Associazione "E bene venga maggio", progetto “Fili di memoria terza edizione. Vivere territori, ideare futuri: storie di donne e vissuti migranti”

Tre gli ambiti tematici delle attività progettuali: la figura femminile come tratto simbolico dell’immaginario collettivo, la montagna come ponte tra culture migranti e il solidarismo come tratto fondante della resistenza nella vita in montagna e nelle circostanze drammatiche.

L’esperienza di confronto tra enti e associazioni del territorio di Monghidoro (Bo) sui temi della cittadinanza attiva e della memoria si sono concretizzate, nell’ambito del progetto “Fili di memoria terza edizione. Vivere territori, ideare futuri: storie di donne e vissuti migranti”, nell’allestimento delle mostre “Le leggi delle donne” e “Donne migranti”, che hanno favorito la partecipazione ad incontri e laboratori da parte di giovani, ma anche di genitori di varie nazionalità.

Durante il percorso progettuale si sono inoltre coinvolte numerose scolaresche e associazioni, a livello locale e nazionale, con il coinvolgimento della comunità residente in Belgio - da oltre vent'anni Monghidoro è gemellato con la città belga di Rebecq - in eventi e attività di public history, per divulgare la memoria del passato, legandola concretamente ai problemi attuali, ma anche e soprattutto per renderla condivisa, partecipata e accessibile.

La terza edizione di “Fili di memoria” si è inoltre dedicata all’educazione all’aggregazione/azione attraverso la trasmissione del patrimonio di cultura gestuale, musicale e simbolico del territorio alle giovani generazioni tramite interventi diretti e consulenze agli insegnanti negli Istituti scolastici di Monghidoro, Loiano e Monterenzio. Fra questi, vi è stato il prezioso contributo della Piccola Scuola di Musica e Danza tradizionale “Riccardo Venier”, senza dimenticare gli incontri presso l’associazione “I Talenti” ed i laboratori interculturali organizzati al DamsLab di Bologna.

Un grande lavoro è stato altresì fatto per mettere in rete e sui social moltissimi documenti inerenti la storia orale, il patrimonio di musica e danza, nonché la cultura della partecipazione del territorio delle valli del Savena e dell’Idice.

Inoltre, presso la sede dell’associazione Ai.Bi. Amici dei Bambini (organizzazione non governativa costituita da un movimento di famiglie adottive e affidatarie) si sono tenute lezioni di “Italiano L2” con donne e adolescenti di varie nazionalità provenienti da Ucraina, Marocco, Pakistan, Brasile, Libia, Camerun. All’interno del corso, tenuto da volontari Auser, oltre alle lezioni di italiano, sono state organizzate passeggiate per conoscere il territorio, pranzi con cucina multietnica; non è mancata la partecipazione a feste locali, manifestazioni sportive e l'esperienza dei laboratori settimanali “I Talenti”: donne che da anni uscivano di casa solo per fare la spesa hanno socializzato tra di loro, condiviso esperienze, consigli, speranze. 

L’associazione “e bene venga maggio” ha coordinato le attività presso le diverse realtà associative partecipanti al progetto, oltre ad aver svolto l’attività di collegamento con le amministrazioni e le istituzioni esterne.

 

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