Inizia il semestre di Presidenza italiana deI Consiglio D'Europa. Intervista alla consigliera Lia Montalti

La Presidenza del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa è passata oggi 17 novembre 2021 dall’Ungheria all’Italia, che la manterrà per sei mesi (fino al 20 maggio 2022). Il Presidente uscente, il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio dell'Ungheria Péter Szijjártó, ha presentato al Comitato dei Ministri i risultati della Presidenza del suo paese. Il nuovo Presidente del Comitato dei Ministri, Luigi di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dell'Italia, ha delineato le priorità della Presidenza italiana per il prossimo semestre. L’Italia si concentrerà su tre temi principali: riaffermare i nostri principi e valori condivisi; rafforzare l'emancipazione delle donne e i diritti di bambini e adolescenti; e costruire un futuro incentrato sulle persone. Fonte: Consiglio d'Europa

Il Consiglio d'Europa, l'organizzazione internazionale più vecchia d'Europa

Il Consiglio D’Europa è una delle principali organizzazioni internazionali del nostro continente che lavora in difesa dei diritti umani e della democrazia. Con sede a Strasburgo, è composto dai 47 Stati Membri, tutti quelli dell’Unione Europea più altri 20 Paesi del continente, che hanno sottoscritto la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), un documento internazionale firmato nel 1950 ed entrato in vigore nel 1953.Consiglio d'Europa

A causa delle frequenti confusioni che si creano data la somiglianza dei nomi, è bene sottolineare la differenza tra il Consiglio D’Europa, organizzazione a sé stante, e il Consiglio dell’Unione Europea e il Consiglio Europeo, che sono invece due istituzioni dell'Unione Europea.

Pur essendo nata prima dell’UE, e addirittura prima della sua antenata, la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio), il Consiglio D’Europa è una organizzazione che ha conservato un’impostazione più classica, seppur piuttosto articolata. Nata per la salvaguardia e la promozione della democrazia e dei diritti fondamentali, il Consiglio lavora a stretto contatto sia con le istituzioni più vicine ai cittadini che con le organizzazioni più ampie come l’UE, dove i diversi interessi politici si incrociano con le differenti priorità e posizioni nazionali.

Lia MontaltiLa Consigliera Lia Montalti dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna è membro del Consiglio D’Europa, nello specifico del Congresso dei poteri locali e regionali, l’organo composto da due camere, quella delle regioni e quella degli enti locali, che riunisce i rappresentanti territoriali europei. In occasione della 41esima sessione plenaria di quest’organo la Consigliera ci ha concesso un’intervista per aiutarci a spiegare la storia e gli obiettivi di questa organizzazione raccontandoci la sua esperienza all’interno di essa e ciò che il Consiglio D’Europa può fare per i territori e per i cittadini.

"Il Consiglio" dice "riunisce i rappresentanti di migliaia di territori dell’Europa continentale per implementare le idee di pace e democrazia approvando dei position paper che vengono poi presentati agli enti o ai soggetti di riferimento in modo da indirizzarli nell’operato e nelle scelte. Farne parte è un’esperienza molto interessante che allarga i confini e permette di confrontarsi con tematiche e soprattutto con modalità di confronto che vanno oltre quelle dell’UE, a cui siamo più abituati.”

La Consigliera, in quanto vice-presidente della Camera delle regioni, fa parte inoltre del Bureau di presidenza congiunto tra le due camere, una sorta di esecutivo che rende operative le decisioni prese dall’assemblea. Si dice infatti "entusiasta di essere arrivata a ricoprire in pochissimo tempo un ruolo come questo, estremamente stimolante ma tutt'altro che semplice” data la complessità di trovare un consenso in un panorama internazionale così variegato e che spesso incontra delle fratture sia a causa delle differenti posizioni politiche che di quelle nazionali. “A volte prima di arrivare a un position paper o a una proposta, i lavori possono durare diversi mesi o arrivare anche a più di un anno di lavoro”.

La Montalti non è però l’unica emiliano-romagnola presente nel Congresso, vi è infatti anche la sindaca di Castel Maggiore Belinda Gottardi, che siede invece nella camera degli enti locali e ricopre il ruolo di vice capo della delegazione italiana presso il Congresso.

"All’interno di quest’organo" continua la Montalti "siedono tre differenti gruppi politici, i socialdemocratici & verdi, di cui facciamo parte io Belinda Gottardi, i Popolari e la destra conservatrice". La consigliera ha però specificato come, “pur facendo capo ai rispettivi gruppi, le differenze partitiche restano solitamente piuttosto smussate poiché i temi trattati dal congresso sono solitamente ampi e facenti capo a valori universali e condivisi da parte dei Paesi aderenti”

"Operativamente" ci spiega "il Consiglio lavora diviso in tre commissioni: la commissione monitoraggio, con il compito di controllo e garanzia del rispetto dei valori di libertà e democrazia nei Paesi aderenti, specialmente durante le elezioni; la commissione affari correnti, di cui io e la sindaca Gottardi e facciamo parte, che analizza e propone position paper riguardo questioni di attualità politica; e la commissione Governance, che ha invece rapporti diretti con le istituzioni regionali e locali di tutti i territori, in modo da strutturare sistemi democratici. I position paper che vengono approvati si basano innanzitutto sulla carta della democrazia dei poteri locali e regionali, che è il documento di riferimento, e si articolano poi grazie ai programmi di lavoro pluriennali in cui si definiscono le priorità del Congresso. Ad oggi, la commissione attualità di cui faccio parte si sta concentrando prevalentemente sulle priorità che dovranno essere portate avanti dalla prossima presidenza del Consiglio D’Europa, che spetterà proprio all’Italia dal 17 novembre. Al centro del mandato ci saranno i temi della cultura, dei diritti delle donne e della tutela dell’infanzia.”

Un lavoro sicuramente affascinante e sottile, da cui emerge la complessità di un multilateralismo che persegue degli ideali condivisi e che, come riferito dalla consigliera “mira ad alzare l’asticella sui temi, riuscendo però a trovare consenso tra tutti i membri, senza escluderne nessuno”.

La Struttura

Di seguito, una breve descrizione della struttura e del funzionamento degli organi che compongono il Consiglio D’Europa:

Segretario Generale

Il Segretario Generale è responsabile della pianificazione strategica e della direzione del programma di lavoro e del budget del Consiglio D’Europa. È eletto dall'Assemblea Parlamentare assieme al vice segretario per un mandato di cinque. Ad oggi Marija Pejčinović Burić è la 14 °a Segretaria dell’organizzazione.

Comitato dei Ministri

L’organo decisionale del Consiglio. È composto dai ministri degli Esteri di ciascuno Stato Membro o dai loro rappresentanti diplomatici permanenti. Il Comitato dei Ministri decide la politica del Consiglio d'Europa e ne approva il bilancio e il programma delle attività.

Assemblea Parlamentare

È l’organi che rappresenta le istituzioni legislative nazionali dei membri. È composta da 324 parlamentari dei 47 Stati membri. L'Assemblea elegge il Segretario Generale, il Commissario per i Diritti Umani e i giudici della Corte Europea dei Diritti Umani, fornisce un forum democratico per il dibattito e controlla le elezioni. I suoi comitati svolgono inoltre un ruolo importante nell'esame delle questioni attuali.

Il Congresso dei poteri locali e regionali

L’organo responsabile del rafforzamento della democrazia locale e regionale nei territori dei suoi 47 Stati membri. È composto da due camere – la Camera degli enti locali e la Camera delle regioni – e tre comitati, riunisce 648 funzionari eletti in rappresentanza di oltre 150 000 enti locali e regionali.

Corte Europea dei Diritti Umani

È l'organo giudiziario permanente che garantisce a tutti gli europei i diritti tutelati dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Sia gli Stati che individui, indipendentemente dalla nazionalità, possono rivolgersi alla Corte per denunciare violazioni dei diritti fondamentali.

Commissario per i diritti umani

Si occupa in modo indipendente e porta l'attenzione sulle violazioni dei diritti umani. Dal 2018 il ruolo è ricoperto da Dunja Mijatović

Conferenza delle Organizzazioni Non Governative Internazionali

Comprende circa 400 Organizzazioni Non Governative internazionali (INGO). Fornisce collegamenti vitali tra i politici e il pubblico e porta la voce della società civile al Consiglio. Il lavoro del Consiglio beneficia ampiamente dell'esperienza delle ONG e del loro coinvolgimento nei confronti dei cittadini europei.