Come è nato l'Olocausto? ConCittadini a Piacenza per parlare di memoria

05.02.2013

Come è nato l'Olocausto? ConCittadini a Piacenza per parlare di memoria

Cosa ha portato il nazionalsocialismo a elaborare la folle idea della soluzione finale? E quali meccanismi di propaganda hanno reso possibile la sua diffusione? Hanno provato a rispondere a queste domande i ragazzi di Piacenza coinvolti in conCittadini, il progetto di promozione della cittadinanza attiva dell’Assemblea legislativa, che hanno affrontato il primo dei tre temi di quest'anno dell'iniziativa, la Memoria, nel convegno“Dalla Propaganda allo sterminio: origini e dinamica della soluzione finale”, ospitato nella sede della Provincia il 29 gennaio.

 

Ad accompagnare i ragazzi in un viaggio nella Memoria, tra immagini di oggi e foto d'epoca, un relatore d’eccezione: il prof. Francesco Maria Feltri, insegnante di scuola superiore e collaboratore scientifico del Museo monumento del deportato politico e razziale. Sono almeno altri due i seminari in programma: si parte il 21 febbraio con Jole Garuti, presidente dell'Associazione Omicron-Saveria Antiochia di Milano, con un incontro sul tema della legalità. Il 5 marzo sarà la volta di Francesca Cesarotti, responsabile della sezione “Educazione ai Diritti Umani” di Amnesty International Roma, con un incontro tematico sul tema dei diritti.

 

Ad illustrare le iniziative in cantiere è stato inoltre l'assessore provinciale alle Politiche giovanili, Massimiliano Dosi. Durante il suo intervento in occasione dell’appuntamento del 29 gennaio, l’assessore ha sottolineato come “conCittadini” rappresenti un insieme di opportunità di crescita culturale, civica ed esperienziale, per il 2013 saranno coinvolti 11 soggetti coordinati dalla Provincia: tre Consigli comunali dei ragazzi (Carpaneto, Gragnano e Piacenza), 5 scuole superiori (Romagnosi, Casali, Cassinari, Gioia, Marconi), due istituti comprensivi (Cadeo e Cortemaggiore) e una scuola media (terzo circolo didattico Taverna)”.

 

Gli obiettivi del progetto, a Piacenza come nelle altre province della Regione, sono molteplici: promuovere la cittadinanza attiva e la partecipazione diretta dei giovani alla vita civile della loro comunità; promuovere il rispetto reciproco, la solidarietà, l’ascolto e la tolleranza tra i giovani al fine di rafforzare la coesione sociale e favorire l’incontro tra il mondo dei giovani, quello degli adulti e quello delle realtà istituzionali. Nel territorio piacentino,gli studenti saranno coinvolti in diverse attività: dalla possibilità di visitare il palazzo della Provincia di Piacenza per comprendere come funziona la macchina amministrativa alle già programmate visite in Assemblea legislativa a Bologna e al museo Casa Cervi. L'evento conclusivo è invece in agenda per il mese di maggio durante un convegno presso la sede della Provincia, in occasione del quale gli allievi coinvolti nel percorso racconteranno la loro esperienza.

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