Il Difensore civico regionale Gardini: “Tempi maturi per l’Ombudsman unico nazionale”

10.07.2017

Il Difensore civico regionale Gardini: “Tempi maturi per l’Ombudsman unico nazionale”

“È necessario istituire un sistema di difesa civica nazionale sul modello dell’Ombudsman, i cittadini devono sentirsi tutelati, in particolare in questa fase di crisi economica. È altrettanto importante che la figura del difensore civico si occupi dei diritti fondamentali in maniera complessiva, la frammentazione di competenze genera minore autorevolezza”. Così il Difensore civico regionaleGianluca Gardini, all’incontro in corso a Bologna nella sede dell’Assemblea legislativa sul ruolo degli organi di garanzia nella protezione delle libertà individuali: un convegno, con esperti del settore, esponenti istituzionali e figure di garanzia che operano a livello nazionale e territoriale, per riflettere sul rapporto tra “Regioni e diritti fondamentali”.

Le istituzioni e soprattutto le Regioni, ha poi rimarcato Gardini, “potrebbero avere un ruolo fondamentale di sostegno ai cittadini e nella tutela delle garanzie dei diritti civili delle persone, occorre riformare il sistema, trovare soluzioni organizzative che possano valorizzare queste importanti organi, anche per legittimare le stesse istituzioni”. Le Regioni, ha concluso, “hanno il dovere di interrogarsi su come assistere al meglio i cittadini, i diritti sono assoluti, irrinunciabili, globali e inalienabili”.

Marco Magriassociato di Diritto amministrativo all’Università di Ferrara, ha ribadito la necessità di prevedere forme di coordinamento tra i vari livelli, regionale e nazionale, degli organi di garanzia, anche sotto l’aspetto legislativo.

Il presidente del Coordinamento nazionale dei difensori civici regionali e delle province autonomeFabrizio Di Carlo, ha parlato della debolezza della figura del difensore civico. Il legislatore, ha evidenziato, “dovrebbe adottare un atteggiamento più fattivo, aumentare poteri e competenze, è necessario dare a questa figura concretezza, efficacia e possibilità di agire”.

Per Marcello MarighelliGarante regionale delle persone private della libertà personale, le figure di garanzia devono invece rimanere distinte, mantenere una propria autonomia: “Le tre figure giuridiche devono restare, non mi convince neanche la sovrapposizione delle funzioni, meglio integrare le distinte attività”. Il Garante ha comunque ribadito la necessità di istituire a livello nazionale una figura civica di garanzia.