Risolto un caso di discriminazione in un'azienda del modenese

24.12.2020

Risolto un caso di discriminazione in un'azienda del modenese

Riconoscimento del permesso per accudire i familiari, ma senza retribuzione. È quanto emerso in una verifica ispettiva dell'Ispettorato territoriale del lavoro di Modena, che ha accertato un caso di discriminazione collettiva a danno di lavoratori e lavoratrici occupati nel settore dei trasporti.

L'Ispettorato del lavoro modenese, su segnalazione della Consigliera di parità regionale e del sindacato, ha effettuato accertamenti e ha verificato che ai lavoratori turnisti inquadrati come operai, nelle giornate festive, veniva riconosciuto dal datore di lavoro soltanto il “congedo parentale”, ma non la relativa indennità economica prevista per legge: una circostanza che ha creato una forte iniquità a danno di quei lavoratori e lavoratrici che, pur potendosi assentare per assolvere le necessità familiari (ad esempio accudire figli minori), venivano tuttavia penalizzati sotto il profilo economico.

È stato quindi chiesto l’intervento del Ministero del lavoro, che ha consentito di superare le vecchie prassi seguite dalle aziende del settore su risalenti indicazioni dell'Inps.

"Una grande sinergia con l’Ispettorato del Lavoro – ha commentato la Consigliera di parità regionale Sonia Alvisi – ha fatto sì che venisse vinta una importantissima battaglia. Questo successo non riguarda solo Modena o l’Emilia-Romagna, ma tutta Italia, perché si crea un precedente importante e grazie al nostro lavoro e all’ufficio legislativo del Ministero del Lavoro potremo dire che i diritti dei genitori lavoratori saranno riconosciuti”.

Grazie a questo accertamento, ai lavoratori e lavoratrici aventi diritto verranno infatti riconosciute non soltanto le indennità future, ma anche quelle maturate in passato.

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