Democrazia partecipativa (ottobre 2018)

30.10.2018

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‘Non può esservi democrazia senza la partecipazione della società civile’ è un principio affermato a livello europeo sin dal 1957, cioè dall’istituzione del Comitato economico e sociale europeo (CESE) con i trattati di Roma, ed è quanto si impegna ad attuare la Regione Emilia-Romagna attraverso le previsioni normative contenute dello Statuto e nella propria legislazione.

Già a partire dalla Legge Regionale n. 3 del 2010 (Norme per la definizione, riordino e promozione delle procedure di consultazione e partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali) si sono consolidate esperienze di coinvolgimento e di partecipazione particolarmente significative. Dalle rilevazioni effettuate risultano infatti 445 progetti presentati dal 2012 al 2017, di cui 391 certificati e 122 finanziati per un totale di 1.761.060 euro.

Sulla base di tali risultati, di consultazioni dei rappresentanti degli enti locali, del mondo delle associazioni, degli operatori pubblici e privati che hanno avuto parte nei progetti svolti, di cittadini, delle note e osservazioni pervenute dall’Associazione italiana per la partecipazione pubblica (AIP²), è stato avviato un processo di modifica legislativa per:

a)       promuovere la partecipazione come forma ordinaria di amministrazione e di governo

b)      creare e favorire nuove forme di scambio e di comunicazioni tra le istituzioni e la società

c)       enfatizzare gli interessi diffusi e poco rappresentati

d)      diffondere nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione come strumento di servizio ai cittadini.

Il processo ha portato all’approvazione della Legge Regionale 22 ottobre 2018, n.15 (Legge sulla partecipazione all'elaborazione delle politiche pubbliche. Abrogazione della legge regionale 9 febbraio 2010, n. 3). Le principali novità riguardano il linguaggio più semplificato, la definizione di processo partecipativo, di ente responsabile e di certificazione di qualità, l’ampliamento dei soggetti titolari del diritto di partecipazione, il processo di informazione e partecipazione preventiva ai cittadini su opere, progetti o interventi di particolare rilevanza, in materia sociale, sanitaria, ambientale, territoriale, urbanistica e paesaggistica, la tempistica definita per lo svolgimento della Sessione annuale della partecipazione, l’istituzione della “Giornata della partecipazione”, da tenersi ogni anno in occasione della Sessione annuale.

La nuova legge sulla partecipazione, inoltre, rafforza il ruolo del Nucleo tecnico della partecipazione e specifica meglio quello del Tecnico di garanzia, ampliandone la competenza in materia di certificazione di qualità dei progetti che esulano dal bando e che pertanto, non sono ricollegati alla concessione del sostegno regionale. Infine introduce attività di promozione e formazione e nuovi elementi di premialità collegati a processi partecipativi in merito alla destinazione dei beni immobili confiscati alla mafia.

La Biblioteca dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, nell’intento di offrire un contributo alla riflessione sul tema della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali, ha curato l'aggiornamento di questo dossier, realizzato nel 2017. Il dossier presenta un quadro recente della normativa regionale, una ricognizione bibliografica, i principali siti web nazionali e comunitari sull'argomento e la segnalazione dei documenti più significativi prodotti dalle istituzioni europee.


Dossier: Democrazia partecipativa (gennaio 2017)
a cura della Biblioteca dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Pagina creata il 13 gennaio 2017- ultima revisione ottobre 2018


Informazioni:
Biblioteca dell'Assemblea legislativa
tel. 051.527.5047
e-mail: biblcons@regione.emilia-romagna.it