Le principali finalità della raccolta di biografie

    1. Conservare/archiviare/valorizzare: conservare vuol dire raccogliere attraverso i racconti biografici la memoria dei luoghi e di un determinato fenomeno al fine di costruire un “granaio” della memoria pubblico e accessibile.
    2. Trasformare/rielaborare/trasmettere: le storie di vita diventano, in una dimensione collettiva, storie dei luoghi, degli spazi della quotidianità, degli eventi legati a certi segni/simboli anche fisici, dei legami sociali, degli scambi fra generazioni, tra saperi e culture, della socializzazione e dell’apprendimento, del lavoro e dei luoghi del lavoro.
    3. Partecipare/condividere/restituire: raccogliere, organizzare, socializzare e custodire memoria locale attraverso le storie di vita deve essere un percorso comunitario e partecipato. La produzione di memoria è un bene pubblico che appartiene alla collettività, la coinvolge e la chiama in campo come comunità competente su sé stessa, che ha storia e memoria e che quindi può progettare per sé. I percorsi che attivano la memoria collettiva, sono spazi dentro cui la comunità locale si accorge del suo sapere e può più facilmente pensare di co-progettare l’innovazione e la trasformazione.

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