Piazza Grande esce anche a Reggio Emilia

21.02.2014

Piazza Grande esce anche a Reggio Emilia

Piazza Grande, il giornale di strada di Bologna, sbarca a Reggio Emilia. Nato nel 1993, nell’anno in cui celebra il ventennale della sua fondazione, quello che è stato il primo giornale di strada italiano annuncia l’uscita del primo numero dell’edizione locale reggiana. I partner locali dell’associazione bolognese “Amici di Piazza Grande Onlus”, che edita il giornale, sono: l'associazione “Papa Giovanni XXIII”, il Centro Servizi del Volontariato “Dar Voce” e il “Forum Terzo Settore”.

Quali saranno i temi trattati nel primo numero?

La copertina- In prima pagina sono ritratti Max e Patty, una coppia di senza dimora sposi novelli: lui ha 40 anni e da 25 è senza tetto, lei ne ha 38 e ha girato l’Europa in furgone, a novembre si sono sposati ma continuano a vivere in dormitorio. “Siamo fortunati che ci hanno assegnato una camera tutta per noi – dice Max – ma ora ho fatto domanda al Comune per una casa popolare”. Ora il sogno è quello di possedere cane e magari più tardi avere anche un figlio al quale “insegnare a non fare i nostri stessi errori”.

Le Reggiane- Gli sposini di Piazza Grande sono passati dalle Reggiane, come tanti senza dimora in città. Che cosa sono le Reggiane, viene spiegato all’interno del giornale. Uno spazio che, da grande realtà produttiva si è trasformato in area di degrado e nello stesso tempo di riparo per persone disagiate. “Proviamo a far entrare nelle Reggiane i servizi necessari per dialogare con le persone che vi abitano, coinvolgendole nella pulizia del posto per cominciare.” Ma i muri delle ex officine sono oggi anche un grande mostra d’arte a cielo aperto. Un articolo del giornale è dedicato ai graffiti d’arte presenti in questa faccia dell’area nord della città.

La storia di Farooq e Zaman- Una risposta alternativa al problema abitativo per le persone più deboli è raccontata nella storia di Farooq e Zaman, pakistani scappati dalla Libia in guerra. Finito il progetto di accoglienza che li coinvolgeva, si sono ritrovati senza assistenza, così hanno deciso di occupate uno stabile in disuso, in modo pacifico, col supporto di associazioni e residenti del quartiere. La loro storia è raccontata all’interno del giornale.

Le altre pagine- Le pagine centrali che in ogni numero usciranno in comune con l’edizione bolognese, sono dedicate invece al tema del riutilizzo e del consumo sostenibile. Un tema sentito a livello nazionale se è vero che “Quasi la metà degli italiani ha fatto acquisti in negozi in cui si trovano oggetti e abiti di seconda mano. E 4 su 10 vorrebbero farlo. Complice la crisi ma anche l'evoluzione degli stili di consumo.”
Tra le rubriche fisse del giornale, uno spazio è scritto dai detenuti della Pulce. Spunti riflessioni, lettere e suggestioni. Una possibilità in più per chi sta dentro e chi sta fuori.

Il primo numero di Piazza Grande di Reggio-Emilia è già in vendita nelle strade della città: i venditori con l’apposita pettorina chiederanno un’offerta libera a partire da 0,75 €.

Ma come funziona a Reggio Emilia? – Anche a Reggio Emilia, Piazza Grande proporrà il modello che ha consentito a tante persone senza dimora di Bologna di avere un'opportunità di reddito e, nello stesso tempo, avere anche un giornale che possa parlare di loro e affrontare temi vicini alla marginalità sociale.

Vendita del giornale: Le persone che vorranno impegnarsi nella diffusione del giornale riceveranno dieci copie gratuite e le proporranno in strada chiedendo un’offerta libera. Successivamente potranno impiegare il ricavato per acquistare altre copie presso la redazione al prezzo di 0,75€ per rivenderle in strada sempre a offerta libera (il giornale non ha prezzo di copertina). In questo modo, i diffusori ricavano un reddito minimo e il giornale recupera fondi per la produzione del numero successivo.
Per ulteriori informazioni, scrivere a: reggioemilia@piazzagrande.it

Redazione del giornale: Chi volesse contribuire volontariamente scrivendo per la redazione del giornale, può scrivere a: reggioemilia@piazzagrande.it

Collaborazione: Le associazioni interessate al progetto possono rivolgersi al Centro Servizi del Volontariato DarVoce scrivendo a: DarVoce@darvoce.org

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