Murales per il 2 agosto
Bologna - 'Le lacrime della giustizia' di Collettivo FX
Il muro destinato all'opera di Collettivo Fx è quello di DumBO (via Camillo Casarini 19), lo spazio di rigenerazione urbana nato nell’ex scalo ferroviario di via Casarini. Il murale, dal titolo “Le lacrime della giustizia”, rappresenta un volto che piange e dai cui occhi scendono i piatti della bilancia. Al loro interno l’Italia a pezzi, distrutta dagli anni dello stragismo, e l’orologio simbolo dell’attentato, ancora fermo sulle 10.25. Leggi il comunicato
Parma - 'Don't forget' di Alessandro Canu
A ospitare il lavoro di Alessandro Canu è il sottopasso della stazione dei treni in via Borsellino. L’opera “Bologna violenta” vede delle mani che si muovono dall’alto, a simboleggiare i mandanti, che rovesciano una scatola di caramelle: quelle bianche sono 85 quante le vittime, mentre quelle colorate sono oltre 200 come i feriti. Nel disegno anche alcuni giocattoli per bambini, tra cui l’autobus 37, il vagone di un treno e un cavallino di legno. Leggi il comunicato
Reggio Emilia - "Il Giano bifronte" di PsikoPlanet
Il muro dipinto da PsikoPlanet si trova nel quartiere popolare di via Gramsci a Reggio Emilia, dove si è lavorato sulla facciata di una palazzina della cooperativa di Mancasale e Coviolo (via Candelù 4). Il murale ha il volto di un Giano bifronte, a rappresentare le due facce dello Stato: quella positiva, della verità processuali e della ricerca di giustizia, e quella “oscura” del potere deviato, ombra dietro ai mandanti. Leggi il comunicato
Rimini - L'arcobaleno di Guerrilla Spam
L'opera del collettivo fiorentino Guerrilla Spam è stata realizzata sul muro esterno dell'ex Macello di Rimini (via Bruno Toni 1). L'”arcobaleno” grigio rappresenta un arco temporale che dalla nube dell'esplosione del 1980 arriva fino a oggi, con un sole che simboleggia la verità e la ricerca dei mandanti della strage, passando attraverso varie fasi storiche: il pianto e il ricordo delle vittime, le commemorazioni pubbliche e i depistaggi. Leggi il comunicato
Modena - Il drappo di Zamoc
L'opera dell'artista modenese Zamoc è stata realizzata in zona stazione sulla facciata di una palazzina in viale Monte Kosica 56. L'idea è quella di ‘appendere’ un drappeggio al muro come se fosse un memoriale, proprio come accade spesso nelle sculture dei cimiteri monumentali. Il motivo del drappo, che a una prima occhiata sembra proprio un pattern tessile, è in realtà la riproduzione di una scena immortalata in una foto scattata dopo l’esplosione, dove vigili del fuoco e volontari cercano di trovare persone sotto le macerie. Leggi il comunicato
Ravenna - L'intelligenza artificiale di Dissenso Cognitivo
Il murale di Dissenso Cognitivo è stata realizzato alla stazione ferroviaria di Classe, Ravenna, ed è dedicata alle due vittime ravennati Antonella Ceci e Leo Luca Marino. Antonella aveva 19 anni e Leo Luca 24 anni. Si sarebbero dovuti sposare a breve e il 2 agosto 1980 erano a Bologna per accogliere le sorelle di lui, Angelina e Domenica. Nell'opera l'artista ha rielaborato 79 immagini originali attraverso l’intelligenza artificiale, che per l'Associazione familiari delle vittime diventa simbolo delle battaglie per la digitalizzazione degli atti processuali. Leggi il comunicato
Cesena - 'Italian omelette' di Loris Dogana
Il murale di Loris Dogana è stato realizzato sulla parete esterna del Dipartimento di Psicologia dell'Università, in piazzale Karl Marx a Cesena, vicino alla stazione ferroviaria. Rappresenta l'Italia colpita dalla bomba del 2 agosto 1980. "Un uovo vuoto- commenta l'artista savignanese- un’Italia che ancora oggi è una frittata di uova nella quale non si riescono a identificare chiaramente responsabili e mandanti". Leggi il comunicato
Ferrara - L'orologio di Alessio Bolognesi
L'opera dell'artista ferrarese Alessio Bolognesi, all'area Ex Camilli di via Darsena a Ferrara, unisce il concetto simbolico dell'orologio della stazione fermo sull'ora dell'attentato a quello della necessità di ricordare: l'orologio, infatti, è la testa del personaggio. La posizione del corpo, inoltre, cerca di richiamare il senso di impotenza di fronte a tragedie legate ad atti terroristici di questo tipo. "Ho cercato di unire elementi che possano fare riflettere chi guarda il muro- spiega Bolognesi- che ho voluto dipingere con colori tenui. Poi lascio a chi guarda il compito di farsi un’idea sul suo significato". Leggi il comunicato