Conoscere il carcere per progettare il volontariato: incontro formativo nella casa di reclusione di Castelfranco

12.11.2022

Conoscere il carcere per progettare il volontariato: incontro formativo nella casa di reclusione di Castelfranco

“Conoscere il carcere per progettare il volontariato”: questo il titolo dell’incontro in programma il prossimo 12 dicembre (dalle 13 alle 17) nella casa di reclusione di Castelfranco Emilia, nel modenese, un momento formativo voluto dal garante regionale dei detenuti (con il coinvolgimento del Centro servizio per il volontariato e della Commissione regionale per le parità e i diritti delle persone) rivolto all’associazionismo penitenziario (solo per residenti in Emilia-Romagna). Un percorso all’interno di una struttura di reclusione, per comprenderne l’organizzazione e le problematiche che possono scaturire in ambiti di questo tipo, rivolto ai tanti volontari che si occupano di queste tematiche. I partecipanti potranno visitare gli ambienti di lavoro della struttura, gli spazi trattamentali e il reparto detentivo, confrontandosi con i detenuti.

“La scelta di organizzare una giornata formativa per il volontariato penitenziario nella casa di reclusione di Castelfranco Emilia – spiega il garante regionale dei detenuti Roberto Cavalieri – va ricollegata a diversi fattori: quello di Castelfranco è un istituto nel quale la quasi totalità dei detenuti ricopre una mansione lavorativa, in un luogo dove il lavoro assume molteplici dimensioni (si va dall’assemblaggio al lavoro agricolo, dalla trasformazione agroalimentare alla produzione di ostie per il mercato nazionale), poi, cosa non da poco, esiste una stretta collaborazione tra la direzione del carcere e l’amministrazione comunale finalizzata al reintegro sociale e lavorativo di queste persone recluse”. Tutti ingredienti, conclude, “che vale la pena conoscere direttamente anche nel corso di una giornata come questa”.

“Il lavoro delle associazioni in carcere – evidenzia poi il presidente Commissione regionale per le parità e i diritti delle persone Federico Amico – rappresenta una risorsa indispensabile per tradurre il tempo della pena in quell’orizzonte di risocializzazione promesso dalla Costituzione. Questo ruolo ha bisogno di strategie e approcci che non si possono improvvisare e al contrario richiedono, idee, concertazione e dialogo tra i diversi soggetti coinvolti. La giornata di Castelfranco è un’opportunità da cogliere per conoscere un modello positivo e confrontarsi sui temi e le modalità di intervento”.

“Un’attività – sottolinea anche il direttore del Centro servizio per il volontariato (Csv) per l’Emilia Arnaldo Conforti – a supporto del mondo del volontariato (una giornata dedicata alla formazione), uno stimolo rispetto a un tema, quello del carcere, che deve essere sempre più presente nel dibattito pubblico, l’obiettivo è anche quello di avvicinare la collettività a questi argomenti che da tempo non sono più secondari, è poi anche un’occasione per consentire all’associazionismo delle diverse realtà regionali di fare rete”.

Le iscrizioni, per 35 posti, sono aperte fino al prossimo 18 novembre.

L’incontro verrà aperto, oltre che da Cavalieri, Amico e Conforti, da Marco Bonfiglioli del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, dalla direttrice della casa di reclusione di Castelfranco Maria Martone, dalla responsabile area trattamento della struttura Simona Pugliese e dal dirigente della Polizia penitenziaria Armando Di Bernardo.

Al termine della giornata interverranno rappresentanti di enti del terzo settore che operano a Castelfranco, oltre all’assessore alla legalità del Comune di Parma, Francesco De Vanna, e alla vicesindaca del Comune di Castelfranco Emilia, Nadia Casalgrande.

PROGRAMMA DELL’EVENTO (pdf, 657.3 KB)

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