L'esito della sessione plenaria di maggio del Comitato delle Regioni

L'esito della sessione plenaria di maggio del Comitato delle Regioni

Dal 5 al 7 maggio scorsi si è tenuta la 144ª sessione plenaria del Comitato delle Regioni, in cui i rappresentanti degli enti locali europei e della Commissione si sono riuniti online per portare all’attenzione dell’Unione i principali temi di attualità rilevanti a livello locale e regionale. 

Dalla sua sede a Bruxelles, il Comitato europeo delle Regioni funge infatti da Assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell'Unione europea. Dal 1994 la sua missione è quella di rappresentare e promuovere gli interessi degli enti regionali e locali nel processo decisionale europeo

 

L'Assemblea del CdR si riunisce in sessione plenaria sei volte l’anno, principalmente per discutere e adottare pareri, relazioni e risoluzioni

Ad aprire la sessione di maggio è stato il primo ministro del Portogallo, António Costa, seguito dal presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.

Costa ha presentato le priorità della presidenza portoghese del Consiglio dell'UE e ha introdotto il vertice sociale di Porto del fine settimana successivo.

Nei giorni seguenti, gli ospiti sono stati la commissaria europea per l'uguaglianza, Helena Dalli, il presidente dell'Associazione Hotrec di albergatori e ristoratori Ue, Jens Zimmer Christensen, e il primo presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. Con loro, i rappresentanti degli enti locali hanno discusso di discriminazione, ripresa del turismo e dell'imminente Conferenza sul futuro dell'Europa.

 

I pareriadottati in sessione plenaria sono:

  • L'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali da una prospettiva locale e regionale: l'attuazione efficace del pilastro è della massima importanza e potrà riuscire solo se saranno coinvolti tutti i livelli di governance, da quello europeo a quello locale, nel rispetto del principio di sussidiarietà attiva, preferibilmente con il monitoraggio a livello subnazionale grazie a un quadro di valutazione della situazione sociale regionale che garantisca che il pilastro sociale sia attuato a tutti i livelli;

 

  • Un’Unione dell’uguaglianza - il piano d’azione contro il razzismo 2020-2025: gli enti locali e regionali hanno un ruolo chiave nella lotta contro il razzismo e i reati generati dall'odio, nella protezione dei gruppi vulnerabili e delle minoranze e nella promozione dell'inclusione sociale e dovrebbero pertanto essere riconosciuti partner strategici nell'elaborazione, attuazione e monitoraggio dei pertinenti piani d'azione nazionali, che dovrebbero essere integrati da quelli locali e regionali;

 

 

 

  • L’Unione Europea della Salute - rinforzare la resilienza dell’UE: un’Unione europea della salute in grado di contenere rapidamente le pandemie non è possibile senza uno stretto coinvolgimento degli enti locali e regionali perché essi sono responsabili, in varia misura, della sanità in 19 dei 27 Stati membri, e contribuiscono anche a finanziare la sanità in molti di tali Stati;

 

 

  • I media nel decennio digitale: un piano d'azione: il passaggio accelerato ai canali di distribuzione digitale e il calo dei ricavi pubblicitari mettono a repentaglio l'indipendenza dei media locali e regionali, che sono quelli direttamente in contatto con le preoccupazioni dei cittadini e sono fondamentali per garantire il controllo democratico e la legittimità;

 

  • Un piano d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027: affinché il sistema europeo dell'istruzione diventi più digitale e resiliente, i rappresentanti politici locali e regionali esortano gli Stati membri a utilizzare maggiormente i finanziamenti UE per migliorare l'istruzione digitale e contribuire a colmare il divario digitale tra le zone rurali e quelle urbane;

 

  • Pacchetto Allargamento 2020: il CdR riafferma il proprio sostegno all'adesione di tutti i paesi dei Balcani occidentali all'UE, a condizione che soddisfino tutti i criteri stabiliti; sottolinea in tale contesto l'importanza di inviare segnali positivi a tali paesi;

 

 

 

 

 

Le risoluzioni che sono state adottate riguardano:

  • Il progetto di risoluzione sulla libera circolazione durante la pandemia di COVID-19 (certificato verde digitale): le regioni e le città sostengono all'unanimità l'introduzione di un documento comune per facilitare la libera circolazione nell'UE durante la pandemia e stimolare la ripresa del settore turistico verso nuovi modelli sostenibili. Inoltre, si chiede di sospendere temporaneamente i brevetti per i vaccini contro il COVID-19 per di frenare la rapida diffusione della pandemia. Il CdR ha inoltre sollecitato un aumento della produzione in Europa e un'accelerazione della campagna di vaccinazione in tutto il continente;

 

 

 

Infine, c’è stato spazio per il dibattito sulla ripresa di turismo e ristorazione e sulle priorità della presidenza portoghese del Consiglio dell'UE e il Vertice sociale di Porto.

Il CdR si riunirà nuovamente in sessione plenaria il 30 giugno al 2 luglio per l’ultimo incontro prima della pausa estiva.