Una mela al giorno.. ma non di più

06.02.2014

Una mela al giorno.. ma non di più

Un problema mondiale- I dati della FAO purtroppo parlano chiaro: ogni anno nel mondo vengono sprecati 1,3 miliardi di tonnellate di cibo (ovvero 1/3 della produzione mondiale). E’ una situazione paradossale se si considera che per nutrire gli 868 milioni di affamati che esistono in tutto il mondo basterebbe ¼ di tutto questo cibo che viene buttato nella spazzatura.
Lo spreco non solo è “inutile”, ma anche dannoso perché ha un forte impatto sull’ambiente.

Ad esempio, in Italia, il cibo avanzato che finisce in discarica come rifiuto solido, insieme a tutti i prodotti che vengono spesso lasciati marcire nei campi, emettono circa 4 milioni di tonnellate di CO2 – estremamente dannoso per il nostro pianeta.
Lo sforzo per evitare lo spreco dovrebbe partire dalle industrie alimentari e anche da tutti noi, che nella nostra vita quotidiana dovremmo stare un po’ più attenti a cosa e come mangiamo.

Meno spreco in Italia- Una buona notizia però c’è. Ed è è che perlomeno noi italiani nel 2013 siamo davvero stati più attenti.
Secondo un’indagine della Coldiretti/Ixè, uscita proprio ieri in occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, 3 italiani su 4, ovvero più del 70%, hanno tagliato gli sprechi a tavola.

In che modo? L’80% fa la spesa in modo più oculato, senza strafare, molti di loro si rivolgono direttamente ai contadini per frutta e verdura; il 37% sta semplicemente attento alla data di scadenza; il 26% riduce le dosi. Più della metà, ovvero il 56% usa anche gli avanzi per preparare polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille o macedonia, e soprattutto non butta mai via il pane conservandolo sempre per il giorno dopo.

Il motivo di tale oculatezza è dovuto non tanto ad una maggiore consapevolezza ambientale quanto alla crisi economica che spinge la maggior parte degli italiani ad adottare strategie di risparmio e ottimizzare le spese per ciò che viene consumato tutti i giorni, ovvero il cibo. Siamo tutti più poveri, insomma e quindi ci stiamo attenti. Il motivo non sarà forse così nobile come quello di avere un forte spirito ecologista, ma alla fine grazie a queste tecniche di risparmio, nel 2013 gli italiani hanno evitato di buttare nella spazzatura 76 chili di cibo. L’ambiente ringrazia.

Un seminario sulla raccolta alimentare- E si parlerà di spreco ma soprattutto di raccolta alimentare in Emilia-Romagna, venerdì 7 febbraio a partire dalle 9.30 in viale Aldo Moro 30, durante il seminario organizzato da Caritas Reggiana in collaborazione con il Servizio Politiche per l’accoglienza e l’integrazione sociale della Regione Emilia-Romagna.

Obiettivo del Seminario è quello di presentare le realtà che raccolgono e distribuiscono beni alimentari ai meno abbienti, per favorire la messa in rete di soggetti, di esperienze e di idee. Last Minute Market, 100 Sindaci contro lo spreco, le politiche comunitarie sull’ortofrutta, ma anche linee guida per controllare bene le scadenze sui prodotti: consigli utili per i consumatori e progetti di recupero alimentare per gli enti e per chi opera nel terzo settore volti sostenere il welfare e aiutare l’ambiente.

Francesca Mezzadri

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