1.5 Hartmannus Schedel - Liber chronicarum, 1493

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Hartmannus Schedel, Liber chronicarum, Norimberga, 12 luglio 1493, da Anton Koberger (Biblioteca del Convento dell’Osservanza, Bologna).

 

Approfondimento

L’immagine riproduce una pagina del Liber chronicarum di Hartmannus Schedel, finito di stampare a Norimberga il 12 luglio 1493 da Anton Koberger. Si tratta di un “incunabolo” proveniente dalla biblioteca del Convento dell’Osservanza a Bologna.

In latino l’espressione in cunabulo significa “nella culla”: “incunabolo”, quindi, è il termine con cui si definiscono i primi libri stampati, realizzati tra la metà del XV secolo e la fine dell’anno 1500.

Questo, in particolare, è composto da 326 carte illustrate (le nostre “pagine”) stampate con caratteri gotici e in formato “in folio”. È il formato librario più grande possibile: il foglio di carta, una volta stampato, viene piegato una sola volta. L’illustrazione riprodotta nell’immagine è stata colorata a mano e raffigura la città di Bologna.

Il censimento nazionale degli incunaboli ha contato in Italia 10.446 edizioni (i singoli esemplari, cioè le copie stampate di ogni edizione, sono molti di più ed è quindi più difficile censirli con certezza). L’Emilia-Romagna conserva più di 4.000 di queste edizioni.

Insieme agli incunaboli sono considerati “libri antichi” anche le cinquecentine (i libri stampati dal 1501 al 1600 compreso: in Emilia-Romagna le biblioteche pubbliche, private e di enti religiosi ne conservano circa 15.000 edizioni) e i libri stampati dal 1601 al 1830 compreso (il censimento è in corso e non si può ancora dare un dato preciso). I libri stampati dopo il 1830 sono definiti “moderni”.

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