private della libertà nominati dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni italiani, impegnati tutti i giorni sul campo, fianco a fianco con i magistrati di sorveglianza, dirigenti e operatori penitenziari e della sanità pubblica, del volontariato e del terzo settore, anche nella individuazione di mezzi e risorse necessarie per l’accoglienza dei condannati ammissibili alla detenzione domiciliare, facciamo dunque appello al Presidente della Repubblica, quale supremo garante dei valori costituzionali in gioco, ai sindaci e ai presidenti delle Regioni, delle Province e delle Aree metropolitane di cui siamo espressione e ai parlamentari della Repubblica, affinché nell’esame del decreto-legge contenente le norme finalizzate alla riduzione della popolazione detenuta vengano adottate misure molto più incisive e di pressoché automatica applicazione, in grado di portare nel giro di pochi giorni la popolazione detenuta sotto la soglia della capienza regolamentare effettivamente disponibile”.

Stefano Anastasìa, Regioni Lazio e Umbria

Samuele Ciambriello, Regione Campania

Gianmarco Cifaldi, Regione Abruzzo

Giovanni Fiandaca, Regione Sicilia

Enrico Formento Dojot, Regione Val d’Aosta

Mirella Gallinaro, Regione Veneto

Leontina Lanciano, Regione Molise

Carlo Lio, Regione Lombardia

Marcello Marighelli, Emilia Romagna

Bruno Mellano, Regione Piemonte

Andrea Nobili, Regione Marche

Paolo Pittaro, Regione Friuli Venezia Giulia

Piero Rossi, Regione Puglia

Vanna Jahier, Provincia di Pavia

Antonia Menghini, Provincia di autonoma Trento

Paolo Allemano, Comune di Saluzzo

Edvige Baldino, Comune di Tempio Pausania

Giulia Bellinelli, Comune di Rovigo

Marco Bellotto, Comune di Lecco

Franca Berti, Comune di Bolzano

Elisabetta Burla, Comune di Trieste

Dino Campiotti, Comune di Novara

Stefania Carnevale, Comune di Ferrara

Sonia Caronni, Comune di Biella

Roberto Cavalieri, Comune di Parma

Sofia Ciuffoletti, Comune di San Gimignano

Cecilia Collini, Comune di Siena

Eros Cruccolini, Comune di Firenze

Giovanni De Peppo, Comune di Livorno

Antonello Faimali, Comune di Piacenza

Paola Ferlauto, Comune di Asti

Federico Ferraro, Comune di Crotone

Margherita Forestan, Comune di Verona Monica

Cristina Gallo, Comune di Torino

Emilio Guerra, Comune di Belluno

Antonio Ianniello, Comune di Bologna

Pietro Ioia, Comune di Napoli

Valentina Lanfranchi, Comune di Bergamo

Agostino Siviglia, Regione Calabria

Carlo Mele, Provincia di Avellino

Bruno Mitrugno, Provincia di Brindisi

Manuela Leporati, Comune di Vercelli

Silvia Magistrini, Comune di Verbania

Francesco Maisto, Comune di Milano

Maria Mancarella, Comune di Lecce

Alberto Marchesi, Comune di Pisa

Natascia Marzinotto, Comune di Udine

Paolo Mocci, Comune di Oristano

Paola Perinetto, Comune di Ivrea

Alessandro Prandi, Comune di Alba

Paolo Praticò, Area metropolitana di Reggio Calabria

Luisa Ravagnani, Comune di Brescia

Marco Revelli, Comune di Alessandria

Giovanna Serra, Comune di Nuoro

Alessandra Severi, Comune di Lucca

Sergio Stefenoni, Comune di Venezia

Gabriella Stramaccioni, Comune di Roma

Ione Toccafondi, Comune di Prato

Matteo Luigi Tosi, Comune di Busto Arsizio

Mario Tretola, Comune di Cuneo

Antonello Unida, Comune di Sassari

Tommaso Vezzosi, Comune di Porto Azzurro

Giovanni Villari, Comune di Siracusa

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