Cronologia: Casa Cervi

1940-1943

  • La casa si trasforma in un luogo adibito ad incontri e attività politica con riunioni, diffusione di stampa antifascista e la raccolta di fondi da inviare alle famiglie bisognose di antifascisti costretti al confino.

1940-1941

  • Sodalizio con la Famiglia Sarzi, teatranti itineranti anch'essi antifascisti.

1941

  • Dicembre - Alcuni componenti della famiglia Cervi, che da tempo si occupano della diffusione di fogli clandestini antifascisti tra i contadini, organizzano insieme ad altri un lancio di volantini a Viadana nella provincia di Mantova.

1942

  • Novembre -  Già ammoniti nel 1939 dalle autorità fasciste vengono arrestati per attività antifascista Gelindo Cervi e suo fratello Ferdinando.

1943

  • Gennaio-Febbraio - Ferdinando Cervi e il cugino Massimo  compiono un atto di sabotaggio abbattendo un traliccio della corrente elettrica a Taneto, frazione di Gattatico e prossima alla Casa dei Cervi.
  • 27 luglio - I Cervi organizzano nella piazza centrale di Campegine una grande festa a base di “pastasciutta” per celebrare la caduta del regime fascista.
  • Settembre - I fratelli Cervi proteggono e ospitano russi, inglesi, sudafricani e italiani fuggiti dai campi di prigionia, tra i quali il Campo di Fossoli. Oltre a Otello Sarzi, Dante Castellucci, Quarto Camurri vi  sono prigionieri di guerra stranieri, disertori e anche altri antifascisti della zona che aiuteranno i Cervi nella lotta partigiana: i russi Anatolij Tarassov, Victor Pirogov (detto Danilo e poi Modena), Misha Almakaièv, Nikolaj Armeiev (il colcosiano), Alexander Aschenco; i sudafricani Bastiranse John David (1923- ?) paracadutista detto 'Basti', De Freitas John Peter (1921- ?) Paracadutista prigioniero di guerra che evase dal Campo di concentramento di Grumello del Piano (BG); infine ”Jeppy” Samuel Boone Conley (1914 - ?) paracadutista irlandese. In questi mesi, la multiculturalità di casa Cervi, è un elemento fondamentale su cui si fonda la strategia e l'organizzazzione delle attività partigiane.
  • 9 settembre - Con un ingegnoso espediente si certifica da parte del veterinario, un'infezione di alcuni capi di bestiame; il conferimento del latte al caseificio verrà sospeso e così non potranno essere rintracciati dalle autorità.
  • Ottobre -  I fratelli Cervi creano la prima formazione partigiana della regione Emilia-Romagna, precisamente nella zona della Bassa ovest: Campegine, Castelnuovo Sotto, Gattatico, Poviglio e Sant'Ilario. Nei primi dieci giorni la cosiddetta “banda Cervi” composta da alcuni fratelli e da altri compagni di lotta, si sposta nell'area montana per costituire la formazione resistenziale nei pressi di Cervarezza, frazione Talada dove incontra alcuni esponenti del comitato militare del P.C.I. di Reggio Emilia. Si sposta successivamente nell'oratorio del Monte Ventasso. Uno dei fratelli Cervi s'incontra con Don Pasquino Borghi.
  • 26 ottobre - La “banda Cervi” compie la prima azione contro il presidio dei carabinieri di Toano disarmandolo. Successivamente la formazione partigiana si rifugia a Tapignola, frazione di Villa Minozzo, dove incontra Don Pasquino Borghi.
  • Novembre - Nei primi giorni torna in pianura. Qui attacca il presidio dei carabinieri di San Martino in Rio disarmandolo e recuperando armi e altri materiali.
  • 13 novembre -Alcuni dei fratelli Cervi prendono parte al tentato sequestro e omicidio di Giuseppe Scolari, federale fascista di Reggio Emilia.
  • 16 novembre - Alcuni membri della “banda Cervi” partecipano ad una rapina ai danni degli industriali Landini a Fabbrico con lo scopo di finanziare l'attività resistenziale.
  • 25 novembre - Alle ore 6.30 la casa dei Cervi viene attaccata e incendiata, dopo essere stata circondata nella notte, da un gruppo  appartenente alla Guardia nazionale repubblicana: i fratelli Cervi, il padre, alcuni ex prigionieri di guerra e altri compagni di lotta vengono arrestati e trasferiti rispettivamente dapprima al Carcere dei Servi e successivamente a quello di san Tommaso i Cervi col padre, mentre i restanti alle Carceri della Cittadella a Parma.
  • 28 dicembre - In seguito all'uccisione di Davide Onfiani, segretario comunale di Bagnolo avvenuta il 27 dicembre, un tribunale speciale riunitosi straordinariamente ordina la morte di otto persone per rappresaglia. La reazione fu immediata. All'alba i sette fratelli e Quarto Camurri vengono condotti al Poligono di Tiro di Reggio Emilia e uccisi da un plotone d'esecuzione. Il padre dei Cervi rimane in carcere.

1944

  • 8 gennaio - In seguito ad un bombardamento viene danneggiato il carcere di San Tommaso: il padre dei Cervi, Alcide, riesce a scappare insieme ad altri  e a tornare a casa.
  • 30 gennaio -  Don Pasquino Borghi insieme ad altri otto antifascisti vengono fucilati dai fascisti al Poligono di tiro di Reggio Emilia.
  • Giugno - I figli del fratello di Alcide Cervi, Pietro, vengono arrestati e la loro casa del Tagliavino, quartiere di Campegine, è perquisita.
  • Ottobre - Casa Cervi viene colpita da un altro incendio i cui autori ancora oggi ci risultano ignoti.
  • Nella circostanza, Genoeffa Cocconi ha un malore da cui non si riprenderà più.
  • 15 novembre - Muore Genoeffa Cocconi, madre dei fratelli Cervi.

1945

  • Ottobre - Le spoglie dei fratelli Cervi e di Quarto Camurri sono riesumate e vengono celebrati i funerali. Il 28 ottobre si tiene a Reggio Emilia il corteo funebre composto da migliaia di persone.

Azioni sul documento