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Maria Idria Avati narrata da Barbara Baldini
Maria aveva 80 anni e abitava a Rossano Calabro da dove era partita per recarsi in Trentino. Avrebbe voluto partire di mattina, per poter guardare il panorama dai finestrini, ma accettò la proposta di viaggiare di notte assieme alla figlia. Il treno su cui erano madre e figlia arrivò in ritardo alla stazione di Bologna, verso le dieci. Maria Idria si sedette in sala d’aspetto mentre la figlia si incamminò verso la toilette per rinfrescarsi un po’ dopo il lungo viaggio. L’esplosione travolse Maria che fu gravemente ferita. La figlia trovò la madre ancora in vita, l’aiutò a salire sull’ambulanza. Il ricovero all’ospedale Maggiore non riuscì a salvarla.
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I video dei 12 percorsi
Francisco Gomez Martinez narrato da Gino Suffritti
Francisco (Paco) aveva 23 anni e lavorava come impiegato in una azienda tessile di Barcellona. Era partito il 29 luglio per visitare diverse città europee. Nel suo viaggio in treno conobbe un ragazzo catalano come lui e decisero di fermarsi qualche giorno a Bologna. Il 2 agosto i due ragazzi si trovavano seduti nella sala di aspetto in attesa di un treno che li avrebbe portati a Rimini. Per ingannare l’attesa Paco scriveva alla fidanzata: nella lettera immaginava assieme a lei le ferie dell’anno successivo. Lo scoppio della bomba lo uccise, mentre l’amico che era con lui rimase ferito.
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I video dei 12 percorsi
Umberto Lugli narrato da Pia Tubertini
Umberto aveva 38 anni, era di Carpi dove aveva aperto con il fratello una merceria. Assieme alla fidanzata Carla Gozzi di 36 anni aveva organizzato un viaggio alle isole Tremiti. Erano stati accompagnati in stazione con largo anticipo dal fratello che tornò a Carpi per aprire il negozio. La bomba sorprese i due fidanzati che aspettavano il treno e li uccise.
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I video dei 12 percorsi
Carla Gozzi narrata da Paolo Rocca
Carla aveva 36 anni, abitava coi genitori a Concordia in provincia di Modena ed era impiegata in un maglificio. Assieme al fidanzato Umberto Lugli di 38 anni aveva organizzato un viaggio alle isole Tremiti. Erano stati accompagnati in stazione con largo anticipo dal fratello di Umberto che poi tornò indietro. La bomba sorprese i due fidanzati che aspettavano il treno e li uccise.
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I video dei 12 percorsi
Brigitte Drouhard narrata da Sara Persiani
Brigitte aveva 21 anni, era nata a Saules, in Francia, risiedeva a Parigi, faceva l’impiegata e aveva una passione per la poesia e per la letteratura italiana. Il due agosto era in stazione a Bologna perché stava aspettando un treno che avrebbe dovuto portarla a Ravenna. La bomba la uccise durante l’attesa.
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I video dei 12 percorsi
Loredana Molina in Sacrati narrata da Nicoletta Bianconi
Loredana aveva 44 anni, era di Bologna e il due agosto assieme al marito avevano accompagnato in stazione il figlio minore e Angelica Tarsi, sua suocera, che dovevano partire per le vacanze. Il marito, non avendo trovato parcheggio, aspettava in macchina che Loredana comprasse i biglietti ed accompagnasse nonna e nipote al treno. L’esplosione li colse sul marciapiede del primo binario dove Loredana stava guadando i tabelloni con gli orari delle partenze. Lei e la suocera morirono sul colpo, suo figlio rimase gravemente ferito.
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I video dei 12 percorsi
Angelica Tarsi in Sacrati narrata da Giuseppina Randi
Angelica aveva 72 anni, era marchigiana ma viveva da molti anni a Bologna con il figlio, la nuora e i tre nipoti. Era in stazione perché doveva partire con il nipotino più piccolo alla volta di Ostra (Ancona), dove avrebbero trascorso un periodo di vacanza a casa di sua sorella. Suo figlio e la nuora Loredana li avevano accompagnati: non avendo trovato parcheggio il figlio restò ad aspettare in auto e la nuora li accompagnò all’interno della stazione. L’esplosione li sorprese sul marciapiede del primo binario. Angelica e la nuora morirono sul colpo, il nipote rimase gravemente ferito.
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Roberto Gaiola narrato da Barbara Zanfi
Roberto aveva 25 anni, era di Vicenza ed aveva una sorella. Dopo un periodo piuttosto turbolento della sua vita era entrato in un programma di disintossicazione che si svolgeva all’ospedale Maggiore di Bologna. Così faceva sovente il viaggio da Vicenza a Bologna. Il 2 agosto partì molto presto da casa, si recò al Maggiore e alle 10,25 era nuovamente in stazione ad aspettare il treno che lo avrebbe riportato a casa. Fu durante l’attesa che la bomba lo uccise.
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Rossella Marceddu narrata da Emanuela Sgarbi
Rossella aveva 19 anni, viveva con i genitori e la sorella a Prarolo, in provincia di Vercelli, e studiava per diventare assistente sociale. Aveva appena trascorso alcuni giorni di vacanza con il padre e la sorella al Lido degli Estensi. Inizialmente, con l’amica che l’accompagnava, avevano pensato di fare il viaggio in moto, poi scelsero il treno ritenendolo più sicuro. La mattina del due agosto erano sul marciapiede del quarto binario ad aspettare il treno diretto a Milano, siccome faceva molto caldo Rossella decise di andare a prender qualcosa da bere. La bomba scoppiò mentre la ragazza stava andando al bar e la uccise.
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Pietro Galassi narrato da Gennaro Cifariello
Pietro aveva 66 anni ed era nato nella Repubblica di San Marino, aveva una sorella e si era laureato in matematica e fisica. Prima di andare in pensione aveva insegnato in una scuola di Viareggio di cui in seguito era diventato preside. Non sappiamo perché il 2 agosto fosse in stazione dove la bomba lo uccise.
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Salvatore Lauro narrato da Massimo Brasa
Salvatore aveva 57 anni, era di Acerra, era un maresciallo dell’aereonautica e risiedeva a Brusciano, in provincia di Napoli. Di qui era partito con la moglie Velia il venerdì primo agosto. La loro meta era Scorzè, in provincia di Venezia in cui si celebrava il funerale del consuocero. A Bologna dovevano cambiare treno, ma il convoglio su cui viaggiavano era arrivato in ritardo e quindi persero la coincidenza. La bomba scoppiò mentre aspettavano il treno successivo e li uccise entrambi lasciando orfani i loro sette figli.
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Francesco Betti narrato da Veronica Brizzi
Francesco aveva 44 anni ed era un taxista originario di Marzabotto. Viveva con la moglie e il figlio di 2 anni a San Lazzaro di Savena in provincia di Bologna. Il 2 agosto 1980 era in servizio davanti alla stazione di Bologna e si trovava con il suo taxi a circa trenta metri dal luogo dove era posizionata la bomba. Un masso lo ha colpito alla nuca ed è morto immediatamente.
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Mauro Alganon narrato da Stefano Bonsi
Era appassionato di fotografia, Mauro, 22 anni, e veniva da Asti. Era partito di prima mattina dal Piemonte con un amico per andare a Venezia. Occorreva cambiare a Bologna, ma un ritardo del treno fece sì che i ragazzi perdessero la coincidenza. Per questo entrarono in sala d’aspetto. Era molto caldo e a turno i due amici uscivano a prendere un po’ d’aria. Alle 10,25 Mauro era rimasto seduto a custodire i bagagli leggendo un giornale quando lo scoppio della bomba lo uccise. L’amico che era uscito si salvò.
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Rosina Barbaro in Montani narrata da Sara Vimercati
Rosina aveva 58 anni ed era di Bologna, aveva una figlia e in agosto avrebbe festeggiato il 40° anniversario di matrimonio. Il due agosto stava partendo con il marito per trascorrere una vacanza sulla riviera adriatica a Pesaro, dove si erano conosciuti. Erano sul marciapiede del primo binario e, mano nella mano, stavano andando verso il bar quando furono travolti dalle macerie causate dallo scoppio della bomba. Il marito rimase ferito e Rosina morì.
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Vincenzo Lanconelli narrato da Felix Bellanti
Vincenzo aveva 51 anni, era nato a Cotignola in provincia di Ravenna e viveva a Bagnacavallo. Andato in pensione, si era iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza di Bologna per conseguire una seconda laurea. Il due agosto voleva assistere ad uno spettacolo lirico all’Arena, lo scoppio della bomba lo sorprese nella sala d’aspetto dove era in attesa del treno per Verona.
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Roberto De Marchi narrato da Edoardo Maresca
Roberto aveva 21 anni e viveva con la mamma Elisabetta e tre fratelli a Marano Vicentino. Roberto era il fratello più piccolo, era un valente e promettente pallavolista che militava nella Volley Sottoriva. Madre e figlio erano partiti per la Puglia e si trovavano a Bologna per prendere una coincidenza. Arrivati in stazione decisero di non uscire, ma attendere il treno in sala d’aspetto e fu proprio qui che l’esplosione colse Elisabetta, mentre il figlio era sul marciapiede del primo binario. Morirono entrambi.
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Elisabetta Manea vedova De Marchi narrata da Maria Elisabetta Mancini
Elisabetta aveva 60 anni ed era di Marano Vicentino dove, vedova, era rimasta con i suoi quattro figli. Il due agosto aveva da poco terminato la convalescenza dopo un intervento chirurgico ed era in stazione con Roberto, il più giovane dei suoi figli che aveva 21 anni ed era un promettente pallavolista. Madre e figlio erano partiti per la Puglia e si trovavano a Bologna per prendere una coincidenza. Arrivati in stazione decisero di non uscire, ma attendere il treno in sala d’aspetto e fu proprio qui che l’esplosione colse Elisabetta, mentre il figlio era sul marciapiede del primo binario. Morirono entrambi.
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Angelo Priore narrato da Matteo Borghesan
Angelo aveva 26 anni ed era nato a Malles Venosta in provincia di Bolzano, ma si era trasferito a Messina dove svolgeva il mestiere di ottico. Il due agosto era in viaggio per raggiungere moglie e figlio di 14 mesi che erano già in vacanza a Pelos nel Cadore, assieme a lui viaggiavano anche i suoceri. Decisero di aspettare il treno in sala d’aspetto, Angelo leggeva una rivista mentre i suoceri uscirono a fare due passi. Lo scoppio della bomba ferì molto gravemente Angelo al volto e alla testa mentre i suoceri si salvarono. Iniziarono mesi di ricovero ospedaliero, di interventi chirurgici e di forti dolori causati dalle ustioni ma le cure mediche furono inutili ed Angelo spirò l’11 novembre 1980.
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Vincenzina Sala in Zanetti narrata da Miriam Ridolfi
Vicenzina aveva 50 anni e abitava da molti anni a Bologna. Il 2 agosto era alla stazione col marito, con i consuoceri e con il nipotino di sei anni ad aspettare l’arrivo di sua figlia e di suo genero che provenivano dalla Svizzera. Il treno era in ritardo e si misero ad aspettare sul marciapiede del primo binario. Lo scoppio della bomba uccise Vicenzina, ferì il marito, la consuocera e molto gravemente il nipotino.
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Pier Francesco Laurenti narrato da Franco Domeniconi
Pier Francesco aveva 44 anni ed era nato a Berceto, in provincia di Parma e lavorava a Padova nelle assicurazioni. Il due agosto, dopo aver trascorso una vacanza sulla riviera romagnola, stava tornando a casa. Durante una sosta del treno a Bologna decise di scendere per fare una telefonata ad un amico, avvertendolo del suo arrivo. Finita la telefonata, mentre stava ritornando sul treno, lo scoppio della bomba lo ha ucciso.
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