Rapporto OLAF 2014: L’Italia fra i paesi in cui si è registrato e perseguito il maggior numero di frodi a danno dei fondi europei

Nel 2014, l'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) ha conseguito eccellenti risultati nella lotta contro le frodi in tutta Europa.  

L'OLAF ha concluso numerose indagini, continuando nel contempo a ridurne la durata complessiva e formulando un numero record di raccomandazioni negli ultimi cinque e più anni. L'Ufficio ha raccomandato il recupero di 901 milioni di euro, che dovrebbero essere progressivamente restituiti al bilancio dell'UE, contribuendo al finanziamento di altri progetti.

I risultati registrati nel 2014 confermano che negli ultimi anni l'OLAF è diventato sempre più efficiente, con risultati tangibili per i contribuenti dell'UE.  

Le indagini dell'OLAF nel 2014: risultati principali

  • L'OLAF ha ricevuto 1417 segnalazioni di possibili frodi, il numero più elevato dalla sua creazione. Questo maggiore afflusso d'informazioni non significa necessariamente che in Europa siano aumentate le frodi ma dimostra piuttosto la maggior fiducia riposta da cittadini, istituzioni e altri partner nelle capacità d'indagine dell'OLAF.
  • Nonostante la mole crescente di segnalazioni, l'OLAF ha continuato a valutare le denunce in tempi brevi - in media 2 mesi - per decidere se istruire o no un fascicolo. Rispetto agli anni precedenti, negli ultimi tre anni l'Ufficio ha ridotto del 70% la durata della fase di selezione.
  • L'OLAF ha avviato un numero elevato di indagini, 234, a conferma della tendenza registrata negli ultimi tre anni, che hanno visto un notevole potenziamento della capacità d'indagine dell'Ufficio. Attualmente l'OLAF avvia in media il 60% di indagini in più rispetto al periodo precedente al 2012, anno della sua riorganizzazione.
  • Sono state concluse 250 indagini, la cui durata media è scesa a 21 mesi - la più breve da oltre cinque anni a questa parte. Grazie alla maggiore efficienza delle indagini, è aumentata la probabilità che i casi OLAF conseguano risultati tangibili sul terreno. Quest'anno, per soddisfare l'interesse manifestato dalle parti interessate, l'OLAF presenta una ripartizione delle indagini concluse per Stato membro e per istituzione.
  • L'OLAF ha formulato 397 raccomandazioni relative ad azioni finanziarie, giudiziarie, amministrative o disciplinari da parte delle autorità competenti, un numero record in cinque anni.
  • Nel 2014 l'OLAF ha inoltre raccomandato il recupero di 901 milioni di euro, l'importo più elevato di recuperi finanziari per il bilancio dell'UE degli ultimi cinque anni. Tali fondi dovrebbero essere progressivamente restituiti al bilancio dell'UE, contribuendo a finanziare altri progetti.

 

Importante il contributo dell’Italia, tra i Paesi - insieme a Romania e Belgio - in cui si è registrato e perseguito il maggior numero di frodi a danno dei fondi europei, ma anche il Paese più reattivo contro gli illeciti. Un aumento di denunce, spiega l’OLAF, non necessariamente indica un incremento dei reati, quanto piuttosto la grande efficacia dell’attività investigativa, in particolare grazie alla collaborazione con la Guardia di Finanza (GdF): significativo il dato che il 78% delle raccomandazioni fatte all’Italia si sono trasformate in rinvii a giudizio, un tasso ben più elevato della media UE (53%).

Cos’è OLAF? Missione, mandato e competenze  

L'OLAF ha il compito di individuare, esaminare e bloccare le frodi a danno dei fondi dell'Unione europea. L'OLAF adempie la sua missione:

• svolgendo indagini indipendenti su casi di frode e corruzione che coinvolgono i fondi dell'UE in modo da garantire che il denaro dei contribuenti dell'Unione sia utilizzato per finanziare progetti capaci di stimolare la creazione di posti di lavoro e la crescita in Europa;
• contribuendo a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni europee attraverso indagini su comportamenti gravi del personale dell'UE e di membri delle istituzioni europee;
• elaborando un'efficace politica antifrode dell'Unione europea.

Nella sua funzione d'indagine indipendente, l'OLAF può indagare su questioni relative a frodi, corruzione e altri reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE, in particolare per quanto riguarda:

• tutte le spese dell'Unione europea (le principali categorie di spesa sono i Fondi strutturali, la politica agricola e il Fondo di sviluppo rurale, le spese dirette e l'aiuto esterno);
• alcuni settori delle entrate dell'UE, principalmente i dazi doganali;
• sospetti di comportamenti gravi del personale dell'UE e di membri delle istituzioni europee

Contributo dell'OLAF alla strategia antifrode

Pur continuando a svolgere la sua funzione d'indagine nella più completa indipendenza, l'OLAF contribuisce attivamente alle iniziative legislative della Commissione europea per quanto riguarda la tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea da frodi e corruzione. Durante tutto il 2014 l'OLAF ha contribuito ai negoziati relativi all'istituzione di una Procura europea così come a quelli sulla direttiva riguardante la tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea, e alla legislazione intesa a migliorare l'efficacia della cooperazione doganale.

L'OLAF ha concluso altresì accordi amministrativi con diverse istituzioni dell'UE e altri partner, quali la Commissione europea, il Servizio europeo per l'azione esterna, la Banca mondiale, il programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, l'Ufficio dei servizi di controllo interno dell'ONU e il Fondo mondiale per la lotta contro l'HIV/AIDS e la malaria. Si tratta di accordi che consentiranno all'OLAF di cooperare e di scambiare informazioni con tali organismi in modo più rapido, semplice e trasparente, innescando un'azione globale contro casi di frode e corruzione che spesso oltrepassano le frontiere nazionali.

Per leggere il rapporto completo cliccare qui