L’Anno europeo del Dialogo interculturale

Il 2008 è l'Anno europeo del Dialogo interculturale...

logo 2008Dopo il 2007, Anno europeo delle Pari opportunità per tutti, l’anno corrente è dedicato al Dialogo interculturale. Questa iniziativa è stata portata avanti dal 2004 dal Commissario europeo Ján Figel, allora responsabile per l’Educazione, Formazione, Cultura e Multilinguismo, e approvata due anni dopo dal Parlamento europeo e dal Consiglio. L’anno europeo 2008 mira a promuovere il dialogo interculturale, indispensabile per vivere in una società multiculturale quale è ormai diventata la realtà europea degli Stati membri...

Obiettivi e temi- I suoi obiettivi sono: mettere in rilievo i benefit delle diverse società e sottolineare il contributo delle diverse culture per lo sviluppo degli Stati membri nonché far capire a tutti gli abitanti europei l’importanza della promozione di una cittadinanza europea attiva, aperta al mondo, rispettosa delle differenze culturali e basata su valori comuni.
Le attività che si svolgeranno durante l’Anno saranno incentrate sui seguenti 8 punti: cultura e media, educazione/scienza, migrazione, minoranze, multilinguismo, religione, lavoro e giovani. Tutti questi temi sono strettamente legati e necessitano di essere affrontati in modo integrato.

Per quanto riguarda la migrazione, partendo proprio dall’assunto che gli immigrati arrichiscono la cultura europea, l’integrazione non deve essere considerata un semplice processo di assimilazione di immigrati, ma di arricchimento reciproco visto che anche i cittadini dei paesi ospitanti dovrebbero imparare dagli stranieri. La grande diversità culturale, linguistica, etnica e religiosa dell’Europa rappresenta infatti una delle sue ricchezze. Lo stesso per quanto riguarda il lavoro visto che è noto che la diversità culturale nelle aziende è una grande risorsa in quanto stimola la competitività in un’economia globalizzata.
L’educazione e i media sono stati invece presi in considerazione proprio come canali per la promozione del dialogo. Infatti sono proprio i media che influenzano i punti di vista e gli stereotipi dei cittadini, purtroppo anche quelli negativi riguardo altre culture, per questo è necessaria una partecipazione attiva dei media per la promozione attività dell’Anno europeo. D’altro canto anche il ruolo dell’educazione è fondamentale per la promozione del dialogo interculturale. Le scuole e le università sono le fonti più importanti di informazione per le giovani generazioni e giocano un ruolo chiave nei processi di socializzazione. Basti pensare all’importanza di imparare lingue straniere che possono essere un importante mezzo per migliorare la comunicazione con i rappresentanti di altre culture e per la comprensione reciproca.
Particolare attenzione è riservata anche al coinvolgimento della società civile grazie agli incontri che si terranno con noti ambasciatori come l’editore della Gazeta Wyborczathe Adam Michnik, il poeta e scrittore brasiliano Paulo Coelho, il musicista Jordi Savall etc..

Progetti- Nel quadro completo delle attività previste per l’Anno europeo, l’Italia è coinvolta in diversi progetti di dimensione europea e organizza anche progetti nazionali.
Nonostante tutti abbiano lo stesso obiettivo, ovvero quello di promuovere il dialogo interculturale, temi e strumenti sono diversi.
Molti progetti hanno scelto come target i giovani. Come “I = YOU – Il tuo mondo è il mio” che coinvolgerà le scuole elementari di diversi paesi. I bambini dovranno raccontare “Come è nato il mondo” e le storie e le loro interpretazioni si scambieranno da paese a paese. Il progetto ha l’intento di diventare un effettivo campo di gioco e interazione tra narratori di fiabe, artisti, musicisti e bambini.
I ragazzi tra i 14 e 18 anni appartenenti a 20 tra i Paesi membri (per un minimo di 48.000 scuole) sono invece il target di “Alter Ego”. Il progetto prevede una gara di arte visiva “Duo Portraits” seguita da workshop interculturale per i 44 vincitori e distribuzione a un ampio pubblico dei prodotti realizzati attraverso DVD, mostre, incontri e media.
Altri due progetti – “Accogliere gli altri: confine, identità e culture in Europa” e la Campagna radiofonica del dialogo interculturale (IDERC) – pongono invece l’accento sull’enfatizzazione delle culture e dei saperi degli immigrati. Il primo si svilupperà in diverse aree come giornalismo, ricerca e design, con particolare attenzione ai giovani. Sarà infatti organizzato un forum creativo per giovani artisti europei, e un festival sul dialogo interculturale per dare visibilità ai giovani artisti e giornalisti. Mentre “Accogliere gli altri” si incentra soprattutto sui mezzi culturali e sulle creazioni artistiche frutto dell’esperienza degli immigrati, IDERC usa un approccio più filosofico. Si tratta di una campagna radiofonica, con Radio Popolare come coordinatore, che cerca di far capire al pubblico l’importanza che il dialogo tra le diverse popolazioni europee ha rivestito nel corso della storia.
Evento portante del progetto “Diversidad! Promuovere il dialogo e lo scambio grazie alla cultura urbana europea” è il campionato di calcio Euro08 che si terrà in Austria e in Svizzera. I suoi organizzatori mirano a enfatizzare i legami tra arte e sport e, più in specifico, tra hip hop e calcio, considerati valori comuni alle culture europee.
Un progetto tutto italiano è invece "Mosaico": Insieme per i colori d’Europa”. Le attività si svolgeranno a Roma, Torino, Otranto, Matera, Ravello, Messina, Viareggio, Ferrara e Bergamo e lo scopo del progetto è proprio quello di mostrare ai cittadini tutte le opportunità che possono scaturire grazie al contatto con differenti culture. Molti operatori culturali europei saranno coinvolti per promuovere scambi e migliorare la mobilità tra artisti e scienziati di tutta Europa. La società civile verrà resa partecipe grazie allo sviluppo di un Piano di Comunicazione che miri a sottolineare l’importanza della diversità interculturale. “Mosaico” nasce in Italia ma ha un ampio raggio di azione, coinvolgendo anche le regioni del Mediterraneo, Balcani e Africa.
In base ai dati di Eurobarometro elaborati nel novembre 2007 in merito alle previsioni sullo svolgimento delle attività dell’Anno europeo 2008, almeno 2/3 dei cittadini europei si mostrano interessati a partecipare a questi eventi, e 1/5 manifesta grande coinvolgimento. Non resta che convincere i restanti…

(Halina Sapeha)
gennaio 2008

 

"Il sito dell’Anno Europeo del Dialogo Interculturale (AEDI) 2008":
http://www.interculturaldialogue2008.eu

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