Nazismo e mentalità apocalittica

Quando i Protocolli [= i Protocolli dei Savi Anziani di Sion - n.d.r.] vennero a contatto con l'ideologia völkish-razzista [= centrata sulla superiorità del volk, cioè del popolo tedesco, e della razza ariana - n.d.r.] il risultato fu una visiona apocalittica non solo della politica contemporanea ma di tutta la storia e addirittura di tutta l'esistenza umana su questo pianeta. E fu in nome di questa visione del mondo quasi religiosa che i nazisti e i loro complici intrapresero lo sterminio degli ebrei in Europa, come preludio [= episodio iniziale - n.d.r.] del loro sterminio in tutto il mondo. Anche oggi ci se ne rende conto di rado e l'esposizione dei fatti nudi e crudi può suscitare incredulità. Ma la prova c'è, sta nelle dichiarazioni dei dirigenti nazisti e degli organizzatori dello sterminio, ed è incontrovertibile [= impossibile da controbattere, inconfutabile - n.d.r.]. Si può cominciare con la sorprendente testimonianza di Dieter Wisliceny, un capitano delle SS che fu stretto collaboratore di Eichmann [= l'ufficiale incaricato di coordinare la deportazione nei centri di sterminio - n.d.r.] e che venne giustiziato nel 1947 per aver partecipato allo sterminio degli ebrei slovacchi, greci e ungheresi. Il 18 novembre 1946, preparandosi al suo processo in Cecoslovacchia, egli descrisse per esteso come avvenne il grande massacro. Prima di narrare come era stato formulato e attuato il progetto di genocidio, volle dire qualcosa su un argomento <<senza il quale è impossibile farsi un'idea chiara della situazione: i motivi che spinsero Hitler e Himmler a intraprendere lo sterminio degli ebrei europei >>. Alludeva alla visione del mondo che ossessionava questi uomini e che egli descrisse così:

<< L'antisemitismo rappresentava uno dei fondamenti principali del programma del partito nazista. Era in sostanza il prodotto di due idee:

1. le teorie biologiche pseudoscientifiche del professor Guenther [= uno dei teorici ufficiali del razzismo nel Terzo Reich - n.d.r.], e

2. una visione mistica e religiosa secondo cui il mondo è retto da potenze buone e potenze cattive.

Secondo questa visione gli ebrei rappresentavano il principio del male e avevano come aiutanti la chiesa (l'ordine dei gesuiti), la massoneria e il bolscevismo. La letteratura ispirata a questa visione è ben nota, le prime pubblicazioni del partito nazista pullulano di tali idee. Una linea retta porta dai Protocolli dei Savi Anziani di Sion al Mito del XX secolo di Rosenberg. E' impossibile opporsi a queste idee con argomenti logici e razionali, è una sorta di religiosità e spinge la gente a formare una setta. Influenzati da questa letteratura milioni di uomini credevano a queste cose; è un evento che può essere paragonato soltanto a fenomeni simili verificatisi nel medioevo, come la caccia alla streghe.

A questo mondo del male i mistici razzisti opponevano il mondo del bene, della luce, incarnato dalla gente bionda, con gli occhi azzurri, che si supponeva fosse la fonte di ogni capacità di creare le civiltà o costruire gli stati. Ora si affermava che questi due mondi fossero immersi in una lotta permanente, e la guerra del 1939, scatenata da Hitler, rappresentava soltanto la battaglia finale tra queste due potenze. Di solito Himmler [= il capo supremo delle SS - n.d.r.] viene considerato un uomo politico gelido e cinico. Questa immagine è certamente sbagliata: in tutto il suo atteggiamento Himmler era un mistico che abbracciava questa <<visione del mondo>> con fanatismo religioso>>. [...]

Nel cristianesimo popolare del medioevo [...], gli ebrei (erano) considerati servi dell'Anticristo e destinati alla stessa sorte: essere distrutti, in preparazione del millennio, da Cristo ritornato in tutta la sua maestà. Ora, nell'Apocalisse [= l'ultimo libro del Nuovo Testamento, quello che descrive la fine del mondo - n.d.r.] si dice che l'Anticristo prenderà d'assalto il cielo e sarà precipitato nell'inferno: la cosa curiosa è che Hitler, sebbene detestasse il cristianesimo, fosse perfettamente capace di usare queste vecchissime immagini bibliche quando parlava del destino degli ebrei. <<L'ebreo seguirà il suo fatale cammino, - scriveva, - fino al giorno in cui un'altra potenza si leverà contro di lui e con una possente lotta precipiterà di nuovo questo assalitore del cielo da Lucifero >>. Il tono apocalittico è inequivocabile e qualcosa di esso fu assimilato da Himmler e dalle SS. Almeno in certi momenti questa gente considerò lo sterminio degli ebrei un necessario preludio a una sorta di millennio germanico. Val la pena di citare di nuovo la deposizione fatta da Wisliceny: <<Mentre (Himmler) consultava gli astrologi e propendeva per tutte le arti occulte, le SS si trasformarono gradualmente in un nuovo tipo di setta religiosa...>> Era meno di quanto Wisliceny supponesse: anche l'Europa medievale aveva conosciuto sette apocalittiche che credevano di aver ricevuto per volere divino l'incarico di purificare il mondo sterminando gli ebrei.

Wisliceny diceva anche che nella mente di Hitler la guerra del 1939 era soprattutto la lotta finale contro gli ebrei; e dal 1939 in poi Hitler parlava della guerra proprio in questi termini. [...] In un discorso al Reichstag il 30 gennaio 1939 dichiarò: <<Oggi farò ancora una volta una profezia: se i finanzieri internazionali ebrei, in Europa e fuori, riuscissero a sprofondare di nuovo le nazioni in una guerra mondiale, allora il risultato non sarà la bolscevizzazione del mondo, e con ciò la vittoria degli ebrei, ma l'annientamento della razza ebraica in Europa >>.

(N. Cohn, Licenza per un genocidio. I  "Protocolli degli Anziani di Sion ":  storia di un falso, Torino, Einaudi, 1969, p. 137-138 e 146-147. Traduzione di L. Felici)

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