Una Commissione speciale per la lotta alla criminalità organizzata in Europa

La Commissione speciale istituita dal Parlamento europeo: azioni e obiettivi

immagine webIl Parlamento europeo ha da poco istituito la Commissione speciale “Criminalità organizzata, corruzione e riciclaggio di denaro”. La Commissione ha il compito di investigare sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale, nella pubblica amministrazione, nella finanza, per trovare le misure adatte a sconfiggerla.

La criminalità organizzata è diventata negli anni una minaccia sempre più grave in tutta Europa. I costi che l’UE paga alle attività criminali sono enormi e sottraggono gran parte degli introiti fiscali ai governi locali. In Italia il denaro riciclato nel 2011 è stato stimato dalla Banca d’Italia in 150 miliardi di euro. La mafia, la camorra e la ndrangheta ci impoveriscono e questo succede non solo in Italia, ma anche negli altri paesi. Il problema è mondiale, proprio perché tutte le organizzazioni criminali operano a livello internazionale. Basti pensare che, nel mondo, il riciclaggio di denaro sporco corrisponde ad una cifra che va da 800 (come il Pil della Polonia) a 1.600 miliardi di dollari (come il Pil dell’Italia).

Per tutti questi motivi è necessario adottare misure comuni a livello europeo: per migliorare la collaborazione tra i diversi Stati, per evitare che la criminalità organizzata approfitti delle differenze tra i sistemi giuridici dei vari paesi e per attuare un controllo migliore alle frontiere.
Ecco come è nata la Commissione speciale, che si propone di perseguire il suo obiettivo di lotta al crimine organizzato con lo sviluppo di una strategia efficace, ma anche con una più efficace normativa europea e un rafforzamento della cooperazione giudiziaria e di polizia e con le Agenzie Europee che lavorano in questi campi (Europol e Olaf per la lotta antifrode).

Il lavoro della Commissione durerà un anno e alla fine del mandato gli eurodeputati dovranno stilare un rapporto preciso sull’impatto della criminalità in Europa e sulle misure adottate e da adottare. Per farlo dovranno ascoltare giudici, vittime, società civile e istituzioni. Potranno fare visite in loco, organizzare audizioni tra istituzioni in modo da favorire il più possibile l’incontro con le associazioni, i rappresentanti delle imprese, i membri della società civile che ogni giorno si impegnano e cercano di contrastare la criminalità organizzata, il riciclaggio e la corruzione.

Sebbene da anni ormai l’UE lotti contro la criminalità organizzata, la Commissione speciale rappresenta un punto di svolta nella storia delle politiche europee. Lo afferma Sonia Alfano, relatrice del Parlamento europeo per la lotta alla criminalità organizzata, che commenta con soddisfazione: “Finalmente dall’Europa arriverà un messaggio inequivocabile alle organizzazioni criminali e alle mafie: le istituzioni non hanno intenzione di indietreggiare davanti al crimine organizzato”.

Francesca Mezzadri - luglio 2012

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