L'ambiente, l'uomo e il tempo

Patrimonio

IC di Pianoro (BO) Progetto: L'ambiente, l'uomo e il tempo. Un "passamano" per i piccoli Concittadini Rete: Comune di Pianoro, Museo delle Arti e dei Mestieri di Pianoro, Biblioteca comunale "Silvio Mucini" di Pianoro.

VEDI QUI LA RELAZIONE FINALE (pdf, 1.4 MB)

CONTESTO

Il progetto è interdisciplinare e si propone, partendo dal contesto locale immediatamente accessibile e sperimentabile dagli alunni, di stimolare e favorire la conoscenza del territorio circostante, delle sue caratteristiche ambientali, naturalistiche e storiche al fine di promuovere anche negli alunni del primo ciclo della scuola primaria la consapevolezza della necessità del rispetto, della valorizzazione e della salvaguardia del medesimo.

Il presupposto di partenza è che per rispettare, valorizzare e salvaguardare il Patrimonio culturale è necessario innanzitutto conoscerlo attraverso le modalità più consone ad apprezzarlo: quelle che, identificando il Patrimonio - testimonianza dell’esperienza e delle aspirazioni dell’umanità - come ambiente naturale ed antropico in cui si realizza la vita familiare e sociale e la crescita dell’alunno, attivano la sua adozione e tutela e introducono a forme di cittadinanza attiva.

I bambini sono fortemente interessati al “fare”, a vivere il proprio territorio e ad approfondire argomenti a loro congeniali. Il progetto intende partire dall’interesse innato dei bambini nei confronti della natura, per stimolarli e coinvolgerli, attraverso un percorsi teorici e pratici-manuali quali la semina di piante e la lavorazione dell’argilla (elemento naturale presente ed osservabile nel territorio pianorese), alla scoperta dell’affascinante ambiente naturale ed antropico che li circonda.

Le attività pratiche e laboratoriali incluse nel progetto daranno modo agli alunni di sviluppare la propria autonomia poiché saranno messi nella condizione di provare, di attivarsi, di sperimentare, dal momento che al loro lavoro corrisponderanno risultati visibili e gratificanti, che ne miglioreranno lo sviluppo dell’autostima e la volontà di riprovare e approfondire. Si avrà altresì la possibilità di lavorare in gruppo, per favorire l’integrazione e la relazione. Altri aspetti da non sottovalutare e strettamente connessi tra loro sono legati alla percezione e alla comprensione che le trasformazioni e le modificazioni dell’ambiente attraverso il tempo possono avvenire sia naturalmente sia per intervento umano e al concetto di “pazienza”, in un mondo dove siamo abituati ad avere tutto e subito.

Le visite - alla casa rurale con la visione del filmato sulla lavorazione della spiga e al museo del Patrimonio Industriale inerente il tema del ciclo del grano in natura e dei diversi metodi di macinazione studiati utilizzando modelli funzionanti e giochi interattivi – e le lezioni degli esperti - con la proiezione di alcune foto di mulini presenti nel territorio - promuoveranno negli alunni l’acquisizione dell’ambiente nella sua dimensione più precipuamente storica e culturale come Patrimonio culturale in quanto testimonianza delle aspirazioni e delle esperienze di coloro che ci hanno preceduti e favoriranno la comprensione delle dimensioni temporali di passato, presente e futuro e introducendo il tema del rispetto e della salvaguardia di ciò che ci è stato lasciato da quanti ci hanno preceduto. Tali percorsi saranno integrati dal lavoro in classe su fonti letterarie e dal laboratorio musicale di ascolto attivo che consentiranno agli alunni di approcciarsi al concetto di fonte storica e di conoscenza della realtà attraverso diversificati punti di vista.

Obiettivi di cittadinanza:

• sviluppare l’autonomia e la socializzazione con i compagni; riconoscere le tradizioni e metterle a confronto con le altre esperienze

• riconoscere un ambiente antropizzato e identificarne il cambiamento;

• educare alla sensibilità ecologica

• valorizzare il patrimonio storico-culturale della passata civiltà contadina e artigianale del territorio;

• saper cambiare punti di osservazione, riconoscere ed accettare punti di vista differenti e/o antitetici rispetto ai propri;

• contribuire alla formazione e allo sviluppo della coscienza civica e critica capace di tutelare il patrimonio e l'eredità del passato per orientarsi nel presente e progettare il futuro;

• rafforzare la significatività dei linguaggi letterari-artistici-musicali nel contribuire alla costruzione dello spirito cooperativo e collaborativo all'interno dei gruppi, per sensibilizzare e incentivare la creatività, per concorrere alla formazione di una coscienza di virtù e valori etici e morali, per promuovere lo sviluppo del pensiero critico.

Obiettivi di apprendimento:

• scoprire i cambiamenti della natura nello spazio e nel tempo;

• sviluppare abilità manuali manipolando direttamente materiali platici e plasmabili, semi e piante, alimenti;

• favorire la conoscenza del territorio naturale e antropizzato;

• promuovere attività di ricerca e di studio per il recupero e la conoscenza della storia e delle tradizioni locali;

• promuovere la conoscenza delle differenti fonti storiche;

• concorrere a favorire la conoscenza del Patrimonio naturale-culturale-storico-artistico-musicale del proprio territorio ed “educare” alla comprensione del medesimo.

• sviluppare le capacità di ascolto, di conoscenza e di comprensione della musica e dei testi letterari in prospettiva storica come cultura per favorire l’armonico sviluppo del pensiero umano in tutte le sue dimensioni.

Metodologie: role playing formativo, laboratorio hands on, storytelling, metodo euristico-guidato, cooperative learning, peer education, laboratorio di ascolto attivo.

 

ATTIVITA'

Il progetto è stato introdotto a novembre da "Arriva il Pedibus anche a Pianoro" a  cura dei Vigili urbani e dei promotori del Pedibus. Si vedano il resoconto (pdf, 279.0 KB) e la presentazione (pdf, 2.9 MB) realizzata a scuola.

 

- Nei mesi di novembre-marzo dell’anno scolastico 2016-2017 è stato realizzato nella classe 1 A un percorso laboratoriale-interdisciplinare sulle linee in preparazione dello studio del torrente Savena.

Obiettivo del percorso era quello di rendere accessibile la comprensione e la conseguente assimilazione del concetto astratto di linea a bambini di prima elementare attraverso una progettazione interdisciplinare.

L'uso della prospettiva interdisciplinare - ossia di una progettazione capace di svolgere l'analisi dei vari argomenti con il contributo dei metodi di indagine e dei contenuti di differenti discipline – ha garantito, infatti, la trattazione di questa nozione astratta da diversi punti di vista riuscendo, in questo modo, ad avvicinarla ad ambiti più concreti e reali. L'accostamento ad ambiti più empirici ed esperibili ha consentito di attivare quelle modalità e procedure conoscitive referenziali proprie del processo di apprendimento infantile assicurando una maggiore comprensibilità del concetto teorico di linea. Una delle principali difficoltà, infatti, riscontrabile nella comprensione e, conseguentemente, nella acquisizione dei concetti geometrici è connessa all’astrattezza dei contenuti della geometria piana – la cui presentazione, generalmente, anticipa quelli della geometria solida – completamente slegati dalle situazioni empiriche e, dunque, da quelle percezioni sensoriali che costituiscono il punto di partenza da cui i bambini strutturano le loro conoscenze.

Il bambino “conosce mentre fa” ossia conosce attraverso il contributo di tutti i sensi che entrano in azione mentre agisce. La sua conoscenza è “agita”, costruita sulle esperienze a cui quotidianamente partecipa. La base d’avvio è perciò sempre il corpo con i suoi strumenti di esplorazione e di immediata conoscenza del reale cioè i sensi. Questa conoscenza sensibile e referenziale – ossia fondata sulle esperienze fisiche e pratiche – è il materiale di costruzione dei primi concetti infantili - “i concetti spontanei” - che via via saranno integrati con altri concetti per mezzo di successive de-costruzioni e ricostruzioni in un percorso conoscitivo continuo e sempre soggetto a ulteriori modificazioni e “correzioni”.

Questo percorso laboratoriale incorporando nel suo sviluppo sensi come il tatto, generalmente trascurati nella scuola elementare - dove l’unico senso usato è quasi sempre e solo la vista – e, necessitando, per la sua realizzazione, di  abilità fisiche, pratiche e sensoriali - le capacità motorie, plastiche e manipolatorie – ha facilitato il passaggio del concetto di linea da un livello astratto e concettuale ad un livello più concreto e intuitivo. In tal modo è stato possibile anche per i bambini di prima elementare intendere e apprendere la nozione geometrica di linea. 

Lo studio e l’analisi – realizzati con una metodologia empirica e laboratoriale – del percorso del Torrente Savena ha reso possibile un primo approccio con alcune nozioni antropologiche basilari - come quelle relative al paesaggio antropico e al paesaggio naturale – e consolidato altre cognizioni – come quelle relative agli indicatori spaziali -. L’interpretazione e la traduzione lineare – come linea complessa narrativa – del percorso del Savena ha permesso, inoltre, di realizzare molteplici collegamenti dal punto di vista storico ed ambientale inerenti il territorio in cui gli alunni vivono. La conoscenza del percorso e del territorio attraversato dal torrente Savena ha concesso di allargare e ampliare lo sguardo e lo studio ai mulini – che di quel percorso e di quel territorio sono parte integrante – al loro funzionamento, al lavoro del mugnaio, alla lavorazione del grano e della spiga -per ottenere farina o paglia da intrecciare-, ai tempi e ai ritmi della vita lavorativa dei contadini in paragone ai ritmi della società di oggi che popola le città, alla cura e alla pazienza che caratterizzano la coltivazione. Il lavoro del contadino è stato, di conseguenza, correlato ai cicli della natura così strettamente connessi con i cicli delle stagioni e alle opere letterarie e musicali che hanno fatto diventare mugnai e torrenti protagonisti di storie che, a loro volta, raccontano la storia della civiltà contadina del secolo scorso. Infine l’analisi del fiume Savena ha consentito di anticipare argomenti e temi che saranno sviluppati nei prossimi anni come per esempio quelli relativi alle caratteristiche morfologiche del Contrafforte Pliocenico, agli antichi mestieri e a tutto quel patrimonio di detti, motti, proverbi e filastrocche che raccontano la vita della società contadina.

Per approfondire si vedano i resoconti dei laboratori:

1° e 2° incontro: La linea come movimento (pdf, 2.2 MB)

3° incontro: Trasposizione lineare di elementi di paesaggio naturale (pdf, 815.6 KB)

4° incontro: Paesaggio naturale e paesaggio antropico (pdf, 1.0 MB)

5° incontro:  Linea narrativa della storia del fiume (pdf, 1.1 MB)

6° e 7° incontro: Trasposizione e traduzione lineare del percorso geografico-ambientale del Torrente Savena (pdf, 2.1 MB)

 Si veda anche la presentazione sul torrente Savena (pdf, 2.4 MB) contenente le immagini che sono state proiettate agli alunni prima e dopo la simulazione in palestra.

(pdf, 2.5 MB)

 

Da gennaio sono inoltre in programma:

  • laboratorio musicale di ascolto attivo di un lied di Schubert "La bella Mugnaia" svolto dall'esperta svolto dall'esperta Silvia Cancedda;
  • laboratorio "Giochiamo alla filiera" svolto dagli esperti esterni di Saperecoop;
  • laboratorio "Antiche macchine mosse dall'acqua" realizzato presso il Museo del Patrimonio industriale;
  • laboratorio di argilla secondo il metodo Munari svolto dalle docenti della classe 1A e della scuola dell'infanzia per la realizzazione del progetto-percorso di continuità tra scuola dell'infanzia e scuola primaria.

La realizzazione del progetto include anche la partecipazione al percorso educativo presso il Museo delle Arti e dei Mestieri di Pianoro che prevede la visita alla casa rurale, alcuni cenni sull’alimentazione contadina e la visione di un filmato sulla lavorazione della spiga di grano; l’attuazione del progetto POT “Piccoli orti e giardini in classe” promosso dal Consorzio Agrario dell’Emilia; la lezione in classe condotta da uno storico con la visione di alcuni mulini per la lavorazione del grano del territorio pianorese. Qualora i tempi lo consentissero, sarà effettuata la visita guidata a piedi presso i mulini mostrati nel corso della lezione tenuta in classe dallo storico esperto; partecipazione al “Pranzo della legalità” Sapori di Libera Terra; partecipazione ai Parlamenti degli studenti edizione 2017 per la condivisione delle esperienze fatte per la effettuazione del progetto.

 

  Dal mese di febbraio 2017  la classe 1 A sta svolgendo un laboratorio di ascolto musicale che si concluderà nel mese di maggio 2017. Tale laboratorio è condotto dalla docente Silvia Cancedda esperta nel settore e laureata al DAMS in storia della musica. I laboratori di ascolto 

musicale condotti dalla docente Silvia Cancedda sono stati avviati presso tutte le classi della scuola primaria dell’IC di Pianoro e la scelta dei contenuti di ciascun laboratorio è stata diversificata a seconda dell’età degli alunni e/o a seconda di specifiche richieste dei docenti di classe sulla base degli argomenti e delle tematiche trattati nel corso dell’anno scolastico. (Generalmente nelle classi del secondo ciclo i laboratori di ascolto sono stati focalizzati sull’ascolto attivo e sull’analisi di opere liriche). La scelta di attivare tali laboratori di ascolto musicale è stata determinata dalla volontà di realizzare una programmazione della disciplina musicale che, sfruttando le potenzialità e l’efficacia del linguaggio musicale, possa contribuire a potenziare e a corroborare lo sviluppo delle competenze civiche e sociali non solo attraverso la pratica musicale ma anche attraverso lo studio in prospettiva storica delle strutture narrative e musicali delle opere del nostro patrimonio artistico e culturale.

Nello specifico nella classe 1 A è stato scelto di effettuare il laboratorio di ascolto musicale sul lied di Schubert “La bella mugnaia” in quanto attinente ad argomenti e temi trattati nell’ambito del progetto “L’ambiente, l’uomo, il tempo: un passamano per i piccoli Concittadini” con cui la classe sta prendendo parte al percorso Concittadini 2016-2017. Attraverso la partecipazione al laboratorio di ascolto musicale gli alunni hanno potuto sperimentare, osservare e conoscere gli argomenti studiati nel corso dei paralleli percorsi presso il Museo di Arti e Mestieri di Pianoro e il Museo del Patrimonio Industriale e nel corso del laboratorio interdisciplinare sulle linee da differenti angolazioni e punti di vista: ciò ha consentito loro di applicare i concetti già noti e le cognizioni apprese alle novità offerte dal racconto in musica, di armonizzarli e di avanzare e procedere verso un ampliamento dei propri saperi in un’ottica sempre più articolata ed enciclopedicamente organizzata. 

Si vedano la presentazione sui laboratori d'ascolto musica-linguaggio (pdf, 4.6 MB) che esprime il percorso che è stato realizzato in classe fino alla metà del mese di aprile e la relazione sul percorso (pdf, 268.7 KB).

Il giorno 11 marzo 2017 è stata effettuata la visita-laboratorio Antiche macchine mosse dall’acqua presso il “Museo del Patrimonio Industriale” di Bologna. Si veda il  resoconto (pdf, 6.0 MB).

 

Si vedano anche due importanti presentazioni sul lavoro svolto:

la  presentazione del percorso relativo alla filastrocca sul mugnaio (pdf, 2.1 MB), e la presentazione-quaderno "La storia del chicco di grano (pdf, 12.2 MB)".

 

 

 

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