Annotazioni metodologiche

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Intervista impossibile - Carlo Rognoni (interpretato da Gallizzi Bruno), fondatore dalla Casa del Popolo di cui poi si originò la Capolo, fabbrica produttrice di barattoli di latta, viene interevistato da uno studente del Liceo D'Arzo con ricostruzione dell'ambiente (lo studio) e del dialogo con riferimeti storici precisi

L’Intervista Impossibile

L’Intervista Impossibile è stata una metodologia di lavoro molto innovativa e feconda sul piano didattico ed educativo ed è risultata strategia vincente per una buona realizzazione del prodotto filmico, perché ha permesso agli studenti di ri-costruire il tessuto socio-economico, attraverso le voci e i racconti biografici dei protagonisti, potendo in questo modo ri-appaesarsi nel proprio territorio, ri-scoprirne luoghi significativi per la comunità di allora e per quella attuale, ri-appropriarsi del linguaggio dei protagonisti dell’epoca (il dialetto locale), ri-conoscerne le abitudini, le modalità di lavoro e  di produzione, le forme di socializzazione e di espressione culturale e di mentalità.

La ricerca-azione
foto annotazioni 2Questo progetto di ricerca-azione prevede un suo naturale e logico proseguimento l’anno prossimo, con una azione di “peer education” cioè di passaggio di conoscenze storiche e memoriali dagli studenti delle due classi Quinte-impegnati quest’anno a realizzare realizzato questa prima fase di ricerca-azione agli studenti delle future classi che continueranno  lo studio del territorio montecchiese e la storia della CAPOLO, nel prossimo anno scolastico, trattando altri periodi dell’ evoluzione della fabbrica e della comunità.

Questo prima fase di ricerca-azione è stata caratterizzata da numerosi ed importanti obiettivi formativi, che qui non richiamiamo per ragioni di sintesi, ma in particolare da un fattore tematico e metodologico potente ed efficace: guidare i giovani a sperimentare esperienze sociali e culturali molto significative, perché basate sull’incontro coi testimoni, protagonisti dei processi storici analizzati, praticando così un approccio diretto e partecipato con la realtà economica e produttiva del territorio. Le diverse metodologie didattiche utilizzate per raccogliere biografie (interviste, visite guidate ai luoghi, resoconti memoriali di protagonisti dell’attività produttiva della Capolo) hanno permesso di documentare, archiviare e conservare un materiale molto interessante e ricco di fonti e  documenti di varia natura. L’utilizzo di questo materiale, raccolto con la strumentazione del Metodo Biografico, ha supportato i giovani nel ripercorrere la storia dell’industrializzazione, non solo attraverso l’esplorazione e l’osservazione dei luoghi o tramite lo studio e l’analisi di archivi e documenti vari; ma anche, e soprattutto, attraverso le testimonianze dei protagonisti della produzione industriale: gli operai, gli impiegati che alla CAPOLO hanno conosciuto una fondamentale esperienza lavorativa e di vita.

Si tratta di un valore aggiunto molto importante e significativo, perché ha fatto conoscere ai giovani non solo un luogo simbolo del lavoro e dell’evoluzione socio-economica del territorio di appartenenza, ma anche un patrimonio di saperi, di culture, di memorie individuali-e quindi collettive- che erano e sono ancora presenti. Un percorso coinvolgente per ri-conoscersi nei valori fondanti di una comunità civile, democratica, dinamica.

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