Segnalazioni

  • 28/02/2013

    Difesa civica 2012: 130 istanze nella provincia di Ravenna

    Nell’anno 2012 sono state 130 le istanze presentate da cittadini della provincia di Ravenna al loro Difensore civico che, grazie ad una convenzione tra Provincia, Comune capoluogo e Regione Emilia-Romagna, estesa al Comune di Cervia e all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, riunisce in sé le funzioni di difensore comunale, provinciale e regionale. Per tutto l’anno, il primo e il terzo lunedì del mese, un collaboratore del Difensore civico regionale si è recato presso l’URP provinciale, a Ravenna in P.zza Caduti per la libertà 2, per ricevere i cittadini. L’opportunità è stata colta da 75 persone, a riprova di quanto la prossimità territoriale sia fondamentale per avvicinare l’istituto della difesa civica alle persone. Le richieste dei cittadini riguardavano principalmente il Comune di Ravenna, Acer, Ausl, Arpa, Hera, Inps. La presentazione dell’attività ha luogo giovedì 28 febbraio, al pomeriggio, nella sala del Consiglio comunale.

  • 21/02/2013

    Carcere sovraffollato, si rinvia la pena?

    Il Tribunale di Sorveglianza di Venezia, nell’ordinanza del 13/2/2013, ritiene non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale della norma di cui all’art. 147 c.p. nella parte in cui non prevede – oltre alle ipotesi espressamente indicate, da ritenersi tassative – anche il caso di rinvio dell’esecuzione della pena quando quest’ultima ha luogo in condizioni contrarie al principio di umanità. La questione, adesso, passa alla Corte Costituzionale. Sul piatto, conseguenze rilevanti. Se la Consulta aderirà all’interpretazione fornita dal Tribunale di Sorveglianza di Venezia, la legge consentirà al giudice di differire l’esecuzione della pena detentiva o di “convertirla” in detenzione domiciliare tutte le volte in cui essa si svolge in condizioni talmente degradanti da non garantire il rispetto della dignità del condannato. Sullo sfondo, la nota sentenza “Torreggiani ed altri contro Italia” che ritiene integrato il carattere disumano e degradante del trattamento penitenziario, laddove alla persona detenuta sia riservato uno spazio nella cella inferiore o pari a 3 mq., indipendentemente dalle altre condizioni di vita comunque garantite in istituto. Considerato lo stato del sovraffollamento delle nostre carceri, siamo davvero ad un momento di svolta.

  • 21/02/2013

    La Garante in visita al nuovo padiglione del carcere di Modena

    “Sicuramente questo padiglione rappresenta un miglioramento per le condizioni detentive delle persone. L’auspicio è che contribuisca a ridurre il sovraffollamento regionale e non venga, invece, col tempo, riempito oltre la capienza regolamentare”. È quanto ha dichiarato Desi Bruno, Garante delle persone private delle libertà personale della Regione Emilia-Romagna, dopo la visita al padiglione di nuova costruzione nel carcere di Modena, aperto ma non ancora pienamente a regime. Il sopralluogo è avvenuto insieme al provveditore regionale alle carceri, Pietro Buffa, alla direttrice dell’istituto, Rosa Alba Casella, e al personale della Polizia penitenziaria. Il nuovo padiglione ha una capienza di circa 200 unità, distribuite su tre piani; gli ambienti appaiono congrui dal punto di vista degli spazi e della luminosità; le celle sono disposte su tre sezioni, una per ogni piano. Un ampio spazio per la socialità e le attività ricreative dei detenuti è previsto in ogni sezione.

  • 21/02/2013

    Incontro con la Fondazione regionale per le vittime di reato

    È fissato per giovedì 21 febbraio l’incontro del Difensore civico regionale con Lucia Biavati, direttrice della Fondazione regionale per le vittime di reato istituita nel 2004 da Regione, Province e Comuni capoluogo per dare sostegno a vittime di crimini gravi. Scopo dell’incontro è approfondire la conoscenza reciproca e confrontarsi sui temi comuni, per la funzione di supporto alle fasce deboli che la legge attribuisce al Difensore civico. E in un momento di grave debolezza si trovano certamente le vittime di reati quali quelli affrontati dalla Fondazione, che nel 2012 ha erogato 300.000 Euro con riferimento a oltre trenta casi tra omicidi consumati o tentati, maltrattamenti in famiglia, aggressioni, violenze sessuali, stalking. Lo scorso anno Difensore civico, Fondazione e Servizio regionale Sicurezza urbana e polizia locale hanno trovato un momento specifico di collaborazione nel convegno "Reati, vittime e percezione della sicurezza in Emilia-Romagna" (12 marzo 2012).