Costruire l'Europa con i consiglieri locali in Emilia-Romagna

Il progetto "Costruire l'Europa con i consiglieri locali in Emilia-Romagna" ("BELC", Building Europe with Local Councillors) della Commissione europea ambisce a creare una rete europea di consiglieri locali, con l’obiettivo di rafforzare la comunicazione sui temi europei a livello territoriale grazie ad un’alleanza innovativa tra governance europea e enti locali.

Il progetto offrirà ai rappresentanti locali l’opportunità di lavorare insieme e di diffondere informazioni sui temi europei, contribuendo a rafforzare il coinvolgimento dei cittadini e a promuovere dibattiti su tematiche attinenti al futuro dell’Europa. L’obiettivo è sostenere la creazione di una vera e propria opinione pubblica di livello europeo.

É disponibile un video della visita di marzo a Bruxelles dei primi consiglieri e consigliere aderenti.

Per iscriversi alla rete BELC è sufficiente che il rappresentante dell’autorità locale (quindi l’Ente Locale) compili il modulo di domanda (il questionario EUSurvey - Survey) e alleghi la dichiarazione di partecipazione alle attività del progetto che dovrà essere firmata sia dal rappresentante dell'Ente locale, sia dal consigliere delegato. La dicitura “bando di partecipazione” riportata nella dichiarazione si riferisce alle informazioni contenute nella pagina Invito a presentare candidature (europa.eu). Nella sezione dedicata alle FAQ: Domande frequenti (FAQ) (europa.eu) è infatti presente il link al bando che riporta alla pagina sopra segnalata.


 

Sul territorio Emiliano-romagnolo, sono numerosi i consiglieri e le consigliere che hanno aderito: abbiamo preso contatti per porre loro alcune domande sulle loro motivazioni e aspettative.

Il nostro sportello decentrato presso il Comune di Piacenza ha intervistato il consigliere comunale di Gragnano Trebbiense (PC) Andrea Capellini e il consigliere comunale per il Comune di Cadeo (PC) Gian Marco Lambertini. L'intervista è disponibile sul sito dello sportello.

Nella città metropolitana di Bologna, hanno aderito alla rete BELC Mery De Martino del Comune di Bologna e Marco Monesi del Comune di Castelmaggiore. Abbiamo intervistato entrambi.

Mery De Martino è venuta a conoscenza dell'opportunità tramite il sito di ANCI e ha ricevuto il benestare dell'Assessora Anna Lisa Boni, nella speranza che aderire possa rivelarsi uno strumento in più per dare visibilità all'Europa nei territori. Marco Monesi è invece il Presidente regionale di AICCRE (Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa) e, dopo aver scoperto la rete BELC grazie ad un collega consigliere comunale, ha valutato che la sua posizione potesse aiutarlo nel diffondere la conoscenza della rete fra i Comuni della nostra Regione. Monesi si è sempre occupato di Europa anche all'interno del Congresso dei poteri locali del Consiglio d'Europa (il nostro approfondimento), ruolo ricoperto ora dalla sindaca di Castel Maggiore Belinda Gottardi, insieme alla nostra consigliera regionale Lia Montalti.

Sia Monesi sia De Martino sono entrati nella rete tra fine novembre e inizio dicembre e nessuno dei due ha fatto in tempo a partecipare alla visita conoscitiva a Bruxelles. Al momento l'attività per loro si è quindi limitata alla ricezione via email di un paio di questionari con cui hanno potuto definire le loro aree di interesse. La compilazione ha permesso alla Commissione europea di iniziare ad inviare newsletter tematiche contenenti atti di indirizzo politici europei, che De Martino trova utili per poter costruire un discorso pubblico e amministrativo che parte dall'UE e arriva alla "messa a terra" nella realtà comunale. Hanno ricevuto anche delle credenziali per accedere alla piattaforma "Futurium", che sempre secondo De Martino sarà davvero utile quando conterà più iscritti e potrà diventare un luogo di dibattito fra Consiglieri. Al momento, invece, la priorità della Commissione europea sembra essere maggiormente orientata all'aumento numerico dei Consiglieri nella rete. 

La consigliera De Martino auspica un consolidamento della rete, anche partendo da una collaborazione fra i consiglieri aderenti in Emilia-Romagna. Ritiene inoltre utile che si possa agire da ponte con le comunità territoriali di riferimento per possibili iniziative legate a fasi di consultazione aperte sulle direttive europee. Secondo Monesi, in vista anche delle elezioni del Parlamento europeo del 2024, è più che necessario un aumento della presenza di "alfieri" europei sui territori. 

Ma è concretamente possibile fare rete con altri consiglieri europei? De Martino osserva che le riunioni operative della rete BELC finora erano regionali e nazionali, strutturate in momenti frontali con uno spazio finale per le domande. I workshop proposti invece erano per tutti gli iscritti, ma lei non ha ancora avuto occasione di prenderne parte. Le risulta però che nella visita a Bruxelles siano stati organizzati momenti di discussione con alcuni referenti di Direzioni generali della Commissione europea che hanno risposto agli interessi tematici dei consiglieri in visita. Monesi racconta di aver lavorato in una dimensione europea dei consiglieri con il Consiglio d'Europa in qualità di componente di una commissione il cui mandato era viaggiare nei vari comuni europei per rilevare eventuali problemi riferibili alla mancata applicazione dei principi della Carta del Congresso considerato che gli enti locali non sempre ricevevano il trattamento previsto dalla Carta  da parte dei Governi nazionali (nemmeno in Italia).


 

Nella provincia di Reggio Emilia, invece, il nostro sportello decentrato ha chiacchierato con Solange Baraldi, consigliera del Comune di Casalgrande (RE): 

In che modo è venuta a conoscenza della rete BELC e come mai ha deciso di aderire in qualità di consigliere comunale di Casalgrande?

Sono venuta a conoscenza di questa opportunità tramite il web, in particolare attraverso una newsletter nella quale si faceva riferimento a questa rete. Dal momento che i temi europei sono sempre stati di mio interesse ho deciso di approfondire e, successivamente, ho sottoposto questa opportunità ai miei colleghi consiglieri di maggioranza, per valutare un’eventuale adesione. 

Dal momento che nei Comuni di piccole e medie dimensioni l’Europa è generalmente vista come qualcosa di lontano, sia da parte degli amministratori che dei cittadini stessi, abbiamo deciso di aderire inviando la mia candidatura. In particolare, ero interessata a capire meglio il funzionamento delle istituzioni europee e delle procedure tramite cui è possibile accedere alle numerose opportunità che l’Unione europea offre, così da poter essere più propositiva nei confronti della comunità di Casalgrande.

 

In che modo sono stati trattati i temi oggetto della vostra visita a Bruxelles (energia, ambiente, digitalizzazione, valorizzazione culturale, economia circolare, agricoltura, sviluppo regionale e coesione..)?

Diversi di questi temi erano già stati trattati nel corso di webinar tematici organizzati dalla rete, a cui è possibile partecipare in base al proprio interesse. Il programma della visita a Bruxelles è stato piuttosto intenso: abbiamo avuto modo di conoscere funzionari di diverse DG della Commissione, che ci hanno illustrato come questi temi vengano sviluppati e attuati, in particolare attraverso i programmi di finanziamento dell’UE.

Personalmente ho trovato tutti gli incontri di particolare interesse e mi sarebbe piaciuto avere più tempo a disposizione per approfondire alcune tematiche specifiche, soprattutto per quanto riguarda le opportunità di finanziamento a cui possono accedere anche gli Enti Locali. I funzionari che abbiamo incontrato ci hanno però lasciato i loro riferimenti, così da poterli contattare in futuro per eventuali necessità o richieste di supporto.