Diritti. Intervento difesa civica: sostituzione contatori e perdite d’acqua, Hera annulla 5 fatture

19.11.2018

Diritti. Intervento difesa civica: sostituzione contatori e perdite d’acqua, Hera annulla 5 fatture

“La società Hera ha accolto i rilievi della difesa civica a sostegno dei cittadino, annullando in quattro casi le fatture relative alla sostituzione del contatore”. A darne notizia è il Difensore civico regionaleCarlotta Marù.

Hera, rimarca il Difensore civico, “ha inviato richieste di pagamento a diversi utenti, pari a 170,50 euro, per la sostituzione del contatore dell’acqua, a causa di una ‘rottura a causa del gelo”. Il cittadino, prosegue Carlotta Marù, “è spesso venuto a conoscenza dell’addebito solo con l’arrivo della fattura e, una volta chieste le spiegazioni a Hera, ha ricevuto in risposta che il contatore non era coibentato correttamente, senza specificare se l’apparecchio fosse idoneo a rimanere all’aperto”. In tutti i casi, sottolinea il Difensore civico, “è stato evidenziato che la rottura era avvenuta dopo almeno un decennio dall’installazione, lasciando fondatamente presumere la costante diligenza e perizia adottate dall’utente nella coibentazione del contatore. Il guasto sarebbe quindi piuttosto da addebitare alla vetustà del dispositivo”.  Inoltre, aggiunge, “alcune rotture sono state ricollegate a periodi in cui la temperatura non era mai scesa sotto lo zero”. Gli utenti, conclude, “si sono quindi rivolti ai nostri uffici, anche per non essere stati coinvolti dalla società durante i sopralluoghi”.

Ha avuto esito positivo anche un caso collegato alla perdita delle condutture dell’acqua: Hera, disponibile al confronto, ha infatti annullato una fattura di circa 770euro a un utente. Dopo diversi confronti, sottolinea Carlotta Marù, “in cui è stata coinvolta anche Atersir e l’ufficio di difesa civica ha costantemente sostenuto la legittimità della richiesta di annullare la fattura, Hera ha definitivamente rinunciato alla pretesa creditoria”. La perdita, spiega infine il Difensore civico, “si era infatti verificata sottoterra e fuori dall’abitazione della cittadina, senza che la stessa potesse rendersene conto”.