Settimana della legalità, gli studenti dell’Istituto “Aleotti” di Ferrara a confronto con il Prefetto della città estense

Come contrastare le infiltrazioni mafiose attraverso la confisca dei beni della criminalità organizzata e il riutilizzo di questi a fini sociali o di qualifica del territorio. Di questo e molto altro si è discusso durante la visita, presso la Prefettura di Ferrara, della classe 3^A CAT (Costruzione Ambiente Territorio) dell’”Aleotti”.

Una vera occasione di partecipazione attiva e responsabile quella vissuta dai ragazzi e dalle ragazze della scuola superiore di Ferrara il 22 marzo scorso, nella splendida cornice di palazzo Giulio d’Este, sede della Prefettura. Ad accoglierli e fare gli onori di casa è stato il Prefetto Rinaldo Argentieri, che ha illustrato l’operato della prefettura per contrastare ogni forma di reato verso i cittadini della provincia di Ferrara, al fine di garantire la sicurezza del territorio. 

Tema centrale dell’incontro è stato il contrasto alle infiltrazioni mafiose nel territorio ferrarese, fino ad arrivare alla confisca dei beni della criminalità organizzata. In particolare è stato illustrato un caso specifico di una piccola azienda agricola che si trova a Longastrino (Ra), che è stato possibile preservare - epurandola da presenze criminali -  anche grazie alla collaborazione del Comune di Argenta (Fe) e al sostegno delle forze dell’ordine che hanno vigilato e protetto il Curatore Giudiziario dell’immobile, Lamberto Casari, vittima di minacce e intimidazioni.

All’evento hanno partecipato i rappresentanti della scuola nella figura della Dirigente scolastica, Prof.ssa Francesca Apollonia Barbieri e dei docenti Barbara Fabbri, Maurizio Speciale e Silvia Romaldini; erano  presenti istituzioni di rilevanza, quali l’ANPI, la storica Antonella Guarnieri, in rappresentanza dell’Archivio storico del Comune di Ferrara, il Sindaco di Argenta, il rappresentante provinciale di Libera, Donato La Muscatella e alcune forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri e Finanza).

Maggiori informazioni nell'articolo sul sito dell'Istituto "Aleotti".

 

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