Sovranità tecnologica europea: già 24 paesi hanno unito le forze per costruire l’infrastruttura di comunicazione quantistica (QCI)

Sale a 24 il numero degli stati europei che hanno firmato la dichiarazione di cooperazione per l’infrastruttura di comunicazione quantistica (QCI), originariamente varata nel giugno 2019 durante l’Assemblea del digitale.

Avanti veloci sul percorso indicato dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per raggiungere la “sovranità tecnologica” in Europa.

Le aziende europee che producono componenti chiave per il mercato globale della tecnologia – inclusi semiconduttori e software – non sono riuscite tenere il passo con l’aumento dei costi di investimento per rimanere competitivi. Le loro controparti statunitensi hanno fatto progressi nello sviluppo di standard e prodotti, mentre le società asiatiche come Samsung hanno dominato la produzione di massa su larga scala con cui le aziende europee non possono competere.

A causa della dipendenza eccessiva dall’hardware e dal software dei computer forniti da altri paesi l’Europa sta mettendo a rischio i suoi valori fondamentali e la sua influenza strategica.

Senza un cambio di direzione, le basi della società europea e i suoi valori saranno sottoposti a una crescente tensione, perché fare affidamento su Paesi terzi significa fare affidamento sui loro valori.

Quindi, dopo la Strategia sull’Europa digitale e i pacchetti di proposte sui dati e il sull’intelligenza artificiale, pubblicati solo pochi giorni fa e sui quali è in corso una consultazione pubblica, la firma di altri 4 Stati membri dell'UE - l’Austria, la Bulgaria, la Danimarca e la Romania della dichiarazione di cooperazione per l’infrastruttura quantistica è una buona notizia.

“Questo progetto è fondamentale per la sovranità tecnologica dell'UE e doterà la prossima generazione di tecnologie per la sicurezza delle comunicazioni di capacità in materia di cifratura quantum-safe, sulla base delle proprietà della correlazione quantistica. Questo tipo di cooperazione europea è essenziale affinché l'UE possa assumere un ruolo guida come concorrente globale nel campo delle tecnologie quantistiche” ha dichiarato Thierry Breton, Commissario responsabile per il Mercato interno.

Contesto:

La dichiarazione EuroQCI è stata lanciata nel giugno 2019 all'Assemblea digitale di Bucarest e firmata da Belgio, Germania, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi e Spagna. Ungheria, Portogallo e Polonia hanno aderito all'iniziativa a luglio 2019. Croazia, Cipro, Grecia, Finlandia, Francia, Lituania, Slovacchia, Slovenia e Svezia hanno aderito a dicembre 2019 e la Repubblica ceca all'inizio del 2020.

Un importante passo verso la realizzazione del QCI è OpenQkd, un progetto pilota triennale finanziato dalla Commissione, che ha iniziato a funzionare a settembre 2019. Sta sviluppando un banco di prova sperimentale utilizzando Quantum Key Distribution (QKD) , che sfrutta la casualità intrinseca delle misurazioni quantistiche per produrre chiavi crittografiche di alta qualità per garantire la trasmissione e l'archiviazione di informazioni e dati sensibili. QKD ha il potenziale per proteggere le comunicazioni governative sensibili, i sistemi di voto online, le transazioni finanziarie e l'infrastruttura di comunicazione critica e garantire l'archiviazione a lungo termine di dati sensibili relativi alla salute, alla sicurezza nazionale e alla difesa e sarà il primo servizio a utilizzare il QCI una volta operativo.

Il progetto pilota OpenQkd (Open European quantum key distribution testbed), installerà quindi un’infrastruttura di test per le comunicazioni quantistiche nei paesi europei. Il progetto OpenQkd, finanziato dalla Commissione europea con 15 milioni di euro, durerà fino al 1 settembre 2022 ed è coordinato dall’Ait (Austrian institute of technology) e vede fra i partner anche l’Italia, che è parte del partenariato fin dalla sua costituzione.

L’infrastruttura connetterà varie città e regioni d’Europa e svilupperà un ecosistema di innovazione per favorire la nascita e la crescita di fornitori e produttori europei di tecnologie quantistiche e gli sviluppatori di applicazioni e servizi correlati. Verrà dato supporto alle Pmi e alle start-up del settore e saranno individuati nuovi stakeholder pubblici e privati disposti ad investire e a partecipare al processo di creazione di standard di settore.