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  • ER Portlet PageGaetano Roda narrato da Matteo Bergonzi

    Gaetano aveva 31 anni, era nato a San Bartolomeo, viveva a Mirabello in provincia di Ferrara con la madre e il fratello. Aveva fatto il rappresentante ed era appena stato assunto dalle Ferrovie. Il 2 agosto stava frequentando un corso alla stazione di Bologna e durante una pausa pensò di andare al bar. Alle 10,25 era sul marciapiede nei pressi della sala d’aspetto: l’onda d’urto causata dallo scoppio della bomba lo gettò contro il treno in sosta sul primo binario e lo uccise.
  • ER Portlet PageSonia Burri narrata da Francesco Dellisanti

    Sonia aveva 7 anni, era partita da Bari con i genitori e il due agosto era in stazione con loro e con i nonni materni, la sorella Patrizia Messineo, zia Silvana - la sorella della mamma - e le cugine. Lo scoppio la sorprese in sala d’aspetto: i soccorritori la trovarono viva ma in gravissime condizioni vicino alla sua bambola rossa. Morì in ospedale due giorni dopo. La bomba la uccise assieme alla sorella e alla zia.
  • ER Portlet PageSilvana Serravalli narrata da Daniela Di Palma

    Silvana aveva 34 anni, era di Bari, insegnava in una scuola. Alle 10,25 era al bar di fianco alla sala d’aspetto con le figlie. In stazione con lei c’erano i genitori, il cognato e la sorella accompagnata dalle due figlie. Lo scoppio la ferì molto gravemente e morì cinque giorni dopo all’ospedale. La bomba la uccise assieme a Patrizia Messineo e Sonia Burri, le figlie della sorella.
  • ER Portlet PagePatrizia Messineo narrata da Filippo Mazzoni

    Patrizia aveva 18 anni, era di Bari e si era appena diplomata in ragioneria. Era in stazione con la madre, la sorella Sonia Burri, i nonni materni e zia Silvana- la sorella della mamma - e le cugine. Lo scoppio la sorprese in sala d’aspetto. La bomba la uccise assieme alla sorella e alla zia.
  • ER Portlet PageDavide Caprioli narrato da Nicola Longhi

    Davide aveva 20 anni, era di Verona dove viveva con i genitori, la sua passione era la musica: suonava la chitarra e cantava. Aveva trascorso un periodo di vacanze ad Ancona, dalla sorella. Sabato due agosto era ripartito perché la sera stessa doveva suonare con il suo complesso, il Dna group, e poi voleva riprendere a studiare. Era in stazione a Bologna in attesa di una coincidenza e stava guardando il tabellone con gli orari dei treni. Lo scoppio della bomba lo ferì molto gravemente, fu trasportato all’ospedale Maggiore in rianimazione dove morì 2 ore dopo il ricovero.
  • ER Portlet PageSonia Burri narrata da Francesco Dellisanti

    Sonia aveva 7 anni, era partita da Bari con i genitori e il due agosto era in stazione con loro e con i nonni materni, la sorella Patrizia Messineo, zia Silvana - la sorella della mamma - e le cugine. Lo scoppio la sorprese in sala d’aspetto: i soccorritori la trovarono viva ma in gravissime condizioni vicino alla sua bambola rossa. Morì in ospedale due giorni dopo. La bomba la uccise assieme alla sorella e alla zia.
  • ER Portlet PageVelia Carli in Lauro narrata da Germana Mazzeo

    Velia aveva 50 anni, era nata a Tivoli. Di qui era partita con il marito Salvatore il venerdì primo agosto. La loro meta era Scorzè, in provincia di Venezia in cui si celebrava il funerale del consuocero. A Bologna dovevano cambiare treno, ma il convoglio su cui viaggiavano era arrivato in ritardo e quindi persero la coincidenza. La bomba scoppiò mentre aspettavano il treno successivo e li uccise entrambi lasciando orfani i loro sette figli di cui due molto giovani.
  • ER Portlet PageSilvana Serravalli in Barbera narrata da Daniela Di Palma

    Silvana aveva 34 anni, era di Bari, insegnava in una scuola. Alle 10,25 era al bar di fianco alla sala d’aspetto con le figlie. In stazione con lei c’erano i genitori, il cognato e la sorella accompagnata dalle due figlie. Lo scoppio la ferì molto gravemente e morì cinque giorni dopo all’ospedale. La bomba la uccise assieme a Patrizia Messineo e Sonia Burri, le figlie della sorella.
  • ER Portlet PagePatrizia Messineo narrata da Filippo Mazzoni

    Patrizia aveva 18 anni, era di Bari e si era appena diplomata in ragioneria. Era in stazione con la madre, la sorella Sonia Burri, i nonni materni e zia Silvana- la sorella della mamma - e le cugine. Lo scoppio la sorprese in sala d’aspetto. La bomba la uccise assieme alla sorella e alla zia.
  • ER Portlet PageDavide Caprioli narrato da Nicola Longhi

    Davide aveva 20 anni, era di Verona dove viveva con i genitori, la sua passione era la musica: suonava la chitarra e cantava. Aveva trascorso un periodo di vacanze ad Ancona, dalla sorella. Il 2 agosto era ripartito perché la sera stessa doveva suonare con il suo complesso, il Dna group, e poi voleva riprendere a studiare. Era in stazione a Bologna in attesa di una coincidenza e stava guardando il tabellone con gli orari dei treni. Lo scoppio della bomba lo ferì molto gravemente, fu trasportato all’ospedale Maggiore in rianimazione dove morì 2 ore dopo il ricovero.
  • ER Portlet PageNazzareno Basso narrato da Cinzia Benatti

    Nazzareno aveva 33 anni, era di Numana, aveva quattro figli e lavorava a Milazzo. Il due agosto Nazzareno era in stazione a Bologna, perché, provenendo dalla Sicilia, stava andando a casa dei suoceri, a Caltana, nel veneziano, dove era la sua famiglia. Il treno con il quale doveva fare l’ultima parte del suo viaggio era in ritardo. Dopo aver telefonato per avvertire dell’inconveniente, entrò in sala d’aspetto dove lo scoppio della bomba lo uccise.
  • ER Portlet PageMaria Idria Avati narrata da Barbara Baldini

    Maria aveva 80 anni e abitava a Rossano Calabro da dove era partita per recarsi in Trentino. Avrebbe voluto partire di mattina, per poter guardare il panorama dai finestrini, ma accettò la proposta di viaggiare di notte assieme alla figlia. Il treno su cui erano madre e figlia arrivò in ritardo alla stazione di Bologna, verso le dieci. Maria Idria si sedette in sala d’aspetto mentre la figlia si incamminò verso la toilette per rinfrescarsi un po’ dopo il lungo viaggio. L’esplosione travolse Maria che fu gravemente ferita. La figlia trovò la madre ancora in vita, l’aiutò a salire sull’ambulanza. Il ricovero all’ospedale Maggiore non riuscì a salvarla.
  • ER Portlet PageFrancisco Gomez Martinez narrato da Gino Suffritti

    Francisco (Paco) aveva 23 anni e lavorava come impiegato in una azienda tessile di Barcellona. Era partito il 29 luglio per visitare diverse città europee. Nel suo viaggio in treno conobbe un ragazzo catalano come lui e decisero di fermarsi qualche giorno a Bologna. Il 2 agosto i due ragazzi si trovavano seduti nella sala di aspetto in attesa di un treno che li avrebbe portati a Rimini. Per ingannare l’attesa Paco scriveva alla fidanzata: nella lettera immaginava assieme a lei le ferie dell’anno successivo. Lo scoppio della bomba lo uccise, mentre l’amico che era con lui rimase ferito.
  • ER Portlet PageUmberto Lugli narrato da Pia Tubertini

    Umberto aveva 38 anni, era di Carpi dove aveva aperto con il fratello una merceria. Assieme alla fidanzata Carla Gozzi di 36 anni aveva organizzato un viaggio alle isole Tremiti. Erano stati accompagnati in stazione con largo anticipo dal fratello che tornò a Carpi per aprire il negozio. La bomba sorprese i due fidanzati che aspettavano il treno e li uccise.
  • ER Portlet PageCarla Gozzi narrata da Paolo Rocca

    Carla aveva 36 anni, abitava coi genitori a Concordia in provincia di Modena ed era impiegata in un maglificio. Assieme al fidanzato Umberto Lugli di 38 anni aveva organizzato un viaggio alle isole Tremiti. Erano stati accompagnati in stazione con largo anticipo dal fratello di Umberto che poi tornò indietro. La bomba sorprese i due fidanzati che aspettavano il treno e li uccise.
  • ER Portlet PageBrigitte Drouhard narrata da Sara Persiani

    Brigitte aveva 21 anni, era nata a Saules, in Francia, risiedeva a Parigi, faceva l’impiegata e aveva una passione per la poesia e per la letteratura italiana. Il due agosto era in stazione a Bologna perché stava aspettando un treno che avrebbe dovuto portarla a Ravenna. La bomba la uccise durante l’attesa.
  • ER Portlet PageLoredana Molina in Sacrati narrata da Nicoletta Bianconi

    Loredana aveva 44 anni, era di Bologna e il due agosto assieme al marito avevano accompagnato in stazione il figlio minore e Angelica Tarsi, sua suocera, che dovevano partire per le vacanze. Il marito, non avendo trovato parcheggio, aspettava in macchina che Loredana comprasse i biglietti ed accompagnasse nonna e nipote al treno. L’esplosione li colse sul marciapiede del primo binario dove Loredana stava guadando i tabelloni con gli orari delle partenze. Lei e la suocera morirono sul colpo, suo figlio rimase gravemente ferito.
  • ER Portlet PageAngelica Tarsi in Sacrati narrata da Giuseppina Randi

    Angelica aveva 72 anni, era marchigiana ma viveva da molti anni a Bologna con il figlio, la nuora e i tre nipoti. Era in stazione perché doveva partire con il nipotino più piccolo alla volta di Ostra (Ancona), dove avrebbero trascorso un periodo di vacanza a casa di sua sorella. Suo figlio e la nuora Loredana li avevano accompagnati: non avendo trovato parcheggio il figlio restò ad aspettare in auto e la nuora li accompagnò all’interno della stazione. L’esplosione li sorprese sul marciapiede del primo binario. Angelica e la nuora morirono sul colpo, il nipote rimase gravemente ferito.
  • ER Portlet PageRoberto Gaiola narrato da Barbara Zanfi

    Roberto aveva 25 anni, era di Vicenza ed aveva una sorella. Dopo un periodo piuttosto turbolento della sua vita era entrato in un programma di disintossicazione che si svolgeva all’ospedale Maggiore di Bologna. Così faceva sovente il viaggio da Vicenza a Bologna. Il 2 agosto partì molto presto da casa, si recò al Maggiore e alle 10,25 era nuovamente in stazione ad aspettare il treno che lo avrebbe riportato a casa. Fu durante l’attesa che la bomba lo uccise.
  • ER Portlet PageRossella Marceddu narrata da Emanuela Sgarbi

    Rossella aveva 19 anni, viveva con i genitori e la sorella a Prarolo, in provincia di Vercelli, e studiava per diventare assistente sociale. Aveva appena trascorso alcuni giorni di vacanza con il padre e la sorella al Lido degli Estensi. Inizialmente, con l’amica che l’accompagnava, avevano pensato di fare il viaggio in moto, poi scelsero il treno ritenendolo più sicuro. La mattina del due agosto erano sul marciapiede del quarto binario ad aspettare il treno diretto a Milano, siccome faceva molto caldo Rossella decise di andare a prender qualcosa da bere. La bomba scoppiò mentre la ragazza stava andando al bar e la uccise.

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