Bologna, un percorso artistico

L'arte come strumento di memoria nel percorso artistico che attraversa la città di Bologna: a partire dalle installazioni sulle pensiline Tper in stazione centrale, con i volti delle 85 vittime, e le opere disseminate per le fermate dei bus in tutta la città.

I volti delle vittime in stazione centrale - Silvia Cicconi 

Sulle pensiline Tper di piazza delle Medaglie d'oro l'artista Silvia Cicconi mette le fotografie dei volti di ognuna delle 85 vittime della strage con la sua opera "Memoria Di.Menti.Care". Ogni ritratto è stato bucato come la grata dei confessionali e sovrapposto a un'immagine della stazione di quel 2 Agosto a simboleggiare le bugie e le confessioni che, in questi quarant'anni, hanno accompagnato il ricordo.

cicconi

I collage fotografici alle fermate dei bus - dresscodeguru lab

“Uno squarcio su Bologna” di dresscodeguru lab porta alle pensiline Tper della Stazione centrale, dell’autostazione e di via Indipendenza tre collage fotografici che ripropongono gli effetti della bomba sulla città di Bologna: la figura del Nettuno, insieme alle pagine dei giornali di quei giorni e alle pagine strappate degli atti processuali.

dresscodeguru lab

I poster che raccontano cos'era il 1980 - Hazkj

Il ciclo di 6 poster di Hazkj dal titolo “fRammenti” riempie le pensiline Tper della Stazione centrale, dell’autostazione e di piazza Costituzione. L’opera si focalizza sulle parole chiave #1980, #tv, #strage, #politica, #fiat, #terremoto e #Itavia. Le scene raffigurate all’interno dei singoli strappi, e poi ricomposte nell’immagine generale, rappresentano momenti chiave della storia italiana degli anni ’80: l’autobus 37, il terremoto dell’Irpinia, gli scioperi di Mirafiori e la marcia dei quarantamila della Fiat, l’attentato di Ustica. Il font Arcade della scritta 1980, così come la scelta dei colori che fanno da sfondo alle illustrazioni sopra descritte, vogliono essere un omaggio alla cultura pop largamente diffusa in quegli stessi anni.

hazkj

Clash city rockers, una playlist per il 1980 - Letizia Calori

In stazione centrale, in autostazione e lungo le pensiline della linea 27 l’installazione di Letizia Calori racconta il concerto dei Clash del giugno 1980 in piazza Maggiore: il “momento di luce” in contrapposizione al buio della strage. L’intervento consiste nella riproduzione delle canzoni suonate quella sera e l’audio è scaricabile su cellulare tramite QR Code, per essere ascoltato da chiunque attenda alla fermata del bus.

clash city rockers

Ad apertura e chiusura del percorso artistico "Lost&found 1980-2020", sulla biglietteria Tper di piazza Costituzione, in piazza Maggiore e sull'ottagono Tper di piazza IV novembre sono affissi gli strilli dei quotidiani nei giorni dei grandi eventi del 1980.

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