Ravenna Ieri - Luigi Ricci

foto1.jpgLuigi Ricci, “valente disegnatore e scenografo”, fu il primo ad applicare la fotografia allo studio dei monumenti ravennati. Nato a Ravenna da una famiglia modesta il 9 dicembre 1823, fin dai primi anni mostrò una particolare attitudine per la pittura. Studiò scenografia alla scuola bolognese di Francesco Cocchi e, dopo aver superato la prova, fu ammesso all’Accademia di belle arti di Bologna, dove rimase fino al 1850. A quel punto Cocchi si augurava che Ricci trovasse nella “Commissione comunale del proprio paese un valido mecenate” che lo proteggesse, perché il giovane aveva sempre dimostrato una “somma attitudine per l’arte prospettica”. Ma così non fu.
 
 foto2.jpgTuttavia, ritornato a Ravenna, Ricci si mise a lavorare con tenacia. Risalgono a quegli anni i primi lavori da scenografo per il vecchio teatro di Ravenna. E non fu certo facile attirare l’attenzione sui suoi lavori: in quel periodo, infatti, l’arte scenica della sua città era quasi sempre appannaggio del famoso scenografo faentino Romolo Liverani. Eppure Luigi Ricci seppe imporsi, non solo in città: lavorerà in tutta la Romagna ma anche nelle Marche, nell’Umbria e nel Veneto. Indimenticabili, a Ravenna, le sue scenografie per la Giovanna di Guzman (1861), il Trovatore (1869), il Faust (1872).
 
foto3.jpgSi racconta che due scenografi dell’Opera di Parigi, a Ravenna per studiare i nostri monumenti per alcune scene da allestire nel loro teatro, furono talmente colpiti dalle scenografie di Ricci che vollero conoscerlo personalmente per congratularsi. La sua fama lo portò anche all’estero: nel 1857, infatti, fu chiamato ad Atene per decorarvi il massimo teatro. Dopo una vita assai travagliata, morì a Ravenna il 29 luglio 1896, a settantatre anni di età. Il Fondo delle sue fotografie, conservato dalla Biblioteca Classense di Ravenna, nasce dalla raccolta realizzata da Corrado Ricci, figlio di Luigi, una delle personalità più significative operanti nell’ambito della conservazione dei beni culturali tra la fine dell’Ottocento e il primo triennio del Novecento.




Per approfondire

Il sito web dell’Istituzione Biblioteca Classense, Ravenna.

 

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