Continua l’impegno delle istituzioni europee per la lotta al COVID-19. Alcuni aggiornamenti.

In un’intervista apparsa sul quotidiano “La Stampa” mercoledì 28 ottobre 2020, il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, si esprime per quanto riguarda l’Unione Europea, sulla pandemia da coronavirus e le implicazioni sociali da essa derivate. Quello che si evince dalle parole di Michel è che se da un lato la situazione in Europa rimane comunque grave, dall’altro l’impegno delle istituzioni europee è presente e continuo. Come si legge nell’intervista pubblicata, per quanto riguarda il lockdown, quest’ultimo rientra nelle misure di competenza nazionale. Quello che possono fare le istituzioni, e nel suo caso il Consiglio, è quello di definire un’azione europea comune. Continuando l’intervista, alla domanda sui vaccini, Michel si sbilancia dando alcuni riferimenti, che rimangono comunque teorici: si parla di fine anno inizio anno prossimo, ma come sottolinea il Presidente, non sia ha la certezza assoluta, per questo i riferimenti rimangono astratti. Quello che però ricorda è l’indispensabilità di uno sforzo e approccio comune in materia di vaccini e salute.

Il giorno seguente dall’ uscita di questa intervista, il 29 ottobre, il Consiglio Europeo si è riunito in videoconferenza, per affrontare diversi temi, uno tra tutti, chiaramente, la lotta al COVID 19. Il messaggio del presidente del consiglio europeo sembra abbastanza chiaro: rimanere uniti nella lotta al COVID-19 perché siamo tutti sulla “stessa barca”.  Durante il consiglio si è parlato di come le politiche di tracciamento, di test e di vaccino siano cruciali non solo nel breve ma anche nel medio-lungo termine, discutendo quindi come condividere le esperienze di tutti i Paesi in un’ottica di aiuto reciproco. Si è anche affrontato l’argomento di come promuovere un approccio comune per quanto riguarda l’uso, e la diffusione dei test rapidi anche in relazione alla libera circolazione e al funzionamento del mercato unico. Per quanto riguarda i vaccini, tutti erano d’accordo che una distribuzione equa tra Stati Membri deve essere garantita, riconoscendo come ci siano dei gruppi di persone che devono essere trattate in maniera prioritaria: siano esse persone più vulnerabili; anziani; persone con patologie croniche, o coloro che operano nel settore medico. Si è anche toccato l’aspetto della logistica; che molto concretamente deve essere affrontato affinché tutto il necessario per contrastare il virus – dai vaccini in primis – possa essere distribuito tra i Paesi Membri. Ecco quindi che un buon sistema logistico, una buona coordinazione risultano necessari nella lotta a questa pandemia. Infine, si è affrontato l’aspetto la comunicazione nell’ambito vaccini: si vuole prevenire disinformazione e le false notizie, assicurando trasparenza e buona comunicazione.

Il Consiglio è stato ancora una volta un’ occasione per riscontrare come ci sia da parte dei singoli organi istituzionali europei una forte volontà di lavorare senza sosta per raggiungere progressi, insieme alla volontà dei leader politici di essere coinvolti per raggiungere decisioni necessarie.

 

Il lavoro della Commissione

Il 28 ottobre 2020, anche la Commissione europea ha promosso alcune azioni mirate a limitare la diffusione del coronavirus: “agendo oggi con coraggio contribuiremo a salvare vite umane e a proteggere posti di lavoro. Nessuno Stato membro uscirà in sicurezza da questa pandemia se non insieme a tutti gli altri", così ha dichiarato la Presidentevon der Leyen. Si sono identificate otto principali aree tematiche chiave per rafforzare le misure.

 

  • In primis si parla di comunicazione e informazione: è non solo necessario, ma anche fondamentale, che le informazioni siano complete, accurate e tempestive sia sui dati epidemiologici, sia sui test, e sia sul tracciamento di contatti. Ecco quindi che la Commissione sprona gli Stati Membri a procurare tutti i dati necessari al Centro Europeo della Prevenzione il Controllo delle Malattie.
  • In seconda battuta si è parlato anche di test rapidi più efficaci. La Commissione ha adottato una raccomandazione sulle strategie di test per la COVID-19. Per metà novembre inoltre viene richiesto agli Stati Membri di presentare le strategie nazionali in materia di test. L’aiuto che viene dall’istituzione è anche finanziario, tantoché la Commissione mobilita 100 milioni di € attraverso lo strumento per il sostegno di emergenza per l’acquisto di test antigienici rapidi, che saranno consegnati agli Stati Membri. Inoltre, per coloro che si trovano in viaggio dovrebbe essere data la possibilità di fare il test all’arrivo in un Paese Membro, nel caso in cui non ci sia stata la possibilità di effettuarlo sui viaggiatori asintomatici nel paesi di partenza.
  • Il terzo ambito riguarda l’utilizzo delle app di tracciamento. Finora sono state sviluppate 19 app scaricate più di 52 milioni di volte. L’impegno della Commissione, in questo senso, è stato quello di varare una soluzione per far si che le app nazionali in tutta l’Unione Europea vengano collegate tra di loro attraverso un servizio di gateway federativo europeo. L’auspicio è quello che tutti gli Stati Membri adottino queste modalità telematiche di tracciamento, promuovendo e potenziando gli sforzi per contrasto alla diffusione del COVID-19.
  • Quarto tema affrontato riguarda i vaccini e lo sviluppo degli stesi. Nell'ambito della strategia dell'UE per i vaccini contro la COVID-19, la Commissione si sta impegnando affinché vaccini possano essere messi a disposizione sia per la popolazione europea che mondiale.  Per questo si sta negoziando accordi con i produttori. Inoltre, il 15 ottobre la Commissione stessa ha definito quelli che sono i principali passi che i Paesi Membri dovranno attuare non solo per essere preparati, ma anche per elaborare le strategie nazionali delle vaccinazioni. Il compito della Commissione in tale ambito sarà quello di sviluppare un quadro comune per le segnalazioni, e una piattaforma per monitorare l’efficacia delle strategie nazionali.
  • Come già menzionato dal Consiglio, anche la Commissione punta ad una comunicazione efficace con i cittadini per far si che le false notizie non circolino.  Una comunicazione chiara è condizione fondamentale per il successo della risposta di una sanità pubblica, in materia di regole e raccomandazioni sanitarie.
  • Il sesto ambito riguarda la garanzia di forniture essenziali: la Commissione non solo ha lanciato un nuovo appalto congiunto delle attrezzature mediche per la vaccinazione, ma ha anche prorogato la sospensione temporanea dei dazi e dell’Iva sulle importazioni attrezzature mediche da paesi terzi. Infine la Commissione propone che gli ospedali non debbano versare Iva sui vaccini e sui kit per i test utilizzati nella lotta contro il COVID-19.
  • Per quanto riguarda la libera circolazione all’interno dell’unione e dello spazio Schengen, la commissione si sta adoperando in modo tale che questi spostamenti siano garantiti, spronando nello stesso tempo, gli Stati membri ad applicare appieno la raccomandazione adottata dal Consiglio per un approccio coordinato alla limitazione della libertà di circolazione. Inoltre, diverse agenzie europee stanno lavorando a un protocollo di test per i viaggiatori, mentre la Commissione collabora con gli Stati Membri ad un approccio comune per le pratiche di quarantena. Inoltre si sta lavorando anche ad un progetto pilota che consentirà ai Paesi di prepararsi per adottare un unico modulo digitale UE per la localizzazione dei passeggeri. Infine rimane sempre attivo il portale Re-Open EU con tutti gli aggiornamenti in materia di spostamenti.
  • Per quanto riguarda le corsie verdi, misura già applicata a marzo, la Commissione propone di estendere l’approccio delle corsie verdi per garantire che il trasporto funzioni efficacemente per quanto riguarda il trasporto di merci sia ferroviario, sia navale o aereo.

 

Per approfondimenti:

La Stampa

Videoconferenza Consiglio 29 ottobre 2020 (fonte disponibile in inglese)

Comunicato stampa Commissione Europea 28 ottobre 2020

Raccomandazione sui test – Commissione Europea (fonte disponibile in inglese)

Strategia dell'UE per i vaccini contro la COVID-19 – Commissione Europea

Re-Open EU – Portale movimento della Commissione Europea

Corsie Verdi – Libera circolazione

Le infografiche di EDER – Coronavirus, le politiche attuate dall'UE

 

Fonte immagini: Consiglio Europeo