Prestare attenzione alla memoria per guardare al domani

Il 27 gennaio 1945 i cancelli di Auschwitz vengono abbattuti dalla 60esima armata dell’esercito sovietico. Il 27 gennaio è andata ad assumere col tempo un significato simbolico: quello della fine della persecuzione del popolo ebraico.

La legge 211/ 2000, ha istituito nel nostro paese il giorno della memoria ed ogni 27 gennaio in tutto il paese si ricorda cosa ha significato per l’Europa tutta il razzismo contro un intero popolo, portato alle sue conseguenze estreme.

Per non dimenticare quindi, ma anche per non ripetere mai più un tale orrore.

Tale necessità non è solo frutto di buona volontà, essa è profondamente radicata nelle istituzioni democratiche attraverso l’espressione più profonda della propria identità. Infatti, nello stesso preambolo dello Statuto della Regione Emilia-Romagna leggiamo “La Regione Emilia-Romagna …. opera per affermare …il riconoscimento della pari dignità sociale della persona, senza alcuna discriminazione per ragioni di genere, di condizioni economiche, sociali e personali, di età, di etnia, di cultura, di religione, di opinioni politiche, di orientamento sessuale”.

Analogamente, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea all’Art 21 recita: “È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali”.

E’ naturale quindi per l’L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna aderire ogni anno alla giornata della memoria con lo spirito di prestare attenzione alla memoria per guardare al domani.

In vista del Giorno della Memoria 2018, l’Assemblea legislativa ospita la mostra fotografica “Il rumore del vuoto”: 12 pannelli con foto, cartoline e documenti che raccontano storie di studenti e professori ebrei dopo l’entrata in vigore delle leggi razziali. A 80 anni di distanza da quelle persecuzioni, hanno realizzato la mostra gli studenti del liceo Laura Bassi di Bologna, sotto la direzione delle docenti Luchita Quario e Maria Giovanna Bertani, nel contesto del progetto regionale conCittadini.

lunedì22 gennaio il taglio del nastro di questa mostra che resterà aperta fino al 28 febbraio. All’inaugurazione presenti, tra gli altri, la presidente del Parlamento regionale Simonetta Saliera, le insegnanti e gli studenti del liceo Laura Bassi, il presidente della Comunità ebraica di Bologna Daniele De Paz e Alberto Sermoneta, Rabbino capo del capoluogo emiliano.

Fino al 12 febbraio, sempre negli ambienti dell’Assemblea, in viale Moro 50, è allestita un’altra mostra, ideata dal fotografo reggiano Achille Ascani e intitolata “Il valore della fragilità”. Si tratta di una serie di installazioni fotografiche e una slot-machine per denunciare la dipendenza dal gioco d’azzardo e gli effetti della ludopatia che oggi