Sessanta foto per sfamare il Burkina Faso

17.05.2013

Sessanta foto per sfamare il Burkina Faso

Dal 18 al 30 maggio a Palazzo d’Accursio ci sarà “Nutrire il cambiamento. Malnutrizione in Burkina Faso”, una mostra fotografica che racconta l’intervento della ong bolognese GVC (Gruppo di Volontariato Civile) per contrastare la crisi alimentare in Burkina Faso e salvare i bambini a rischio malnutrizione.

Malnutrizione – Il Burkina Faso ha un tasso di mortalità infantile elevatissimo, e la principale causa è la malnutrizione. Nel 2012 c’è stata una grave crisi alimentare e le statistiche nazionali stimano che ci siano circa 300 mila bambini a rischio malnutrizione. GVC ha attivato quattro campagne per individuare i bambini affetti da malnutrizione, girando villaggio per villaggio, controllandoli tutti. “Ne abbiamo visitati migliaia, di cui circa mille ad alto rischio di morte per fame, che sono stati indirizzati alle cure necessarie” dice la presidente di GVC Patrizia Santillo.

Gli interventi di GVC – I bambini meno gravi - spiega Franco De Giorgi, il medico responsabile del progetto di cooperazione – sono stati curati nei dispensari sul territorio con alimenti arricchiti. Quelli più a rischio invece sono stati ricoverati nei poliambulatori di GVC, dove sono stati curati con medicinali e presidi terapeutici indispensabili. In totale ogni giorno di ricovero costa tre euro: uno per la mamma, uno per il personale e uno per le medicine. In totale le tre settimane di terapia costano 60 euro per ciascun bambino.

L’attività di GVC ha contribuito a salvare delle vite e a far crescere professionalità tra gli operatori burkinabè, e per i prossimi anni la ong ha in programma degli interventi di supporto nell’agricoltura, in modo da porre le basi per una sicurezza alimentare duratura.

La mostra – La mostra è composta di sessanta fotografie che ritraggono i volti di uomini, donne e bambini del Burkina Faso. L’autore degli scatti è Luciano Nadalini, storico fotoreporter bolognese; da oltre vent’anni lavora con GVC: la loro collaborazione è iniziata nel 1992, e da allora li ha seguiti nei Balcani, in Centro e Sud America, in Africa e in Medio Oriente.

Gli scatti di Nadalini ripercorrono il progetto che GVC sta portando avanti per attenuare gli effetti della carestia. Sono il documento dell’impegno di GVC nel frenare la crisi alimentare, sostenere le comunità rurali attraverso l’assistenza sanitaria ai bambini, fornire materie prime e fare formazione alle madri perché diventino autonome.

Patrocinata dal Comune di Bologna, la mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19, all’interno della Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio. Sarà inaugurata sabato 18 maggio alle 12. In seguito sarà portata in altre città d’Italia, tra cui Reggio Emilia, Bari e Bolzano, e a ottobre arriverà al Parlamento europeo a Bruxelles.

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