Due mostre per ricordare le donne musiciste e le madri costituenti

30.11.2023

Due mostre per ricordare le donne musiciste e le madri costituenti

In collaborazione con l’Associazione Toponomastica Femminile, il 4 e il 13 dicembre verranno inaugurate due mostre volte a restituire visibilità e valorizzare le eccellenze femminili. In particolare, il 4 dicembre, presso il Liceo “Carlo Sigonio” di Modena, verrà inaugurata la Mostra dedicata alle “Musiciste e Compositrici”, costituita da una selezione di 14 pannelli biografici che illustrano una parte significativa del mondo musicale cancellata dalla storiografia europea, ripercorre i secoli, a partire dal tempo lontano delle trovatrici per arrivare ai nostri giorni, restituendo i dovuti onori a centinaia di artiste. 

Il 13 dicembre, presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Rosa Luxemburg” di Bologna, verrà inaugurata la Mostra dedicata alle “Costituenti”, costituita da una selezione di 14 pannelli che presentano le biografie delle 21 Madri della Repubblica, con un Qrcode da apporre sui pannelli introduttivi, che presenta un discorso generale sull’apporto delle politiche all’Assemblea Costituente, e 2 Qrcode specifici per i pannelli biografici, uno per ogni figura ricordata. 

Il progetto nasce dalla consapevolezza che l’oblio che spesso cade sul valore femminile incide sull’autostima femminile da un lato e sul senso di superiorità maschile dall’altro, ciò che spesso conduce alla violenza sulle donne. Il problema è rilevante non solo perché in questo modo si omette di rendere il dovuto omaggio a migliaia di donne che con il loro impegno hanno fatto grande la nostra tradizione storica, culturale e artistica al pari di tanti altri uomini. Il rischio è che venga dispersa la memoria storica legata ai territori nei quali molte donne hanno agito con la piena consapevolezza di essere parte integrante e sostanziale delle rispettive comunità e come tali riconosciute nei loro tempi migliori. E con la perdita di memoria storica viene vanificata anche una parte importante della stessa identità di genere. 

Fare emergere il contributo attivo delle donne nei più diversi campi dell’ingegno e del sapere, può contribuire ad arginare e ridurre stereotipi, pregiudizi e comportamenti sociali discriminatori, a combattere le dinamiche di segregazione di genere nell'istruzione e nella formazione e di conseguenza nel mercato del lavoro, oltre a sviluppare l’autostima nelle ragazze e il reciproco rispetto tra sessi. 

Per raggiungere la parità di genere, infatti,  non basta la lotta per le quote rosa in Parlamento o nei Consigli di Amministrazione. Bisogna andare oltre e innescare ancora altre riflessioni su aspetti che fino ad ora hanno avuto poca attenzione in un'ottica di genere. Il divario di genere che produce fenomeni di discriminazione si contrasta da più punti di vista e con la collaborazione e la condivisione di progetti da parte di tutte le Istituzioni preposte e mettendo mano a "consuetudini" e "prassi" che, negli anni, hanno reso invisibile il genere femminile. È soprattutto importante formare le giovani coscienze alla necessità di conseguire parità di genere in famiglia e in società, perseguendo l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030. 

Questa premessa è la motivazione che mi ha spinto in qualità di Consigliera di Parità della Regione Emilia-Romagna a realizzare, già nell’autunno 2022, un progetto volto a diffondere la conoscenza delle donne che sono state insignite del premio Nobel, attraverso l’adesione al progetto “Calendaria 2023”, che ricordava le 59 donne insignite del premio Nobel per la letteratura, per la pace, per la medicina e per la scienza. In stretto collegamento a marzo di quest’anno è stata realizzata presso il Liceo “Giulio Cesare” di Rimini, una Mostra   su 4 categorie di donne insignite del premio Nobel (per la fisica, economia, chimica e medicina). Anche per il 2024 si darà corso al progetto “Calendaria” con lo sguardo rivolto alle Musiciste. 

Il messaggio che si vuole trasmettere è che la partecipazione attiva contribuisce a formare cittadine e cittadini capaci di contrastare la violenza dell’invisibilità e del mancato riconoscimento del valore delle donne nella memoria collettiva, affinché le nuove generazioni abbiano diversi modelli identitari, nuovi stili di vita e modalità di relazione. 

Crediamo che dar voce alle grandi donne del passato e del presente possa incitare le ragazze a guardare sé stesse e la propria vita senza limitazioni di sogni e desideri, e i ragazzi a considerarsi non i depositari di privilegi sociali e culturali ma una metà dell’umanità: con gli stessi diritti e gli stessi entusiasmi dell’altra.

In foto: La Consigliera di Parità Sonia Alvisi e la rappresentante dell’Associazione Toponomastica Danila Baldo all’inaugurazione della Mostra realizzata al Liceo “Giulio Cesare” di Rimini a marzo 2023.

Azioni sul documento

Informazioni

Servizio Diritti dei cittadini
Viale Aldo Moro, 50
40127 Bologna
Tel. 051 527.3644
 -