Diritti e affetti in carcere

Parlare di affettività in carcere significa ragionare sulla possibilità di avere periodi di incontro con i propri cari, liberi da controlli visivi che impediscono di vivere con naturalezza anche le manifestazioni di affetto più semplici, come un bacio o un abbraccio, nonché di poter anche avere rapporti sessuali con il proprio coniuge o convivente, come avviene in altri parti del mondo e in molti paesi europei.
Nel nostro ordinamento invece i colloqui delle persone detenute con i familiarie con le persone autorizzate agli incontri (dall’autorità che procede in caso di imputati sino alla sentenza di primo grado e poi dal direttore dell’istituto penitenziario) si svolgonoin appositi luoghi sotto il controllo visivo della polizia penitenziaria, come prevede l’art. 18 O.P. (L. n. 354/’75 e succ. modifiche).
A ciò si aggiungono i contatti telefonici con la famiglia, anche questi regolamentati, uno alla settimana per dieci minuti, con spese a carico del chiamante, oltre ai contatti epistolari.
Anche se nel corso degli anni si è consolidata quasi ovunque la prassi di consentire momenti di incontro più lunghi (come in occasione della Festa delle famiglie quando i detenuti hanno la possibilità di pranzare insieme ai loro cari), è ancora troppo poco.
Le carceri per essere più umane devono consentire di mantenere e rafforzare i vincoli familiari, che in realtà spesso si frantumano e non impedire di poter esercitare, quando possibile, una genitorialità che, se assunta in modo più consapevole, può essere fonte di nuova responsabilità individuale.
Vanno in questo senso il recente Protocollo tra il Ministro della Giustizia, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e la ONLUS “Bambinisenzasbarre”, a tutela e sostegno della genitorialità in ambito detentivo. Si ricorda inoltre che, da ultimo, è stato presentato un disegno di legge ad opera dell’onorevole Sergio Lo Giudice ed altri con l’obiettivo di aiutare il detenuto a vivere e consolidare i propri rapporti affettivi, garantendo incontri più frequenti con la famiglia e intrattenendo relazioni intime con il proprio partner, sia esso coniuge o convivente.
Approfondimenti
- DDL: "Modifiche alla legge 344/1975, in materia di relazioni affettive e familiari dei detenuti" (pdf)
- Newsletter Notizie dal Garante del 23 dicembre 2014 dedicata al tema dell'affettività in carcere
Rassegna stampa
- Comunicato stampa del 23.01.2015
Carcere. Desi Bruno (Garante regionale): "Garantire diritto affettività detenuti, adesso gli spazi ci sono" - Comunicato stampa del senatore Sergio Lo Giudice
Incontri riservati con i familiari, presentato in Senato DDL per affettività in carcere - Il video della conferenza stampa di presentazione del DDL (video di Radio Radicale)
- Il video dell’iniziativa “per qualche metro e un po’ d’amore in più” (video di Radio Radicale)
- La rassegna stampa da Ristretti Orizzonti
22 gennaio 2015 - (ANSA) Presentato in Senato un disegno di legge sul "diritto all'affettività" per i detenuti
22 gennaio 2015 - (Redattore Sociale) Con le "stanze dell'amore" il carcere diventa più umano per i detenuti
22 gennaio 2015 - (La Repubblica) "Più umanità in carcere": ai detenuti tempo libero col proprio partner
23 gennaio 2015 - (Il Garantista) Finalmente una proposta di legge sull'affettività in carcere di Francesco Lai (Componente della Giunta dell'Unione Camere Penali)
23 gennaio 2015 - (www.clandestinoweb.com) Un disegno di legge per proteggere l'affettività dei detenuti di Mario Di Matteo